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Sardegna, nuovo Campionato Wave

di - 02/12/2016

Il 2016 per quanto riguarda le gare Wave in Italia si è appena concluso. Un Campionato Nazionale Wave con due tappe dove le condizioni sono state ottimali, per vento e onda, la prima in Sicilia a Puzziteddu e la seconda a Funtana Meiga in Sardegna, non si è svolta solo la terza gara in programma, quella di Cala Pischina, per mancanza di condizioni sufficienti all’interno del waiting period. A lato del Campionato Nazionale AICW è stata proposta anche un’altra gara Wave che ha riscontrato un buon successo da parte dei rider iscritti e del pubblico, la King of the North Shore (La Ciaccia, Sardegna).
Sulla scia del successo della gara della Ciaccia, uno degli organizzatori, il rider local di Sassari Andrea Mariotti, insieme al suo staff, ha pensato per il 2017 di organizzare un nuovo circuito parallelo Wave in Sardegna: Windsurf Wavesailing Tour AICS.
Abbiamo fatto qualche domanda ad Andrea per capirne un po’ di più e per scoprire tutte le novità di questo nuovo circuito Wave, ad iniziare dalla prima tappa a Capo Mannu dedicata ad Andrea De Cesaris, ex pilota di Formula Uno e grande appassionato di windsurf scomparso il 5 ottobre 2014 in un incidente in moto.

Ciao Andrea, complimenti per la tua iniziativa di organizzare una serie di eventi che sulla carta sembra molto interessante, da dove hai preso l’ispirazione?
Allora, in primis ringrazio voi di 4windsurf per dare spazio e supporto a questa iniziativa che spero abbia successo e gli effetti desiderati per il nostro sport. La storia è breve, come si sa da un paio di anni non partecipo con mio enorme dispiacere ai vari campionati italiani, per i vari disaccordi e contrasti avuti in passato per i metodi e criteri di giudizio nelle mie heat con i giudici del tempo e poi in seguito con la federazione per gli eventi che ho organizzato. Quindi il desiderio e lo stimolo di creare qualcosa di veramente nuovo ed innovativo era forte in me, ma soprattutto avevo voglia di realizzare eventi che piacessero agli atleti insieme ai non professionisti, che considero la vera anima passionale del nostro sport, volendomi avvicinare il più possibile come format a quelli che sono i più grossi eventi wave internazionali. Questa idea dunque mi attraeva e balenava già da molto tempo, ma diciamo che la miccia è scattata due anni fa quando il presidente dell’associazione North Shore Elements Salvatore Maninchedda mi ha voluto inserire come referente ed organizzatore per il windsurf in un suo evento rivoluzionario di kite e windsurf insieme, l’ormai famosa King of the North Shore e da li è partito il mio vero lavoro. Il mio obiettivo primario era rimodernare e ristrutturare le gare di windsurf già esistenti in Italia, avvicinando il nostro sport il più possibile al surf da onda, l’unica vera espressione massima del riding sulle onde come radicalità. Percorrendo questa strada ho cercato di fare dunque per prima cosa dei nuovi regolamenti non esistenti in Italia nei vari campionati, omologandoli e mutuandoli, ma soprattutto avvicinandomi il più possibile a quelli che sono i format professionistici internazionali, quindi ho preso spunto sia dal PWA che dall’AWT, i due massimi circuiti attuali del nostro sport, avendo sempre in testa i miei due obiettivi principali: il primo far crescere il livello dei rider in Italia, il secondo avvicinare e far conoscere  a più gente possibile il nostro mondo, come succede negli altri sport trainanti di questo movimento board oriented, come il surf o lo skate e principalmente dare spazio ai più giovani per poter crescere e ambire a partecipare senza sfigurare nei vari circuiti professionistici internazionali, con dei format simili o uguali a quelli già esistenti, tipo l’Alhoa Classic. Inoltre dare la possibilità a chi non ha mai fatto gare, ma essendo grandi appassionati di wave di poter partecipare e confrontarsi con gli altri come è nello spirito dell’AWT, senza le solite varie problematiche associative e burocratiche esistenti in altre associazioni, il tutto con la massima semplicità e trasparenza, i pro con gli amatori, i giovani e le coraggiose ragazze in un unico evento di windsurf, divertendosi tutti insieme, quasi come se fosse una festa del windsurf e non una gara-evento, ma godendo tutti insieme delle condizioni del momento per la pura passione del nostro sport.

Quali sono le altre persone che ti stanno dando una mano in questo progetto?
Per ora una grossa mano e fondamentali basi per questo rivoluzionario progetto me la sta dando Andrea Nesi, responsabile nazionale ambiente di AICS, che ha sposato da subito il mio progetto e successivamente i vari sponsor del settore e anche locali, in un team già collaudato per l’organizzazione degli eventi.

Come nella migliore delle tradizioni si è arrivati anche nel Wave italiano ad avere due associazioni e due campionati. Non pensi che con gli scarsi numeri attuali questa divisione aumenterà la confusione?
Proprio per questo motivo e per il progressivo poco interesse e partecipazione nei recenti altri campionati ho avuto lo stimolo di dar vita a tutto ciò, perché ho l’ambizione di riportare il windsurf wave con la mia trentennale passione e amore per questo sport nel posto dove merita e cioè sopra ad ogni cosa. Poi come personale storico recente io non sono così pessimista, inizialmente anche io pensavo di non riuscire, ma nella gara alla Ciaccia con mio grande stupore avevo a disposizione più di 36 nominativi tutti pronti a voler partecipare alla gara, questa è stata la vera molla che mi ha lanciato con più motivazione in questo progetto… Il windsurf è ancora vivo e la gente ha bisogno di integrarsi partecipando ad eventi di puro wave riding e la gara alla Ciaccia è stato un grande successo di partecipazione e pubblico a testimonianza di ciò che dico.

La gara di Capo Mannu in onore di Andrea De Cesaris è una cosa bellissima, raccontaci un po’ meglio?
Tutti noi viaggiando all’estero per anni abbiamo avuto il piacere di frequentare Andrea nel suo momento windsurfistico migliore, ammirando le sue gesta in acqua e soprattutto fuori dall’acqua. Persona di una simpatia unica e di un carisma smisurato, io personalmente ho tanti bei ricordi che non potrò mai dimenticare, cene e serate memorabili che solo i presenti possono raccontare come attimi di puro divertimento, goliardia e allegria come solo lui sapeva dare. Quindi è un mio personale omaggio ad un amico che tanto ci è mancato in questi ultimi anni, in tutte quelle spiagge del mondo dove era di casa e dove noi per anni abbiamo condiviso con lui onde, vento e battute. Tutto questo succedeva in Sudafrica, a Maui, in Sardegna, in Australia e a casa sua nel Lazio. Un ringraziamento speciale va quindi alla famiglia De Cesaris e alla figlia Emma, che mi hanno permesso di dedicare la gara al Capo ad Andrea, il quale avrebbe senz’altro partecipato conoscendolo… Spero di omaggiarlo dunque, insieme agli altri rider al meglio con azioni radicali su vere e grandi onde come piacevano a lui.

 

Puoi raccontarci come nasce questa interessante unione tra Windsurf e cultura per l’ambiente?
A questa domanda dovrebbe rispondere Andrea Nesi, ma provo a farlo io con sue parole: questa iniziativa eco-sportiva ha preso forma nei quattro eventi in programma e si svolgerà in tutte le quattro gare. Questa è la prima volta al mondo in cui un circuito di windsurf associa ad ogni singolo evento un’azione ambientale diretta sullo spot, un esempio che parte dalla Sardegna per poi espandersi presto in altri luoghi d’Italia e all’estero.

Puoi elencarci le gare in programma?
Sardinian Wind Wave Club è un tour di 4 tappe di Wavesailing che si svolgerà in Sardegna. Gli obiettivi sono di ispirare il futuro di questo sport. Le divisioni includono: professionisti, dilettanti, giovani, donne e master Grand master.

Calendario gare 2017:
– Spot Capo Mannu (TBC) maggio-giugno-settembre
– Spot La Ciaccia luglio-agosto-settembre
– Spot Alghero ottobre-novembre-dicembre
– Spot Platamona ottobre-novembre-dicembre, con surfate e salti.

Badesi maggio-settembre (TBC); quest’ultimo spot sarà una riserva, qualora non ci siano le condizioni sperate negli altri Spot.

La Ciaccia, King of the North Shore

Da anni i montepremi nelle gare nazionali sono spariti, tu affermi di garantire dei montepremi e sarebbe davvero una bella cosa per i rider, su quali basi ti stai appoggiando?
Sono contento che sottolinei questo nostro sforzo ed il fatto che i montepremi siano spariti già da molto tempo dalle gare in Italia. Come dicevo in precedenza l’obiettivo di questo circuito è di riportare il windsurf wave nel posto dove merita, ovvero sopra ogni cosa, per cui la prima cosa è dare il giusto valore e riconoscimento al lavoro e le fatiche degli atleti per allenarsi e partecipare alle gare, infatti molti fanno dei sacrifici enormi per poterlo fare, spendendo i propri soldi e i ragazzi quelli delle famiglie, senza avere mai avuto niente in cambio. Pertanto il mio obiettivo è premiare gli atleti garantendo per ora un modesto montepremi a causa del poco budget, ma che in futuro aumenterà grazie agli sponsor che presto sposeranno questo rivoluzionario progetto, ne sono convinto.

 

Due gare nel periodo estivo e due in quello autunnale-invernale. Prevedi una forte affluenza di local sardi o anche di rider dal “continente” nonostante le note problematiche dei traghetti in alta stagione?
Anche io non credevo fosse possibile prima della gara alla Ciaccia, ma ho avuto la conferma che chi vuole partecipare alle gare sono moltissimi ed aumenteranno sempre di più, c’è molto interesse e voglia di partecipare, la pagina FB Sardinian Wind Wave Club è già super seguita ed ha già più di 800 LIKE in 15 giorni e ribadisco ancora una volta che alla Ciaccia avevo 36 nominativi che volevano fare la gara e non tutti sardi come sarebbe naturale pensare, ma la maggior parte erano del continente. Io credo dopo tanti anni che chi venga in Sardegna venga per il piacere di farlo e per godere delle condizioni a prescindere dal lato economico. Sai bene che chi fa questo sport è destinato a non badare a spese per poter surfare e quindi viaggiare e mi aspetto ad ogni gara vari rider da ogni regione a prescindere dalla stagione. Mi auguro solo che le previsioni siano ottimali per lo svolgimento delle gare proprio nei week-end, in quanto darebbe la possibilità di partecipare anche a chi lavora durante la settimana. Questo secondo me è il fattore più importante e determinante per la buona riuscita. Speriamo di essere fortunati.

Sarai sia organizzatore che partecipante?
È una bella scommessa, ci ho pensato molto a questo, se farla o non farla, ma la mia voglia di competere dopo molti anni ad alti livelli è ancora tanta e mai tramontata, anzi… Ho sempre sognato di partecipare in Italia a gare del genere, io nasco come atleta ed ora provo ad organizzare, sperando di far bene entrambe le cose a questo punto, come è accaduto alla Ciaccia. Il compito è molto arduo lo so e mi conforta il fatto che ci sono altri fortissimi rider internazionali che organizzano e partecipano ai loro eventi, vedi Daniel Bruch a Tenerife per il Pwa, vedi Boujma Guilloul in Marocco per l’AWT etc. Ma quello che mi preme di più è che sia tutto perfetto e chi mi conosce sa che sono molto pignolo e faccio tutto con molta passione, arrivando perfino a non dormire la notte affinchè tutto si realizzi al meglio.

Puoi spiegarci la situazione dei tesseramenti? Costi in più per i rider che vorranno partecipare ad entrambi i campionati?
Come già anticipato dalla prossima settimana inizieremo i tesseramenti socio AICS per la stagione agonistica 2017 imminente. Il prezzo della nostra tessera è di 20 euro comprensiva del costo dell’assicurazione per il socio-atleta, ma sempre che si faccia il pagamento entro fine marzo, perché al momento della gara si potrà naturalmente fare il tesseramento, ma avrà dei costi aggiuntivi per via del ritardo nel pagamento che ha la scadenza a fine marzo. Questo tesseramento è necessario per poter partecipare a tutti gli eventi nel nostro programma, insieme al certificato medico da esibire al momento dell’iscrizione alla competizione per le categorie: Professional, Amateur, Youth, Women. Ma per poter partecipare ad entrambi i campionati l’atleta tesserato AICW deve chiedere il nullaosta con una mail o messaggio all’AICW, la quale dovrebbe autorizzarlo. Per la nostra associazione invece non c’è nessuna limitazione burocratica per l’atleta, in quanto è sempre libero di partecipare agli eventi che meglio crede o preferisce, come è giusto che sia. Noi siamo sempre per il windsurf e con il windsurf!!

Andrea, ultima domanda, abbiamo letto il regolamento Wave che hai consegnato ai rider alla King of the North Shore, c’è un passaggio sulla scelta dell’onda che è poco chiaro puoi spigarci meglio? Il testo cita: “La scelta dell’onda, non sarà un fattore determinante nel punteggio e verrà considerata solo nel caso tra due atleti nella stessa batteria si verifichi una sostanziale parità nella qualità di surfata. In generale un surfista che raida bene un’onda più piccola riceverà un punteggio più alto rispetto a uno che sceglie un’onda più grande ma non la raida bene o nella stessa maniera di quello che ha scelto l’onda più piccola.”
Allora, facciamo una piccola premessa, questa nota è esistente anche nel regolamento PWA ed io ho voluto introdurla anche qui perché trovo che sia giusta e che il rider che surfa generalmente meglio come stile, aggressività, timing etc… non sia svantaggiato nel punteggio rispetto ad un altro rider concorrente che semplicemente  ha preso un onda grande ma non l’ha surfata allo stesso modo o style del suo diretto avversario. Mi spiego meglio: troppo spesso ho visto passare turni di gara ad atleti che hanno preso onde grandi a discapito di avversari che erano nettamente superiori nel riding per aggressività e style e quest’ultimi non hanno passato il proprio turno perché le loro onde erano più piccole degli avversari, questo non va bene e non fa’ crescere il livello del rider. Con questa nota in definitiva si premia più la qualità della surfata che la quantità, fermo restando che se i rider surfano in maniera uguale o analoga la propria onda, solo in questo caso i giudici prenderanno in considerazione nel punteggio chi ha preso l’onda più grande rispetto ai diretti concorrenti.Quindi è sempre importante per i rider prendere l’onda più grande rispetto all’avversario, ma la si deve surfare alla pari o ancora meglio del diretto avversario per passare il proprio turno. Spero ora di aver chiarito ogni dubbio su questa linea guida nel giudizio della performance degli atleti in gara e sono sempre a disposizione di tutti voi per qualsiasi altro chiarimento su questi nuovi regolamenti.

Grazie Andrea quindi abbiamo capito che nella frase “In generale un surfista che raida bene un’onda più piccola riceverà un punteggio più alto rispetto a uno che sceglie un’onda più grande ma non la raida bene o nella stessa maniera di quello che ha scelto l’onda più piccola” c’era solo un vizio di forma e verrà cambiata in: “In generale un surfista che raida bene un’onda più piccola riceverà un punteggio più alto rispetto a uno che sceglie un’onda più grande ma non la raida altrettanto bene”.

Mille grazie a 4windsurf per averci dedicato questo prezioso spazio, ora ci vediamo in acqua…

Pagina Facebook: Sardinian Wind Wave Club

COMUNICATO UFFICIALE

L’ associazione Sardinian Wind Wave Club organizza per la stagione 2017 il Windsurf Wavesailing Tour AICS, con due tappe nei famosi spot sardi dalle grandi onde: Capo Mannu (Oristano) nel periodo maggio-giugno 2017 ed Alghero nei mesi di ottobre-novembre-dicembre 2017. Grazie alla famiglia De Cesaris ed in particolare alla figlia Emma, la gara di Capo Mannu sarà un Memorial in onore di Andrea De Cesaris, amico mai dimenticato e amante delle grandi onde ed in particolare quelle del Capo. In seguito, nel periodo tra luglio-agosto -settembre 2017 la seconda tappa del tour si svolgerà alla Ciaccia (Valledoria) in collaborazione con la North Shore Elements ci sarà l’ormai famosa King of the north shore ed infine nel mese di dicembre l’ultima tappa nello spot di Platamona (Sassari), una gara di salti e surfate. Tutte le quattro gare avranno valore per il titolo di campione Italiano Wave AICS “Associazione Italiana cultura e sport” riconosciuta dal CONI, ma soprattutto grazie ad Andrea Nesi, responsabile nazionale ambiente di AICS questa iniziativa eco-sportiva ha preso forma nei quattro eventi in programma e si svolgerà appunto in tutte le quattro gare. Questa è la prima volta al mondo in cui un circuito di windsurf associa ad ogni singolo evento un’azione ambientale diretta sullo spot, un esempio che parte dalla Sardegna per allargarsi presto in altri luoghi d’Italia e all’estero e grazie agli sponsor che appoggeranno questo progetto ci saranno dei montepremi per gli atleti e molto altro ancora, difatti di contorno ai quattro eventi si avranno delle demo di sup wave o super session con premi per l’atleta vincitore. Pertanto stay tuned e seguite sempre la pagina fb Sardinian Wind Wave Club per tutti gli aggiornamenti, a breve partirà la campagna tesseramenti socio-atleta per la stagione agonistica imminente. Noi, sempre per il windsurf e con il windsurf!!!

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.