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Test in gara Vittoria Qurano wheels

di - 27/05/2016

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Finalmente siamo riusciti a provare le ruote Vittoria Qurano  G+ con predisposizione per pneumatico tubolare e lo abbiamo fatto in grande stile, utilizzando una coppia di ruote del Servizio Corse ufficiale, quello che supporta il Giro d’Italia. Le abbiamo testate nel corso della Granfondo Giro d’Italia a Cividale del Friuli di Domenica scorsa, pacchetto che stiamo utilizzando ancora oggi per completare il test.

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Prima delle nostre impressioni, vi diamo qualche nota tecnica del pacchetto ruote:

Queste Qurano da tubolare, sono caratterizzate dal profilo differenziato dei cerchi. 46 millimetri per il posteriore e 42 per l’anteriore, entrambe con larghezza da 23 millimetri. Lateralmente non presentano ampie spanciature, hanno un design più votato all’equilibrio e all’eleganza, mentre il profilo interno (quello dove attaccano raggi e nipples) è arrotondato e non spigoloso. Il cerchio è full carbon con pista frenante differenziata, zona che presenta una tessitura del carbonio fitta. Proprio i nipples sono esterni, classici e supportano una raggiatura in acciaio inox di stampo aero.

I raggi sono 16 per la ruota davanti, radiale e 21 per la ruota del retrotreno, con disposizione radiale e incrociati in seconda.

Come dimostrano le immagini sotto, i due mozzi sono molto diversi tra loro. Quello anteriore è cilindrico con le sole flange legermente pronunciate verso l’alto, mentre il posteriore è caratterizzato da una flangia oversize (lato pignoni), bella da vedere ma a nostro parere, anche con una notevole valenza tecnica. La lavorazione così strutturata, alta e massiccia  offre un’enorme rigidità a tutto il comparto, favorendo l’equilibrio e la performance di tutta la ruota.

Altro aspetto che merita una menzione particolare è il corpo ruota libera del mozzo posteriore: i pignoni possono essere rimossi in combinazione di tutta la ruota libera, con un semplice gesto che consiste in una pressione verso l’esterno. Nonostante questa facilità d’azione, una volta montato non presenta gioci laterali, evidenziando anche lasco minimo di aggiancio dei cricchetti della cremagliara.

LE NOSTRE IMPRESSIONI

Senza timore, possiamo dire che che questa coppia di Qurano Vittoria è uno dei pochi pacchetti ruote, full carbon con predisposizione da tubolare, di stampo classico (ci riferiamo alla raggiatura e composizione tradizionale, con raggi in acciaio) che è in grado di cambiare il carattere della bicicletta (in positivo), grazie alla combinazione delle sue prestazioni nei diversi frangenti.

Giusto precisare che le ruote in test sono quelle uffciali del Servizio Corse e che rispetto al modello in vendita, adotta una grafica differente ma la medsima costruzione.

Per quanto riguarda il design, Qurano 46/42 è ruota capace di vestire la bicicletta, un abito buono per tutte le occasioni, tanto sportivo e casual, quanto elegante.

Il doppio test, la doppia prova su due bicicltte completamente differenti tra loro, oltre all’utilizzo in gara e sulle nostre strade abituali, ci ha dato modo di osservare più aspetti e fare le dovute valutazioni. Se ad equipaggiamento di una bicicletta votata al comfort, queste ruote sono capaci di dare quel qualcosa in più, grazie alla buona rigidità, reattività (comunque non esasperate) e notevole guidabilità, anche nei tratti più tecnici ( le discese della GF Giro d’Italia sono state un ottimo banco di prova).

Montate su una bici con frame rigido e imponente, dopo aver opportunamente settato la pressione degli pneumatici, le Qurano sono capaci di elevare ulteriormente le performances più perentorie. La ruota anteriore è un buon supporto, tangibile da subito, per quegli atleti che in salita amano caricare il peso sull’anteriore della bicicletta, spesso in piedi sui pedali a volte anche con azioni scomposte.

A nostro parere, è alle velocità elevate che raggiungono l’apice della prestazione.

La ruota posteriore, nonostante il suo profilo è facile da rilanciare anche alle basse andature, valore aggiunto non secondario; è scorrevole, fluida e a nostro parere ben equilibrata e ben assemblata. Sempre in riferimento alla ruota dietro, non ha mai toccato i pattini del freno, anche durante le accelerazioni più violente.

Buono il comportamento in discesa, non sono difficili da guidare e indirizzare in curva e mantengono costantemente la traiettoria, merito anche delle gomme.

Nella media la frenata che comunque potente e pronta, che mette sul piatto una notevole fluidità, senza saltelli e bloccaggi repentini; anche dopo pinzate prolungate. Abbiamo usato queste ruote con pattini gialli SwissStop e con pattini in composto di sughero; la nostra preferenza va decisamente sui secondi.

Quando abbiamo occasione di provare degli equipaggiamenti, come in questo caso, ci risulta difficile portarli in gara senza prima averli assaggiati, cosa che invece non abbiamo fatto in questa situazione, mettendole subito alla frusta, a pancia a terra; anche questo dettaglio dà un’idea del carattere di questo prodotto.