Pubblicità

Reggio Emilia torna nel segno di Lahcen Mokraji

di - 16/12/2014

Marocco e Italia sul gradino più alto del podio della Maratona internazionale di Reggio Emilia, 19esima edizione, quella del record per numero di partenti (3037). Nella competizione maschile successo del marocchino Lahcen Mokraji (2h17’52), già vincitore nel 2011 col record del tracciato (2h12’29), al femminile affermazione di Laura Giordano (2h41’57), protagonista di una gara condotta in pratica dal primo all’ultimo metro, conclusa con la decima prestazione stagionale italiana sulla distanza. A Michele Bedin, 17esimo assoluto, il primo posto nel campionato italiano riservato ai Vigili del Fuoco.

Alle ore 9 lo start sul rettilineo di Corso Garibaldi, con tanto di Tricolore sbandierato dal sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, in una giornata dal cielo coperto ma dalla temperatura più che accettabile. Dopo un prima tornata in pieno centro storico, direzione pedecollina e territorio comunale di Quattro Castella, coi saliscendi a movimentare un percorso per nulla banale anche da un punto di vista panoramico. Attorno al 33esimo chilometro l’allungo decisivo di Mokraji, al traguardo con un margine di sicurezza sul connazionale Kabbouri. Contento per la gestione di gara ma un po’ meno per il riscontro cronometrico il vincitore: “Bene il primo posto, meno il crono. Ma non ero al top e un po’ me lo aspettavo”. In solitaria l’arrivo di Laura Giordano, seconda un anno fa: “Bella gara, sapevo di essere tra le favorite, ma rispettare il pronostico non è mai semplice. E’ un percorso particolare, che mi piace molto e che va affrontato con la giusta concentrazione”.

Solito trend per quanto riguarda l’aggiornamento dell’albo d’oro: 13esima vittoria straniera maschile (a fronte delle 6 italiane), 15esima vittoria italiana femminile (a fronte delle 4 straniere).

Primi reggiani al traguardo Lorenzo Villa (19esimo tra gli uomini) e Ilaria Aicardi (quinta tra le donne). Ventinovesimo e primo assoluto tra gli Over 50 il “prete volante”, Don Franco Torresani dell’Atletica Trento, ex Azzurro di corsa in montagna.

“Sgambata” per il campione olimpico Gelindo Bordin, testimonial della due giorni tra Centro Maratona e “campo gara”, che tanto per non perdere il vizio si è concesso una Mezza.

Da autorità presenti alle premiazioni, sponsor e partecipanti, pieno di complimenti per gli organizzatori e i volontari della Tricolore Sport Marathon, capitanati dal presidente Paolo Manelli. Infaticabili e primissimi per distacco gli speaker Roberto Brighenti e Michele Marescalchi.

Circa 500 gli iscritti alla Coop Run for Charity, la non competitiva con ricavato a 5 onlus: Associazione Diabetici, Emergency, Admo, Ascmad Prora e Gast, che con l’iniziativa “Gast Run” ha portato all’arrivo della Maratona (in meno di quattro ore) l’applauditissimo Simone, trainato su una carrozzina Jolette da una staffetta di 30 podisti ma al traguardo sulle proprie gambe, sospinto da una vera e propria ovazione.

Comunicato stampa