Il fiorente mercato delle onde artificiali è in crescita: John Baxendale, l’ingegnere Inglese ideatore di Wave Master, lancia una nuova tecnologia in grado di produrre 240 onde ogni ora, senza impianti ad aria compressa, idraulici o pneumatici
Tante idee ma pochi fatti: perchè? Il tallone d’achille del surf su onde artificiali, negli ultimi 10 anni, è sempre stato uno solo: la sostenibilità economica dei surf parks.
Wave Master Systems sembra aver risolto i problemi di prestazioni ed efficienza energetica, con un generatore di onde modulare piston-type che soddisfa le reali condizioni dell’oceano.
“La mia tecnologia è in grado di produrre onde consistenti e di alta qualità ad un tasso di 240 onde/ora. Tale velocità è doppia rispetto agli altri sistemi di onde artificiale attualmente esistenti. Posso offrire agli operatori delle wave pool un sistema di produzione onde molto redditizio e ad elevate prestazioni” – spiega John Baxendale, il fondatore di Wave Master.
Il sistema è in grado di generare onde singole su richiesta oppure una serie di onde ad una frequenza di un frangente ogni 15 secondi, una rapidità che batte ogni tipo di concorrenza.
La tecnologia Britannica non ha pompe o getti d’acqua e non ha bisogno di pericolosi profili subacquei per pompare l’onda surfabile, mentre garantisce 1 onda ogni 15 secondi, cavalcabile per 100 metri.
“La dimensione della wave pool ammonterebbe a circa due ettari, escludendo gli impianti di supporto, ed include una spiaggia di sabbia, aree ricreative su prato e un’area per le famiglie oltre a quella dedicata al surf. Considerando un rendimento del 65%, il consumo complessivo della struttura ammonterebbe a circa 650 Kilowatt” – aggiunge Baxendale, il quale è sicuro di aver ideato la miglior piscina ad onde artificiali per il surf di sempre.
