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Mondiali, ora si fa sul serio

di - 09/09/2016

In Val di Sole siamo al gran finale: questo infatti è il weekend dei Mondiali assoluti di downhill, un evento di tale spettacolarità da superare come audience televisiva (grazie alle telecamere del canale web di Red Bull) anche i maggiori eventi di cross country, Olimpiadi incluse. Le gare di Commezzadura avranno un leif motiv: Gran Bretagna contro tutti, con i sudditi di Sua Maestà che sulla carta possono ambire a tutte le vittorie.

La gara Elite maschile ha due favoriti d’obbligo: l’americano Aaron Gwin, vincitore dell’ultima Coppa del Mondo ma con un feeling mai instaurato con la prova iridata e il britannico Danny Hart, nettamente il migliore nelle ultime uscite internazionali e che sembra soffrire meno la pressione della gara senza appelli. Tanti coloro che proveranno a inserirsi nella lotta, in primis il campione uscente, il francese Loic Bruni che ha saltato buona parte della stagione per infortunio ma che sembra in grande crescendo di condizione, poi il pluricampione sudafricano Greg Minnaar e l’australiano Troy Brosnan.

Fra le donne appare davvero difficile anche solo pensare che la britannica Rachel Atherton non vinca, dopo il divario scavato con tutte le rivali nel corso della stagione. Le insidie maggiori arrivano dalle connazionali Manon Carpenter e Tahnee Seagrave mentre le francesi, con Myriam Nicole in testa, sembrano più che altro in grado di impedire il podio tutto inglese.

L’Italia chiaramente gioca in casa, schiera una nazionale molto numerosa e sicuramente più ricca di talento rispetto agli ultimi anni. Le vittorie delle leggende del passato nei Mondiali amatori, come Herin e la Bonazzi hanno lasciato tanta nostalgia ma sono anche un invito a provarci, a sfruttare bene la conoscenza di un percorso familiare per scalare qualche posizione. Obiettivamente nella gara maschile solo Loris Revelli appare in grado di puntare a un posto nei primi 20, mentre fra le donne il trio Farina-Widmann-Marcellini è pienamente in grado di puntare alla Top 10 e riuscirci,magari in gruppo, sarebbe già un risultato tecnicamente equivalente a una medaglia. Nelle categorie junior la situazione è più incerta, ma Andrea Bianciotto ha già centratola Top 10 in Coppa mentre fra le donne i numeri sono troppo ridotti per fare previsioni e dare un valore tecnico alle prestazioni.

Intanto però i Mondiali presenteranno anche l’appuntamento con il 4Cross che almeno nell’occasione iridata ritrova quell’ufficialità che l’Uci, abolendo la Coppa del Mondo, ha negato a questa bellissima specialità punto d’incontro fra gli specialisti della downhill e del Bmx. Ieri si sono disputate le qualificazioni per il tabellone finale che hanno promosso tutti e 4 gli azzurri in gara, con Giovanni Pozzoni 22°, il rider Giacomo Fantoni 24° e Mario Milani 28°. Promossa anche Alia Marcellini, 7° tempo fra le donne. Sulla pista di Daolasa i migliori sono stati il favoritissimo ceko Tomas Slavik in 4”832 con 0”468 sull’omonimo austriaco Hannes Slavik e 1”335 sul britannico Scott Beaumont, e l’olandese Anneke Beerten,tornata al suo primo amore dopo una stagione dedicata all’Enduro che in 49”669 ha preceduto le specialiste del Bmx, la ceka Romana Labounkova a 0”365 e l’australiana Caroline Buchanan, grande delusa degli ultimi Giochi Olimpici, a 0”625.

Alia Marcellini nelle qualificazioni di 4Cross (foto Michele Mondini/organizzatori) Alia Marcellini nelle qualificazioni di 4Cross (foto Michele Mondini/organizzatori)