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New York già storica per gli italiani

di - 30/10/2015

Vada come vada, l’edizione 2016 della New York Marathon sarà speciale per i colori italiani che da tanti anni non arrivavano così in forze nella Grande Mela, e non facciamo riferimento al numero di concorrenti, sempre cospicuo, ma alla qualità, con tre azzurri a caccia del risultato. Daniele Meucci, Andrea Lalli e Anna Incerti si avvicinano all’evento per avere risposte in chiave Rio 2016.

Meucci è alla terza maratona dell’anno: dopo avere dimostrato, seppur con qualche problema fisico ai Mondiali di Pechino che gli ha precluso il risultato, che nelle gare titolate può dire la sua, a New York affronta il format che più piace agli africani, con le lepri a lanciare la gara fino ai 30 km. Obiettivo dell’azzurro, su un percorso difficile che sulla carta non permette grandi tempi (ma non sempre è così…) è ridurre al minimo il gap dai grandi kenyani ed etiopi per capire dove lavorare ancor di più in vista dell’obiettivo olimpico.

Discorso diverso per Andrea Lalli, che a New York vuole fortemente firmare la sua prima grande prestazione sui 42,195 km. Il molisano arriva alla gara americana con umiltà ma con grande voglia di far bene come testimoniato anche dalla nostra intervista (vedi qui) e una prestazione intorno alle 2h11’ permetterebbe di lanciare il guanto di sfida a Stefano La Rosa per la terza maglia azzurra ai Giochi.

Anna Incerti non ha mai corso a New York: dalla sua ha una grande regolarità su tempi inferiori alle 2h30’ che su un tracciato come quello americano potrebbe anche permetterle di ottenere una piazza nella top 10, in una gara dove le europee hanno grande voce in capitolo.

E a proposito vediamo chi sono i favoriti della maratona più famosa del mondo: in campo maschile torna il campione uscente Wilson Kipsang, reduce dalla figuraccia di Pechino ma che notoriamente quando sente odore di classiche (e di dollari…) sa esaltarsi. Contro di lui l’etiope Lelisa Desisa come lo scorso anno, quando la sfida si sviluppò per tutta la durata della gara con soluzione solo in extremis a favore del kenyano. Desisa avrà con lui anche il vicecampione del mondo, Yemane Tsegay che se avrà recuperato dallo sforzo cinese è davvero un brutto cliente per tutti.

Fra i kenyani spiccano due nomi su tutti: Geoffrey Kamworor, sicuramente il più poliforme atleta contemporaneo, campione del mondo in carica di cross e mezza maratona e vice iridato nei 10000 solo perché davanti c’era un certo Farah. A New York potrebbe dare una nuova veste alla sua carriera con un grande risultato sui 42,195 km. In grande forma appare Stanley Biwott, anche lui battuto da Farah lo scorso mese nella Great North Run e che dopo la piazza d’onore dello scorso anno a Londra si vede maturo per la sua prima vittoria in una classica del World Marathon Majors. Gli americani dal canto loro si affidano al vincitore di New York e Boston Meb Keflezighi e a Nick Arciniaga, decimo lo scorso anno.

Anche fra le donne c’è la campionessa uscente, la grande kenyana Mary Keitany che si dice pronta a scendere sotto il tempo del 2014, 2h25’07” anche sotto la spinta delle avversarie a cominciare dalla connazionale Caroline Rotich, quest’anno prima a Boston in 2h24’55”. Interessante sarà il debutto di Sally Kipyego, argento mondiale ed olimpico sui 10000 che a 29 anni fa il grande salto sulla base della vittoria lo scorso anno nella mezza maratona newyorchese in 1h08’31”. Per l’Etiopia in gara Tigist Tufa, ossia colei che in aprile ha sorpreso tutti vincendo a Londra in 2h23’22”,ma che a Pechino non è andata oltre il sesto posto. Fra le europee spiccano le presenze della francese Christelle Daunay, la campionessa europea, e della portoghese Sara Moreira, capace al suo esordio lo scorso anno di finire terza in 2h26’00”.

Gabriele Gentili

I due campioni uscenti Wilson Kipsang e Mary Keitany (foto organizzatori) I due campioni uscenti Wilson Kipsang e Mary Keitany (foto organizzatori)