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Ottawa, il grande gesto di Sefir

di - 31/05/2016

Doppio appuntamento per lo Iaaf Road Label a Ottawa, con la Scotiabank Ottawa Marathon che ha concluso un’eccezionale due giorni di grande atletica su strada. Condizioni climatiche caratterizzate da caldo umido per la corsa canadese dove il favorito della vigilia,l’etiope Dino Sefir, si è affrancato dal gruppo dopo 25 km, inizialmente seguito dal 19enne connazionale Shura Kitata che poi ha preferito procedere sul suo passo. 2h08’14” il tempo del vincitore con 1’50” sul connazionale, terza posizione per il kenyano Dominic Ondoro in 2h11’39”. Degno di nota un episodio accaduto al ristoro del 30° km, dove Kitata mostrando tutta la propria inesperienza ha perso la presa della propria borraccia: Sefir gli ha passato la sua consentendogli di reidratarsi.

Dino Sefir al traguardo di Ottawa (foto organizzatori) Dino Sefir al traguardo di Ottawa (foto organizzatori)

Nella gara femminile la favorita etiope Koren Jelela ha atteso gli ultimi 8 km per fare il vuoto alle sue spalle, staccando le connazionali Aberu Mekuria vincitrice nel 2015 e Sechale Dalasa e la kenyana Isabella Ochichi con le quali era passata alla mezza in 1h12’30”. La Jelela, che con 2h22’43” a Toronto detiene il primato su suolo canadese, ha sofferto l’ultima parte del tracciato temendo il ritorno della Mekuria, che invece andava costantemente perdendo terreno. Alla fine buon 2h27’06” della Jelela con la connazionale seconda in 2h29’41”, la Dalasa ha completato il podio etiope in 2h32’46”.

JEPCHIRCHIR, VITTORIA E PAURA

Il giorno prima era stata la volta dell’Ottawa 10K, dove se al femminile i pronostici sono stati rispettati, la gara maschile ha prodotto una grande sorpresa. Iniziamo dalle ragazze e dal successo della campionessa mondiale di mezza maratona Peres Jepchirchir che continua a collezionare successo in questa sua straordinaria stagione, mala vittoria in terra canadese le è costata cara: subito dopo il traguardo passato in 31’29”, la kenyana si è accasciata al suolo ed è stata subito portata in infermeria dove si è ripresa dal colpo di calore. Alle spalle dell’iridata è giunta l’etiope Mamitu Daska, staccata di 39”, terza piazza per l’altra kenyana Rebecca Chesir in 32’40”. Lo sforzo della Jepchirchir era però dettato dal premio di 2.000 dollari riservato al primo transitato sul traguardo, uomo o donna che fosse, visto il decalage di 3’15” con cui gli uomini sono partiti. La Jepchirchir ha chiuso con un notevole vantaggio sul primo uomo che a sorpresa è stato il marocchino Mohammed Ziani, vincitore in 28’37” al termine di uno sprint al cardiopalma con l’etiope Yitafal Adnafu Zerihun, accreditato dello stesso tempo. Terza posizione per l’altro marocchino Ahmed Tamri, staccato di 3”. I tre hanno preso il largo all’8° km, dando scacco matto ai favoriti kenyani.

Mohammed Ziani, la grande sorpresa della Ottawa 10K (foto organizzatori) Mohammed Ziani, la grande sorpresa della Ottawa 10K (foto organizzatori)

A EDIMBURGO FANNO FESTA I KENYANI

Lo Iaaf Road Label ha fatto tappa anche nella vecchia Europa, in Scozia per l’Edinburgh Marathon dove ancora una volta è fallito l’assalto ai record della corsa. I padroni di casa hanno sognato la vittoria nella prova femminile, trovando però un ostacolo insormontabile nella kenyana Eddah Jepkosgei, al suo primo successo in carriera sui 42,195 km. L’africana è andata via dopo 30 km per chiudere in 2h39’53” con 3’10” sull’inglese Hayely Haining, terza la 37enne veterana scozzese Katie White in 2h47’40”. Appassionante la prova maschile con il kenyano Boaz Kiprono presto in fuga insieme al marocchino Abdelhadi El Mouaziz con il kenyano che ha avuto partita vinta poco dopo il 35° km per chiudere in 2h19’55” con 19” sul maghrebino, terzo il kenyano Japhet Koech in 2h22’50” davanti all’americano Chris Zablocki.

Eddah Jepkosgei, primo successo all'Edinburgh Marathon (foto organizzatori) Eddah Jepkosgei, primo successo all’Edinburgh Marathon (foto organizzatori)