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Oberalp-Salewa mostra il report di Sostenibilità

di - 28/11/2018

Economia circolare e progetti sociali

Oltre allo sviluppo di prodotti sicuri e durevoli, tutti i marchi del Gruppo Oberalp stanno adottando soluzioni per ridurre la propria impronta in termini di rifiuti provenienti dalla produzione, anche grazie a diversi progetti di riciclo che innescano un meccanismo virtuoso di economia circolare.
I residui di lavorazione nella produzione delle pelli da scialpinismo Pomoca sono riutilizzati per realizzare cinture e altri accessori; gli striscioni pubblicitari del Gruppo Oberalp vengono trasformati in borse; e i residui delle lavorazioni tessili diventano tee-shirt, giacche e guanti. Per avere un ulteriore contributo creativo, il gruppo ha avviato una collaborazione con la Facoltà di Arti e Design della Libera Università di Bolzano e il laboratorio protetto per persone con disabilità Trayah di Brunico. Il risultato è stata la trasformazione di tremila vecchi appendiabiti del marchio Salewa (non più utilizzabili dopo il cambio di logo) in nuovi oggetti di design.
L’utilizzo consapevole e attento delle risorse è un tema sempre più importante per il gruppo: grazie al progetto Alpine Wool la lana delle pecore alpine tirolesi è stata trasformata da materiale di scarto senza valore a imbottitura tecnica per la collezione Salewa, portando anche un contributo positivo all’economia dei pastori di montagna.
Inoltre, il gruppo è attivo anche con diversi progetti sociali. Ad esempio, l’assemblaggio di tutti gli attacchi da scialpinismo del marchio Dynafit viene effettuato da persone con disabilità, mentre il progetto Orto Salewa offre ai rifugiati di Bolzano la possibilità di svolgere un’attività utile e gratificante, di imparare le basi dell’agricoltura biologica e di entrare in contatto con la popolazione locale.

La responsabilità sociale è una scelta aziendale

Christoph Engl, ceo del Gruppo Oberalp, è convinto che “le imprese, oltre al naturale obiettivo economico, hanno anche una responsabilità sociale. Come gruppo, siamo consapevoli che adottare e implementare nelle nostre attività una strategia di responsabilità sociale è una scelta che non ci porta un immediato vantaggio economico, ma che appartiene ai nostri valori come persone e alpinisti.” Che sia l’orto dove lavorano i rifugiati, l’asilo nido e infantile interno aperto anche alla cittadinanza o la rinuncia alla climatizzazione completa della sede, il Gruppo Oberalp rende tangibile il proprio impegno per le persone e per l’ambiente in numerosi ambiti dell’impresa. Anche il concorso internazionale di architettura per l’edificio della nuova sede del marchio Dynafit a Kiefersfelden in Germania, prevede tra i requisiti il rispetto di stringenti parametri relativi alla sostenibilità, in linea con l’edificio che ospita l’headquarter di Bolzano, concepito anch’esso su base sostenibile e nel il consumo di energia è stato ridotto del 38% negli ultimi cinque anni.

Il team Sustainability e la trasparenza del report

Negli anni l’Oberalp team Sustainability è cresciuto sia nella attività sia numericamente. Attualmente è composto da quattro persone esperte in diritto dei lavoratori, nella gestione delle sostanze chimiche presenti nei prodotti e nella catena dei fornitori, nella gestione ambientale e produzione sostenibile e nella comunicazione. La missione dell’Oberalp team Sustainability è di assicurare che le decisioni e i processi dell’impresa siano messi in atto rispettando i requisiti della strategia di sostenibilità. Affinché tale impegno sia accessibile anche ad un pubblico più vasto, il report sulla sostenibilità 2017 raccoglie e descrive le iniziative del Gruppo Oberalp all’interno di questo ambito. Il Sustainability report del Gruppo Oberalp, che a partire dal 2019 sarà pubblicato annualmente insieme ai dati di bilancio, conta oggi 90 pagine suddivise in 5 capitoli.

Eva è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato giurisprudenza per capire che è una persona migliore quando non indossa un tailleur. Ha lasciato la grande città per lasciare che il vento le scompigliasse i capelli sulle montagne delle Alpi e presto ha scoperto che la sua passione per l’outdoor e scrivere di questa, poteva diventare un lavoro. Caporedattrice di 4outdoor, collabora con diverse realtà del settore outdoor. Quando ha finito di lavorare, apre la porta della baita in cui vive per sciare, correre, scalare o per andare a fare altre gratificanti attività come tirare il bastone al suo cane, andare a funghi o entrambe le cose insieme.