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Surf Expo: intervista esclusiva ad Alessandro Marcianò

di - 04/06/2014

Mancano poche settimane all’evento fieristico surf e boardsport più importante d’Italia, il Surf Expo 2014. Così, abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con l’uomo cardine di questo evento, il surfista che ha ideato e fatto crescere negli anni l’ISE, Alessandro Marcianò.
Mettetevi comodi e leggetevi tutta la seguente intervista!

Ciao Alessandro, come con tutti i surfisti partiamo dalla classica domanda di rito: da quanto surfi, dove e come hai iniziato?

In realtà ho iniziato a fare surf a 26 anni suonati! Fino ad allora ero un windsurfer affamato di vento e onde per il globo. Dopo aver viaggiato in lungo e largo per le isole più ventose al mondo (Maui è stato il mio trip a 19 anni), mi ritrovai improvvisamente sdraiato su una tavola a off the wall (a Santa Marinella, ndr) convinto da amici. Era un inverno gelido (1996), avevo solo una 3x2mm smanicata e semi paralizzato dal freddo, rimasi a guardare seduto sulla tavola per ore i miei amici divertirsi che dal picco arrivavano a tutta velocità fino quasi a riva. In quel preciso momento qualcosa in me era cambiato: volevo fare surf!

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L’estate seguente decisi di andare a Bali per un mese con l’obiettivo di imparare a fare surf. In agosto le onde erano sempre molto grandi e fu il beach break di Kuta  la mia palestra ideale per apprendere la lettura delle onde e il balance sulla tavola.  Per gasarmi ascoltavo i Nirvana dalla mattina alla sera e guardavo soprattutto quello che facevano gli altri ragazzi sulle onde. Ogni giorno era una piccola conquista, avevo già una certa confidenza tra le onde grazie al windsurf, ma il surf era tutt’altra cosa.  Ogni giorno che passava mi rendevo conto che quelle onde, non sempre perfette, irregolari e spesso piene di sabbia, mi stavano dando le basi per il mio surf futuro. Quando rientrai in Italia, dopo quel mese che io definisco di “surf religioso”, il mio livello era salito quasi quanto quello dei miei amici veterani con anni di surf sulle spalle! Da quel momento in poi ho avuto la grande fortuna di viaggiare in posti magnifici e questo certamente mi ha aiutato moltissimo a progredire.
Cosa fai nella vita quando non sei in acqua?

Tutto quello che mi impedirebbe di entrare in acqua la volta successiva..ahahah! D’altronde un buon rider non può permettersi di perdere nessuna giornata di onde e credo di non essere l’unico a prendere gli appuntamenti di lavoro tenendo sotto controllo le previsioni meteo…

Quando non lavoro penso a nuove linee d’acqua per il mio modello Semente, dialogo con lo shaper Nick, pulisco le tavole, le aggiusto a modo mio, mi faccio un sacco di seghe mentali su quella che userò la prossima volta e, superata la settimana di “piatta”, scivolo in depressione, ne vogliamo parlare?  E’ proprio un bisogno fisico oltre che mentale! Sono costretto spesso a muovermi alla ricerca di onde sia in Italia che all’estero grazie alla collaborazione con TAP Portugal che mi ha reso loro ambassador da un paio di anni.

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– Il surf expo quest’anno spegne la  16esima candelina: ti va di raccontarci come è nata l’idea di creare un evento del genere, che negl’anni è divenuto il più importante nel panorama surf nazionale?

Il concept del Surf Expo è nato nel lontano 1999, dapprima era un B2B rivolto agli addetti del settore. Ma dopo i primi 3 anni di ottimi risultati avevo già pensato in un cambio di direzione dell’evento. Ho sempre creduto che avvicinare nuove persone e far parlare i media sarebbe stata la strada giusta da seguire per dare il giusto risalto a un water sport che in Italia conta ormai numeri importanti sotto tutti i profili. Oggi, all’alba della sedicesima edizione, l’evento racchiude in sé la stragrande maggioranza delle realtà legate ai board sport del nostro Paese e vanta una valutazione mediatica che supera il milione di euro e circa 30mila visitatori.

1466209_10151829769908613_1640657853_n (Medium) Board sport per tutti di giorno e grandi party la sera: tutto questo è Italia Surf Expo

 

– Quando hai capito che il Surf Expo stava crescendo? 16 anni fa lo avresti mai immaginato che diventasse così importante?

Dall’edizione del 2009 ho iniziato a realizzare quanto questo evento stia crescendo veramente, la mia percezione a oggi è di una costante crescita sia per affluenza pubblica che per interesse mediatico. Ad essere sincero 16 anni fa non me lo sarei mai aspettato. Nel 1999, anno della prima edizione, non sapevo ancora che direzione avrebbe preso l’Italia Surf Expo. Solo dopo qualche anno ho capito che la surf culture, prima ancora del surf vero e proprio, è un fenomeno che si è affacciato prepotentemente nel nostro Paese e il Surf Expo è sicuramente il punto di riferimento per chi si vuole avvicinare a questo life-style.

 – Ogni anno riesci a portare nella splendida cornice di Santa Severa ospiti di fama internazionale, da Garret McNamara  a Sunny Garcia passando per Beau Young, tanto per fare qualche nome. Quest’anno sembra che tu sia riuscito a fare il botto unendo SUP e SURF in due appuntamenti da non perdere: raccontaci come ci sei riuscito e qualche curiosità al riguardo..

Dopo il successo delle due edizioni passate in cui si è disputato il contest Eurosupa abbiamo capito che era giunto il momento di alzare il livello anche nel SUP, così  io e il mio direttore SUP Beppe Cuscianna abbiamo lavorato per alcuni mesi per portare una tappa del World Series in Italia. Non è stato facile ma la perseveranza alla fine ci ha premiati. L’organizzatore del World Series, Tristan Boxford (che sarà presente all’Italia Surf Expo) è una persona che risiede alle Hawaii ma è sempre in giro per il mondo a seguire il circuito. Quindi puoi immaginare la fatica per raggiungere la quadratura del cerchio!

_A0Q4665 (Medium) Oltre ai contest le prove gratuite di sup sono sempre disponibili per tutti

 

Ma se il giorno della gara di SUP race ci sarà una bella libecciata? Pagaie in spiaggia e tutti a surfare?
Siamo pronti a tutto! Chi era presente all’edizione del 2010 si ricorderà 3 giorni di onde molto belle, tanto che Sunny Garcia, lo special guest di allora, si allenò sul beach break di Santa Severa in vista degli US Open che si sarebbero svolti 2 giorni dopo. Chiaramente anche svolgere la gara del mondiale Sup con un po’ di moto ondoso sarebbe molto spettacolare…in ogni caso ci sarà da divertirsi!


– Jason Baffa ok, ma Chris Del Moro e Dave Rastovich saranno con noi durante la premiere di Bella Vita?

Sia Chris che Dave sono attualmente “irreperibili”, a parte gli scherzi sono in giro per il mondo per servizi foto/video. E’ ancora presto per capire se riusciranno a intervenire alla premiere. Sicuramente sarà presente la compagine italiana capitanata da Alessandro Ponzanelli, speriamo in extremis anche Leonardo Fioravanti. Ma la presenza di Jason Baffa è un grande nome che porterà un tocco della scena internazionale a Santa Severa.

MNG_3253 (Medium) In un’atmosfera di festa collettiva non possono certo mancare le belle ragazze!

 

– In Italia è veramente dura “campare di Surf”: gli sponsor spesso non investono abbastanza e gli atleti sono alla continua ricerca di supporto. Cosa consiglieresti ad una giovane promessa?

Sì tutto vero, ma posso assicurarti che l’interesse degli sponsor va alimentato dagli stessi aspiranti testimonial. Intendo dire che oggi, più che mai, ognuno deve essere promoter di sè stesso e sapersi rapportare alle esigenze del mercato. Oltre a sapersi creare una solida reputazione in acqua, molto importante per essere credibile, bisogna saper gestire una intelligente attività di “self-promotion “ che spazia dai social, ai siti web personali e ovviamente ai media di settore. Avere un buon numero di followers reali, non comprati, e collaborare con i surf magazine può dare le giuste credenziali per accedere al mondo delle sponsorizzazioni.  Il mio consiglio per un grom è di farsi aiutare ad imparare e successivamente a gestire direttamente questi aspetti che saranno valutati spesso oltre i risultati agonistici, un trend-setter di buona reputazione può avere maggiore interesse per un brand rispetto al vincitore di una gara o un campionato ma sprovvisto dello stesso seguito.

– A proposito di vivere di surf: il Surf Expo è il tuo unico lavoro?

Ormai il Surf Expo mi occupa quasi per tutto l’anno. Sono anche distributore per Semente Surfboards che ultimamente sta crescendo e mi occupa sempre più tempo. Ok, certo mi dedico molto anche a organizzare i miei surf trip in giro per il mondo…e ultimamente a un nuovo grande progetto che spero andrà in porto presto!

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– Com’è la situazione surfistica nel tuo home spot? Cosa ne pensi della scena surf Italiana?

Banzai, da dove vengo, è uno degli spot più affollati d’Italia. Telefonini, web-cam, facebook…hanno tolto anche quei pochi giorni di intimità che ogni tanto si riuscivano a cogliere solo se vivi al mare. La differenza sostanziale di oggi è che molti entrano in acqua per poter dire di aver surfato banzai, ma la realtà è che solo pochi lo surfano appieno!

La scena surfista è come un algoritmo, sale e scende da anni. Non si può definire una crescita progressiva e come potrebbe esserlo? Se il livello tecnico di alcuni ragazzi è notevolmente cresciuto lo si deve soltanto a loro, la mancanza di un organo federale o associativo capace di dare le base alle nuove generazioni è sempre mancato in Italia.
– Come atleta fai parte della vecchia guardia, quella che senza dubbio dava più importanza a turns potenti piuttosto che manovre aeree: cosa ne pensi delle nuove generazioni?

Amo il power surfing fatto di curve e manovre tese a distruggere l’onda. Gente come Knox, Taj, Kelly e Mick mi hanno segnato e nelle mie session imito questi alieni. Questo però non vuol dire che non apprezzi il surfing fatto di air, anzi lo ammiro molto e quando vado in mare ad esempio con Roby D’Amico vedendolo staccare su qualsiasi “rampetta” gli si presenti mi fa rosicare (ahahah), e allora sfogo la mia rabbia utilizzando al massimo i miei rails per curve stile Fanning. Ultimamente ho preso parte alla spedizione in Sardegna con i migliori della new school italiana e non solo: Leonardo Fioravanti, Alessandro Piu, Yannick De Jager, Maxime Huscenot, Lorenzo Castagna e appunto Roberto D’Amico…davvero una bellissima esperienza anche se ho dovuto faticare per stargli dietro. Leo è migliorato ulteriormente credo che presto ci regalerà delle grandi soddisfazioni in campo internazionale!!

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– Prima di uscire in mare come ti muovi nella consulta delle previsioni meteo & surf?

C’è stato un periodo, precisamente dal 2004 al 2011 ovvero quando organizzavo 2 gare all’anno (la finale surf-open e lo junior&girls), in cui ero un forecast dipendente. Tutti i maggiori sitiweb di meteorologia erano tra i preferiti nel mio browser con chiavi di acceso alle aree riservate. Grazie a queste consultazioni spasmodiche riuscii più di una volta ad azzeccare le giornate top…ricordo in particolare le 2 edizioni dell’Oakley gang challenge (2008 e 2009) con le finali disputate in notturna con illuminazione tipo stadio e onde magiche! Oggi guardo molto meno le previsioni, spesso mi accontento di farmi prendere in giro dal “fanta lamma” ma se davvero ho necessità di capire dove e quando allora faccio in giro su siti come 4surf.it nella sezione meteoesurf, il meteo, windguru e cosi via…
– Dicci una curiosità che ancora non sappiamo sull’Italia Surf Expo 2014…

Gli inglesi dicono “curiosity killed the cat” e io sono amante degli animali perciò dovrai aspettare il 25 luglio ahahah! A parte gli scherzi  io per primo sono curioso di testare il nuovo modello Jeep #renegade che verrà presentato in anteprima all’Italia Surf Expo, inoltre ti posso anticipare che ci sarà uno sk8park quasi in riva al mare…e un sacco di altre robe divertenti.

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– Ringraziamenti speciali?

Per quanto mi riguarda, tutto inizia con l’ispirazione, per questo voglio ringraziare i miei sponsor personali, senza il loro appoggio non sarebbe facile girare il mondo : Tap Portugal, Rip Curl Italy, Semente Surfboard, Surf to Live, Seventy one e lo shop romano Citybeach. Allo stesso livello i miei più stretti collaboratori (non li cito solo per problemi di spazio) che sono alla base del Surf Expo, tutti i marchi del settore e gli sponsor che credono ogni anno a questo progetto e ovviamente i nostri media partner che ci aiutano tantissimo a divulgare il nostro messaggio. In particolare ringrazio il Vs gruppo editoriale che ha sempre creduto in me prima che nel progetto Surf Expo!

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Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf