Mentre nella categoria maschile non ci sono state sorprese con il francese Nico Lau che ha mantenuto la leadership per i sei giorni di gara della Mavic Trans Provence 2016, in quella femminile vince l’elvetica Anita Gehrig dopo una lunga e grande rimonta
L’ultimo giorno di gara ha dato la possibilità agli atleti di rincalzo di mettersi in mostra e cercare di migliorare la loro posizione finale alla Trans Provence 2016. Il francese Yoann Barelli e la britannica Katy Winton hanno vinto rispettivamente in campo maschile e femminile precedendo l’elvetico Gustav Wildhaber e la canadese Emily Slaco. I leader di classifica – Nico Lau e Anita Gehrig – si sono accontentati del terzo gradino del podio.
Dopo la caduta di Lau nella quarta giornata di gara e l’errore di navigazione nella quinta, la sua fortuna è stata quella di tenere duro sino alla fine, forte di un buon vantaggio accumulato nella prima metà della competizione, ridotto alla fine a “soli” 39 secondi. Per il transalpino si tratta della quarta vittoria nell’impegnativa gara enduro a tappe.
Nico diventa così l’atleta più vincente nella storia dell’iconica competizione francese che, in sei giorni, porta i concorrenti dalle Alpi Marittime alla Costa Azzurra. Non bisogna dimenticare la grande prestazione del connazionale Francois Bailly-Maitre, che in pratica ha sempre viaggiato al ritmo del vincitore, staccando il terzo classificato – l’elvetico Gustav Wildhaber – di circa due minuti e mezzo. Yoann Barelli e Marco Osborne invece si sono classificati rispettivamente al quarto e quinto posto finale.
Nella categoria femminile è stata una battaglia tra le sorelle svizzere Anita e Carolin Gehrig e la tedesca Ines Toma. Alla fine a spuntarla è stata la più costante lungo i sei giorni e 24 prove speciali di gara, Anita Gehrig (32^ assoluta), con un gran recupero nella seconda metà della competizione. Ines Toma chiude al 2° posto (33^ assoluta) a soli 12 secondi dalla vincitrice, mentre Carolin Gehrig è più staccata, a 5′ dalla vetta (34^ assoluta).
La Trans Provence 2016 ha confermato la sua reputazione, con una competizione serrata caratterizzata da condizioni di riding mutevoli per clima e ambiente: dalla neve e dal freddo delle Alpi sino al terreno secco e al caldo della costa.
Non vediamo l’ora che arrivi l’anno prossimo per raccontarvela nuovamente, ricordandovi che l’organizzazione offre pacchetti turistici a tutti gli appassionati che vogliono vivere un’avventura di più giorni così intensa e memorabile.
Foto: Sven Martin/trans-provence.com