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Subiaco: il surf batte il calcio con la mega wave pool?

di - 16/11/2015

Una gigantesca arena del surf al posto di uno stadio da calcio: questo il progetto per Subiaco, città del Western Australia confinante con Perth: una nuova gallery racconta nei dettagli l’idea

Surf, onde artificiali, olimpiadi, calcio…tutte parole che potrebbero viaggiare senza collegamenti fra loro, anzi, la maggior parte dei surfers non vuole neanche avvicinare il proprio stile di vita a tali concetti! Ma probabilmente non è poi così malvagia l’idea, se per una volta ad avere la meglio sul calcio è proprio il surf da onda…

subbiaco 4surf park wavepoll 1 (Medium)

A Subiaco, piccola città nel sud-ovest dell’Australia confinante con la più grande Perth, è stato deciso di chiudere il Subiaco Oval, un grande stadio da calcio il cui termine è conseguenza della chiusura di altri due mercati principali della zona. Ma cosa si può costruire al posto di uno stadio? Una grande surf pool! Se solo ci azzardassimo ad affermarlo in Italia probabilmente verremmo derisi da tutti, ma in Australia la mentalità è molto più aperta della nostra, il surf fa parte della quotidianità di molti e si conosce bene il business che è in grado di produrre.

subbiaco 4surf park wavepoll home (Medium)

Ecco dunque che entra in gioco l’ambizioso progetto del MJA Studio: un grande bacino idrografico attorno al quale prenderebbero vita molteplici attività economiche collaterali, tra queste un mercato permanente, appartamenti, giardini pubblici, spazi per eventi e collegamento ferroviario.
Nell’ottica di riutilizzare il calcestruzzo dell’Oval per costruire buona parte delle strutture, spicca infine il fior all’occhiello del progetto: il Subi Surf Park, una mega wave pool che sfrutta la tecnologia wavegarden e verrebbe gestito sotto licenza dall’URBN SURF Group.

L’area in oggetto dovrebbe occupare 22.000 mq e grazie agli architetti l’efficienza degli spazi utilizzati aumenterebbe del 25 % (più spazio a parità di strutture abitative). I numerosi appartamenti attorno alla surf-area sono studiati per ottenere la massima efficienza sia dal punto di vista solare sia da quello dei venti (areazione); l’economia locale verrebbe riattivata grazie al mercato permanente di 3.000 mq che nel week-end si allargherebbe sugli spazi aperti fino ad occupare 6.500 mq.

Un progetto molto ambizioso questo che se riuscisse a prender vita potrebbe ricongiungersi perfettamente all’ingresso del surf alle olimpiadi. Tutto ciò è ben lontano dalla nostra personale idea pura del surf, su questo siamo daccordo! Ma nessuno obbligherà i puristi ad entrare al Subi Surf Park e surfare l’onda artificiale meccanica e noiosa. Mentre darebbe una grande possibilità di crescita al lato sportivo del surf, che entrerebbe in maniera prepotente sotto i riflettori mondiali dello sport e dei media generalisti, una boccata d’ossigeno indispensabile per superare la marcata crisi che ha travolto molte delle industrie di settore.
Nel progetto ci sarebbe anche un piccolo museo legato al vecchio stadio da calcio, mentre il surf diverrebbe protagonista essendo il futuro dell’arena, avendo la meglio per una volta sullo sport di massa più diffuso al mondo.

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Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf