Terza prova del Giro Amatori e seconda delle Marche in Bici
La manifestazione, organizzata dalla Gruppo Sportivo Pianello-Cicli Cingolani, ha saputo regalare l’atmosfera più classica delle corse amatoriali grazie all’adesione di 600 partecipanti. Un dato che, tutto sommato, conferma come l’evento abbia tutte le carte in regola per diventare un appuntamento fisso della primavera grazie anche all’appartenenza dei circuiti Marche in Bici e impreziosita dalla novità Giro d’Italia Amatori sotto l’egida federale e aperto agli enti della Consulta. I percorsi di 130 (lungo), 101 (medio) e 60 chilometri (cicloturistico) toccavano i punti più suggestivi delle colline del Verdicchio con il suo panorama mozzafiato tra gli Appennini e il vicino Mar Adriatico, tra castelli e borghi fortificati che ha regalato una giornata di notevole interesse agonistico nonostante il cielo plumbeo, il vento persistente e la pioggia a intermittenza. Curiosamente la gara cadeva nel giorno della Liegi-Bastogne-Liegi per professionisti e i crinali e i mangia&bevi affrontati dagli atleti somigliavano alla tipica morfologia delle Côtes della classica belga. Nonostante le problematiche legate al rapporto Acsi-Udace e gli enti della Consulta, va segnalata la partecipazione degli atleti Acsi-Udace che è stata garantita attraverso delle tessere giornaliere che l’organizzazione ha predisposto a proprie spese. La gara lunga di 130 chilometri ha rappresentato il vero e proprio momento clou della lunga mattinata agonistica con l’ex professionista della Ceramica Flaminia Hubert Krys (élite sport, Cicli Copparo Sintesi) protagonista indiscusso di una decisiva e coraggiosa fuga solitaria negli ultimi 60 chilometri. Una prestazione di rilievo considerando il distacco che ha maturato nei confronti dei più diretti rivali come Davide Torosantucci (M1, GC Melania) e Michele Miglionico (M2, Pedale Fermano Amatori) che erano cronometrati a oltre due minuti e mezzo di ritardo. Con la certezza del primo posto di Krys, i giochi per i restanti posti del podio a disposizione si sono ulteriormente rimescolati grazie al forcing di Torosantucci che ha conquistato da solo il secondo posto con un gap di oltre 5 minuti. Per il terzo posto, Miglionico ha ceduto il passo nel finale al campione italiano Fabrizio Ferri (M1, Peppe&Rosella-Matè) il quale è giunto terzo a oltre 6 minuti da Krys che riscattava in parte il terzo posto maturato nella sua Ancona in occasione della Granfondo del Conero-Cinelli. Tra le donne, netta, la supremazia della master donna 2 Lorena Zangheri: la portacolori del Pedale Fermano Amatori, originaria di Cattolica (Rimini), ha letteralmente fatto il vuoto dietro di sè, lasciando soltanto le briciole alle altre concorrenti. La vincitrice è giunta al traguardo dopo 4 ore e 15 minuti di corsa: abissale il margine dalla seconda classificata, visto che Irene Geminiani (Mw1, AS Roma Ciclismo) ha terminato la propria fatica in 4 ore e 28 minuti. Il podio è quindi stato completato da Kersti Leeman (Mw2, Team Giornaliero) che è giunta sotto l’arrivo con un ritardo di 25 minuti. Trionfare sulle strade di casa provoca una gioia elettrizzante. Ed è quello che ha provato sulla propria pelle il vincitore del percorso medio Gianpaolo Busbani (M2, Rimini Mobili) originario di Maiolati Spontini (Ancona) a pochi chilometri da Serra de’ Conti che ha chiuso la trionfante fatica con un forcing nel finale precedendo il diretto rivale Emanuele Alessiani (M2, Petritoli Bike) e il compagno di squadra Fabio Virgili (élite sport, Rimini Mobili).
La svolta del percorso medio è avvenuta dopo solo 70 chilometri grazie a un drappello di otto intrepidi fuggitivi con Luca Pizzi (M2, Jolly Mtb), Gianpaolo Busbani (M2, Rimini Mobili), Emanuele Marianeschi (M1, Peppe&Rosella-Matè), Jarno Calcagni (M1, Team Light Abbronzatura), Emanuele Alessiani (M2, Petritoli Bike), Massimo Marchetti (M3, Team Giornaliero), Fabio Virgili (élite sport, Rimini Mobili) ed Emanuele Poeta (élite sport, Team Ponte). A 20 chilometri dalla conclusione il numero dei pretendenti alla vittoria è aumentato a dieci con l’aggiunta di Roberto Pasqualini (M1, GC Melania) e Helenio Mastrovincenzo (M1, Falco Racing). L’ultima salita per Ostra Vetere a dieci chilometri dal traguardo è stato il teatro delle ultime ostilità tra i dieci al comando e ne hanno approfittato con maggior decisione Busbani e Alessiani (un remake della sfida tra i due all’ultima Granfondo del Conero conclusasi a parti invertite all’arrivo) seguito da Virgili che è stato decisivo nel scremare il drappello al comando e a fare un ottimo gioco di squadra per Busbani nei chilometri conclusivi. Dietro si è lanciato all’inseguimento, ma invano, un altro terzetto con Calcagni, Pizzi e Marianeschi che faticavano ad agganciare le ruote dei tre al comando. La discesa verso Barbara e l’arrivo verso Serra de’ Conti sono stati teatro dal monologo di Busbani che si è presentato in condizioni fisiche eccellenti piazzando il tanto agognato sigillo stagionale a spese di Alesiani e grazie soprattutto al prezioso supporto del compagno di squadra Virgili.