Pubblicità

Ridisegnato il percorso di Padova

di - 03/04/2015

Sveglia prima dell’alba, per non incappare nel traffico, e maniche tirate su, perché di strada da fare ce n’era tanta. E’ iniziata così la domenica di Luca Zampieri, responsabile dello staff operativo della Maratona S.Antonio, e di Giorgio Stirini e Gino Corrocher, al lavoro con lui. Per l’esattezza i chilometri da coprire erano 42,195, quelli che separano Campodarsego da Prato della Valle a Padova. Già, perché la “missione” che li ha visti all’opera è l’annuale segnatura del percorso, chilometro dopo chilometro, rintracciando i chiodi piantati sull’asfalto nel 2011, quando è stata effettuata la misurazione ufficiale dell’Aims-Iaaf (Association of International Marathons and Distance Races), valida per cinque anni.

Il percorso della Maratona S.Antonio, com’è noto, nella prima parte prevede un circuito all’interno dei comuni del Graticolato Romano: Campodarsego, San Giorgio delle Pertiche, Camposampiero (punto di partenza della Mezza Maratona), Massanzago, Borgoricco, di nuovo Campodarsego per poi proseguire verso Cadoneghe e Padova, transitando davanti alla Basilica di Sant’Antonio prima di “entrare” in Prato della Valle.

Che sia tra i più veloci in Italia e ideale per cercare il “tempo” lo testimoniano i due record della corsa firmati dall’etiope Aredo Toleda Tadese in 2 ore 09’02” e dalla kenyana Florence Chepsoi in 2 ore 29’25”. Adesso ha anche i chilometri freschi “di stampa”. Ogni podista si troverà così nelle migliori condizioni per mettersi alla prova. E allora non resta che infilare le scarpe da ginnastica e… correre.

Comunicato stampa