Un successo la GF del Pandoro
Si è tenuta la quinta edizione della Granfondo del Pandoro, evento sempre più tradizionale per Verona e provincia a ridosso del Natale. La prima edizione, quella del 2008, era partita quasi per scherzo, ossia quello di attribuire una denominazione importante, ‘granfondo del pandoro’ appunto, ad un ritrovo goliardico tra amici, fino a diventare una situazione di richiamo per tutti i biker dell’offroad veronese e non solo. Si sono visti biker provenienti anche da fuori regione, come la Lombardia e l’Emilia Romagna, grazie ad una delegazione del Team Sculazzo, ma si è sentito parlare anche inglese lungo qualche carrareccia…
Dopo la parentesi benacense del 2011, quando il comitato organizzativo si era prestato allo staff di Velo Club Garda per lo svolgersi di questa festa natalizia sul percorso della Granfondo Città di Garda, quest’anno si è ritornati in Valpantena, poco a nord di Verona. Marco Tenuti, patron della manifestazione, commenta così l’approccio per quest’anno: “tutti i veronesi volevano di nuovo pedalare sopra le Torricelle e lungo alcuni tratti della Granfondo d’Autunno e della Lessinia Legend delle passate edizioni e così, assieme a tanti amici molto volonterosi della Valpantena, che provengono da piccole iniziative cicloturistiche ed amatoriali della nostra valle, abbiamo deciso di imbastire nuovamente il percorso in un fazzoletto di terra tra Marzana ed Alcenago, senza dimenticare che in questo periodo non c’è allenamento e non è il caso di rischiare la muscolatura e la resistenza, considerate le temperature. L’unico nostro obiettivo è quello di organizzare un evento dove scambiarsi gli auguri, però nella maniera tipica di un biker d’inverno, ossia nella neve e nel fango”.
Stupore e apprensione sono stati i sentimenti che hanno colto improvvisamente i ragazzi dei team Ciclidoro, Turnover, Chesini, Teste di Marmo e Aspetime Bike quando, appena dato il via dal piazzale dell’ospedale di Marzana, ci siamo messi a contare il numero di partecipanti: 266 ‘concorrenti’ hanno infilato la prima salita abbastanza impegnativa che conduceva dal paese al crinale occidentale della Valpantena. Presenti nel gruppone anche alcuni atleti storici di Verona, Filippo Belloni e Paola Pezzo.
Da lì in poi l’enorme gruppo di amatori e cicloturisti hanno una volta tanto accettato di buon cuore il fatto di stare incolonnati in prossimità di alcuni imbottigliamenti dovuti sia alla scelta di usare esclusivamente single track per più della metà del percorso che per il fondo flagellato dalla neve caduta copiosamente nelle ultime due settimane. Un percorso non lunghissimo, circa 23 chilometri e circa 850 metri di dislivello, ma da non sottovalutare, per via del fango e di alcune rampette spaccagambe.
“In queste situazioni la gente non ha l’ansia da prestazione, tipica delle granfondo e delle gare di cross country. L’unica preoccupazione per i partecipanti non è stata quella di stare incolonnati dietro ai moderatori, ma quella di arrivare per primi al ristoro idrico intermedio, a base di vin brulè e thè caldo e al ristoro finale” sorride Fabio Savoia, che ha coordinato in queste settimane l’attività dei gruppi.
Dopo la salita dei Cavalli appena sopra a Marzana, il percorso si è svolto interamente lungo i single track per i Gaspari, Case Vecchie e Casotti. La discesa verso Salvalaio ha condotto nella frazione di Vigo con l’inedita discesa sulla palestra di roccia di Alcenago, dove il gruppone dei partecipanti si è intrattenuto in una sosta di circa venti minuti per sorseggiare le bevande preparate dallo staff, molto gradite, tanto che alcuni sono rimasti addirittura senza.
Da Alcenago è stato affrontato un altro single track in direzione Rupiano e Salvalaio ed il percorso di ritorno, da quota 550 metri sul livello del mare si è abbassato nuovamente su Grezzana sempre quasi esclusivamente in single track con un mix di fango e roccette affrontabile comunque da tutti, sempre con una buona dose di sicurezza per chi si va vedere alle granfondo italiane.
“Per fortuna che abbiamo corretto il tiro per il ristoro finale – esclama Tarcisio Brunelli, presidente del Team Ciclidoro – perché ci aspettavamo poco più di un centinaio di veronesi, non tutta questa gente”. Il gruppone è arrivato alla spicciolata a partire dalle 12:30 nel salone parrocchiale di Marzana, dove è stato offerto gratuitamente a tutti risotto al radicchio ed Amarone, lasagne al forno di Giovanni Rana ed ovviamente l’immancabile pandoro, per l’occasione Paluani.
Tutti i partecipanti hanno avuto modo di dimostrare la loro riconoscenza nei confronti del gruppo organizzatore tramite un’offerta liberta, per un totale superiore a 1.000 Euro, che verrà devoluto in beneficienza all’associazione ‘Il coraggio della famiglia’, associazione istituita per cercare di raccogliere quanti più fondi possibili per Michelangelo, bambino di Erbezzo, che è volato negli Stati Uniti con la propria famiglia, per intraprendere un delicato intervento a causa di una rara malattia.
Tutto lo staff desidera ringraziare tutti i partecipanti e tutti gli sponsor che hanno dato il loro apporto, per fare in modo che tutto l’incasso dell’evento sia dato in beneficienza, senza essere minimamente intaccato dalle spese relative che sono state comunque sostenute per distribuire un lauto pasta party a più di 200 partecipanti.
Comunicato stampa