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Trans d’Havet, la situazione al momento dello stop

di - 30/07/2014

Dopo l’interruzione della 3^ edizione della Trans d’Havet dovuta al maltempo, che nel weekend scorso ha interessato anche l’area delle Piccole Dolomiti, il comitato organizzatore ha ritenuto di non redigere una reale classifica e di non procedere alle premiazioni, poiché nessun concorrente ha completato il percorso e non vi è stato di conseguenza alcun finisher.

Tuttavia, dovendo comunque assegnare specifici punteggi ai fini dei ranking ISF, FISKI, SNS e, più in generale, statistici, il comitato stesso ha ufficializzato l’ordine cronologico di arrivo e la posizione degli atleti in corrispondenza dell’ultimo punto di rilevamento intermedio raggiunto prima dell’interruzione della gara.

Quando dal quartier generale di Valdagno il direttore di gara, Enrico Pollini, ha comunicato l’alt, la testa della corsa era già piuttosto avanzata sul percorso e al rilevamento del Rifugio Fraccaroli (km 54) il primo corridore a timbrare il passaggio è stato Giulio Ornati (Bergteam Salomon) in coppia con Mattia Roncoroni. Attardato di circa 8′ c’era a quel punto uno dei grandi favoriti, Stefano Trisconi (Team Dynafit/Trail Market.com), quindi il nepalese Sunwar Upendra e Fabrizio Roux (Compressport Italia). Per incontrare invece la prima quota rosa si deve fare riferimento al passaggio in località Campogrosso, dove, poco dopo le 6.30 del mattino, si è presentata l’atleta vicentina dell’Alpstation Trail Team, Federica Boifava, che aveva già costruito un distacco abissale dall’inseguitrice Lara Mustat (Kinomana Asd Forte di Bard Baroli), arretrata di oltre un’ora.

La prematura sospensione della manifestazione non ha scoraggiato i numerosi atleti presenti in gara e da più parti, fin dalle ore immediatamente successive allo stop, sono arrivati agli organizzatori i complimenti ed i ringraziamenti per l’efficienza dimostrata anche in una situazione al limite. A portare poi un raggio di sole nel piovoso pomeriggio valdagnese ci hanno pensato attorno alle 17.30 di sabato i tre atleti, due uomini ed una ragazza, soccorsi durante la fase di rientro dopo esser stati sfiorati da alcuni fulmini sul Pasubio. Per loro solo tanto spavento, ma nessuna conseguenza e già pensano al ritorno tra le Piccole Dolomiti nel 2015 per portare a termine un’avventura che per il momento rimane soltanto in sospeso.

Info: www.transdhavet.it

Comunicato stampa