Parte subito alla grande l’avventura di Nicholas Pettinà nel Queensland, al Crocodile Trophy consideratola prova regina fra le corse a tappe su grandi distanze. Il corridore della Forestale Cicli Olympia si è aggiudicato il prologo, un cross country a Smithfield presso Cairns, città principale della Mtb australiana sede anche dei Mondiali, con 3’19” sullo svizzero Urs Huber, considerato il favorito di questa edizione. Terza piazza per l’australiano Brendan Johnson davanti al danese Soren Nissen, in passato in Italia con l’Elettroveneta Corratec e quinto l’honduregno naturalizzato spagnolo Milton Ramos, altro brutto cliente per la vittoria finale.
Da notare che Pettinà ha dovuto correre con i calzoncini della nazionale e una T-shirt improvvisata in quanto i suoi bagagli sono andati perduti a Cairns. “Oggi sono partito forte, sono qua da 6 giorni e ho provato bene il percorso – ha dichiarato all’arrivo – Sapevo che poteva essere la mia giornata perché gli altri fortissimi maratoneti sono specializzati sulle lunghe distanze. Mentre io sono un ibrido, mi difendo nel cross country e tutto sommato non sono male nemmeno sulle lunghe. Quindi sono partito “a manetta” fin da subito. La nuova bici full (Olympia Bullet) mi da grande sicurezza. Mi sono ritrovato in testa insieme al campione marathon australiano arrivato poi terzo. L’ho staccato prima della fine del primo giro e poi ho accelerato per prendere un buon margine di vantaggio, poi nel finale ho controllato, cercando di risparmiare energie per la tappa di domani.“
E proprio domani si comincerà a fare sul serio con una tappa lunga 84 km per 2.000 metri di dislivello che porterà al lago Tinaroo. Ricordiamo che in gara sono 84 i corridori provenienti da 13 nazioni, con gli altri italiani Francesco Scaccia oggi 39° e Renato Noris, l’ex organizzatore della mai troppo rimpianta Speedylonga, 56°. Fra le donne la migliore è stata la locale Sarah White, con 5’46” sulla tedesca Regina Genser e 6’21” sull’altra tedesca Kristin Endres.
Nicholas Pettinà primo leader al Crocodile Trophy (foto FB)
