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Nicolò Renna racconta il suo oro ai Giochi del Mediterraneo

di - 07/07/2022

L’analisi della vittoria e i programmi a breve termine.

Nicolò Renna è tornato a casa da Orano, Algeria, con una bella medaglia al collo, del metallo più prezioso, quella conquistata ai Giochi del Mediterraneo conclusi domenica scorsa nella disciplina Windsurf, classe iQFoil: un altro tassello si aggiunge alla sua strepitosa carriera sportiva, che dopo quella giovanile sembra non fermarsi, anzi. Certamente Nicolò, come tutta la squadra italiana della Federazione Italiana Vela, è andato ai Giochi del Mediterraneo con reali mire di podio, ma le regate con pochi atleti in gara sono diverse da tutte le altre, perchè la strategia cambia completamente in base al numero di avversari. Una gara e un’esperienza simile è stata vissuta alle Olimpiadi Giovanili, disputate 4 anni fa in Argentina, con tavola Techno 293 e un giovane Renna che stava facendo esperienza:”Avevo vissuto l’Olimpiade Giovanile nel 2018, evento molto simile ai Giochi del Mediterraneo a livello organizzativo dato che sono entrambe gestite dal CONI, con viaggi e conoscenze fatte con gli atleti di tutte le altre discipline; peccato che quest’anno per motivi logistici non alloggiavamo al Villaggio con gli altri, perdendo un po’ lo spirito di aggregazione, oltre alla possibilità di mangiare a Casa Italia, dettaglio non da poco in un Paese così diverso dal nostro” – ha esordito Nicolò facendo un parallelo tra le due più importanti manifestazioni a cui ha partecipato, vincendo prima un argento e poi un oro, ma questa volta con la nuova tavola olimpica iQFoil e da “senior”.
La sua maturità e crescita tecnica si è vista sbocciare soprattutto nell’iQFoil, con cui in autunno ha vinto il mondiale Under 21 in Francia e nello scorso maggio si è aggiudicato l’argento ai Campionati europei di Torbole, questa volta overall. I Giochi del Mediterraneo sono stati anche la prima manifestazione a cui ha partecipato come atleta Fiamme Oro, ma certamente non ha dimenticato il coach del Circolo Surf Torbole Dario Pasta, con cui è cresciuto tecnicamente sul Garda Trentino (località patria del vento, di cui è Ambassador) e che anche da Orano sentiva giornalmente.

“La conquista della vittoria o comunque di una medaglia in regate come questa non è scontata, perchè è una gara a sè: devi focalizzarti totalmente sugli avversari, che sono pochi (ai Giochi del Mediterraneo 2 per ogni nazione, contro il singolo delle Olimpiadi, ma naturalmente da un maggior numero di nazioni). Nei campionati di classe, in cui si regata in tanti la gara è più aperta, devi regatare bene e scegliere i bordi, il punto in cui virare o strambare in base alle tue sensazioni e non esclusivamente basandoti sulle scelte degli avversari, come invece è successo ad Orano, in cui eravamo in 4 (su 20) a contenderci podio e colore della medaglia: io e l’altro azzurro Luca Di Tomassi (bronzo), con cui ho un ottimo rapporto sportivo e di amicizia, e i due francesi, Arnoux e Pignolet.
Le condizioni sono state di vento forte nel primo giorno e poi solo vento molto leggero; sono soddisfatto perchè i primi giorni non ero partito benissimo, ma ho saputo recuperare bene dopo le 19 prove totali, ben bilanciate tra course race e slalom, quindi una manifestazione completa, sebbene senza la marathon race.

In questi giorni Nicolò Renna si gode un meritato riposo, ma già dal 12 luglio insieme alla squadra nazionale FIV (in cui c’è anche il fratello Jacopo), riprenderà gli allenamenti a casa propria, sul Garda Trentino, a Torbole, in vista del mondiali iQFoil in programma ad ottobre a Brest, località francese sulla costa atlantica conosciuta per le sue correnti, per il freddo e per il vento poderoso. Lì la squadra azzurra andrà un mese prima per conoscere il campo di regata e prepararsi al meglio: per Nicolò un altro importante appuntamento, che lo vedrà sempre più da protagonista, mentre con questi risultati sta già coronando il sogno di papà Vasco, vero pioniere di questa disciplina e ora orgogliosissimo papà di 4 figli, di cui ben 3 in squadra nazionale (Nicolò, Jacopo e Sofia), con Riccardo concentrato nelle regate slalom, oltre che nel centro windsurf di famiglia, a Torbole. Una famiglia, che sta vivendo una vera e propria fiaba sportiva!

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.