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Venerdì caccia al mondiale di mezza?

di - 08/02/2017

Quella che andrà in scena venerdì, la Ras Al Khaimah Half Marathon negli Emirati Arabi, è considerata una delle più grandi mezze maratone femminili di sempre, almeno stando alla starting list. E’ un controsenso che la gara non faccia parte dello Iaaf Road Label, ma questo non sminuisce minimamente il valore della gara. Difficile scegliere una favorita in un contesto che presenta la campionessa olimpica di maratona Jemima Sumgong, vogliosa di riscattare il sesto posto dello scorso anno; la tre volte olimpionica etiope Tirunesh Dibaba, alla sua prima esperienza in una mezza di così alto livello e già proiettata verso la London Marathon di aprile; la campionessa mondiale di mezza maratona Peres Jepchirchir (Ken), risultata la migliore della specialità lo scorso anno ma vogliosa di riscattare una delle pochissime battute d’arresto subite lo scorso anno; la primatista della gara, Mary Keitany (Ken), che proprio nella città araba stabilì con 1h05’50” il primato mondiale della specialità. Con loro altre 4 atlete con primati inferiori a 1h08’, il che garantisce prestazioni di altissimo profilo su un percorso dove d’altronde sono stati segnati 19 dei primi 50 tempi al mondo.

Mary Keitany vincitrice nel 2015 (foto Iaaf)

La gara maschile non è da meno, basti pensare che come pacemaker sono stati chiamati due atleti con personali inferiori all’ora e altri 10 saranno al via per contendersi la vittoria. A forte rischio il primato della gara di 58’52” del kenyano Patrick Makau del 2009. Il Kenya si affida soprattutto su Stanley Biwott, secondo nel 2013 e lo scorso anno che cerca la sua prima vittoria nella gara araba e su Augustine Choge, alla sua terza esperienza sui 21,097 km dopo l’ottimo terzo posto di novembre a New Delhi sfiorando il limite dell’ora. Il miglior tempo d’iscrizione è però di Solomon Kirwa Yego, atleta che per anni ha calcato le strade italiane e che vanta 58’44”, con lui Bedan Karoki, il talentuosissimo kenyano di stanza in Giappone che sta preparando il suo esordio in maratona a Londra rinunciando alla stagione di cross. Al via altri due reduci dall’edizione dello scorso anno, l’eritreo Nguse Amsolom, che fu terzo ed è stato protagonista a inizio anno nelle prove dello Iaaf Cross Country Permit e Abraham Cheroben, kenyano in gara per il Bahrain che nel 2016 fu quarto. Attenzione anche a Daniel Wanjiru (Ken), vincitore lo scorso anno a Praga e considerato fra quelli con il maggior “killer instinct” sulla distanza.