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Rio 2016, la Sumgong non delude

di - 14/08/2016

La bellissima maratona femminile dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro ha dato riferimenti importanti anche in ottica maschile, per la gara che domenica chiuderà il programma a cinque cerchi. Il fatto che il podio sia occupato interamente dalle favorite della vigilia è un dato di fatto che deve far riflettere: il percorso non presenta asperità, ma il caldo e soprattutto il sole (non ci sono zone d’ombra) alla lunga si fa pesantemente sentire e fa emergere le atlete con maggior resistenza e sapienza tattica.

La vittoria di Jemima Sumgong si deve proprio a questo mix: la kenyana, favorita della vigilia in virtù del suo successo alla London Marathon, ha fatto violenza alle sue caratteristiche di atleta abituata a correre davanti e per tre quarti di gara ha pensato solo a risparmiare energie, controllando quanto succedeva nel gruppo di testa. Una corsa che ha avuto una lenta selezione, lanciata in avvio da Valeria Straneo e la portoghese Jessica Augusto,ma che già dopo 5 km vedeva le africane scrollarsi di dosso molte delle principali rivali. Si è composto un gruppo di una dozzina di unità che ha proceduto a ritmo costante, con l’azzurra rimasta progressivamente staccata ma sempre a tiro.

Il passaggio a metà gara era di 1h12’56”, decisamente veloce e la prima a farne le spese fra le favorite era la kenyana Jepkesho,mentre da dietro rinveniva splendidamente la bielorussa Mazuronak, unica capace di riagganciare il treno delle migliori. Dopo il 30° km è iniziata una lunga attesa per vedere chi prendeva l’iniziativa, una melina interrotta alla fine da Eunice Kirwa, l’atleta del Bahrain che si portava dietro l’etiope campionessa mondiale Mare Dibaba e appunto la Sumgong, che al 39° km rompeva gli indugi producendo due attacchi che progressivamente vedevano cedere le rivali.

Il terzetto di testa, da sx Dibaba, Sumgong e Kirwa (foto Getty Images/Iaaf) Il terzetto di testa, da sx Dibaba, Sumgong e Kirwa (foto Getty Images/Iaaf)

La Sumgong andava a vincere in 2h24’04”, ampiamente record su suolo brasiliano in una gara che vedeva ben 15 atlete scendere sotto le 2h30’. Argento alla Kirwa che conferma la sua abitudine al podio (non ne perde uno da quattro anni) ad appena 9”, terza la Dibaba a 26”. La Straneo portava a termine una maratona spesso difficile per essersi trovata sola con un notevole 13° posto in 2h29’14”, tempo quasi insperato considerando i mesi di allenamento persi per infortunio, bravissima anche la 44enne Catherine Bertone, sulla presenza della quale si era tanto discusso nei mesi scorsi ma che ha onorato oltre ogni aspettativa la gara con un 25° posto in 2h33’29”, ritirata invece Anna Incerti. Va sottolineata anche la prova delle americane, che in caso di classifica a squadre avrebbero vinto nettamente l’oro piazzando Flanagan, Linden e Cragg fra il 6° e il 9° posto.

L'arrivo di Jemima Sumgong (foto Getty Images/Iaaf) L’arrivo di Jemima Sumgong (foto Getty Images/Iaaf)