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4 chiacchiere con Carlo Cottafavi e Cristiano Siringo, parte 2

di - 13/01/2015

La seconda parte della nostra intervista doppia al segretario di classe AICW Carlo Cottafavi e al vice-segretario Cristiano Cricco Siringo. Oggi è il turno del vice-segretario di classe che ci palerà delle interessanti novità che rigardano il settore Freestyle e Wave.
CLICCA QUI per la prima parte.

 

Cristiano-Siringo-RRD-Team-2013

Cristiano, ti hanno quindi incaricato di gestire il “settore artistico”, ti senti pronto a svolgere questo ruolo?
Ancora non lo so… diciamo che le cose non è che siano iniziate nel migliore dei modi soprattutto perché, come sai, a Coluccia WSG 2014, vuoi per il forfait per motivi di lavoro all’ultimo minuto di Andrea Polloni, vuoi per il noto problema creatosi nella Giuria, sono stato costretto con Carlo ad assumermi la responsabilità di prendere decisioni importanti e forse impopolari per riuscire a disputare la gara… poi, in seguito, abbiamo cercato senza successo di cooptare nel Consiglio un referente artistico che provenisse da questo settore specifico e magari indicato preferibilmente dagli Atleti, e quindi alla fine visto che soluzioni esterne al CD non se ne trovavano, considerato anche che come politica in AICW non lasciamo nessuno indietro, ho deciso di assumermi questa responsabilità visti anche i buonissimi rapporti che ho con molti dei ragazzi del settore, anche se, in effetti io con il wave ed il freestyle “serio” ho poco a che fare dal lato della pratica agonistica.

Ritengo però che il mio ruolo debba essere prettamente quello di supportare il movimento, e le persone che lo portano avanti, dal punto di vista dell’aiuto logistico e gestionale, non è previsto mica dallo Statuto che io debba saper andare in acqua a fare i numeri o debba giudicare le manovre, e, sin da ora, vorrei ringraziare alcune persone che immediatamente hanno dato la massima disponibilità ad aiutarmi in questo compito e cioè Gigi Madeddu, Matteo Spanu, Gianmario Pischedda, Eddy Piana, Simone Pierini e Mirko Braghieri.

Sembra che finalmente i titoli Wave e Freestyle verranno assegnati con un Campionato su più tappe. Iniziamo dal Freestyle, cosa ci dobbiamo aspettare?
In primis ci dobbiamo aspettare il vento… e poi diciamo che questa è stata la prima rivoluzione; infatti più volte mi ero chiesto, ed avevo chiesto, perché il wave nazionale era con gara su chiamata a differenza del freestyle che era a tappa fissa, ma, poiché quello non era il mio orticello e non ricevendo risposte esaurienti, avevo lasciato correre anche se la cosa non mi sembrava molto coerente.
Poi dopo gli sviluppi che ti ho spiegato prima, con Carlo abbiamo ottenuto dalla FIV questa piccola rivoluzione che però è, allo stato, ibrida (1 tappa a chiamata Sa Barra e 1 fissa cioè Coluccia 2015) in quanto per ovvi motivi di visibilità, appetibilità globale per gli eventuali sponsor, comunicazione ecc. abbiamo deciso nel CD di AICW tenutosi ad ottobre 2014 di non smontare il Windsurf Grand Slam 2015; chiaramente spero in futuro di aggiungere altre tappe, magari sul Garda, non si sa mai che a qualcuno ora fischino le orecchie, visto che il vostro laghetto… ahahahah… è stato, in tempi lontani, la culla del freestyle italiano…
Tornando a noi sarà quindi un Campionato che verrà assegnato su 2 tappe, di cui una verrà disputata nelle migliori condizioni meteo possibili e ciò grazie alla disponibilità dei ragazzi di Sa Barra e di Gigi che si sono impegnati e si impegneranno a cercare di metter su una delle migliori manifestazioni di freestyle che si siano mai tenute in Italia, ovviamente con l’aiuto mio e di AICW; e poi ci sarà la finale a Coluccia durante il WSG 2015 che, incrociamo le dita, si spera sia ventoso come nel 2013.
Ciò dovrebbe permettere, nella mia mente e nelle mie aspettative, a tutti (leggeri, pesanti, alti, bassi, giovani e meno giovani, belli e brutti) di esprimersi nella migliore maniera possibile e di disputare un Campionato Nazionale 2015 finalmente con le condizioni che tutti meritano, e perciò mi aspetto anche la partecipazione di molti che, per motivi vari e non discutibili, ultimamente magari si erano allontanati dalle competizioni.
Tutto questo, nonostante sia già un discreto risultato e una discreta rivoluzione, però per me è un punto di partenza e non di arrivo… spero infatti come prima cosa di riuscire ad implementare nel 2016 il Campionato con almeno 1 altra tappa, come detto magari al Garda, e, spero, che chi verrà dopo di me insista sul trend del Campionato Nazionale tipo circuito PWA.
Inoltre sempre per il freestyle ti do altre piccole notizie in quanto, nell’ambito di un altro progetto che sto seguendo per il wave, sono riuscito ad ottenere con l’aiuto di Simone Pierini una tappa di Tow In Invitational, forse con un rimborso spese per gli atleti, all’interno dell’Italian Surf Expo che non si può non ritenere al momento la più grande vetrina di settore italiana, e che si aggiungerà alla tappa consolidata del Windfestival di Diano Marina; inoltre sono in trattativa con un organizzatore locale per portare un contest con rimborso spese nel Sud Italia, ma questa manifestazione al momento è allo stato embrionale.

E per il Wave, sappiamo che ci sono addirittura 4 tappe in ballo. Puoi confermarci qualche cosa?
Per ora posso confermarti solo un gran lavoro e tanto fermento dovuto alle più svariate ragioni ma che fanno capo agli sforzi che AICW sta facendo in ogni campo, compreso quello della formazione dei Giudici che al corso FIV di Roma ha raccolto in un solo posto me, Carlo, Eddy Piana, Mirco Babini ecc.; inoltre sembra che alcuni personaggi storici del nostro mondo stiano piano piano riavvicinandosi all’Associazione in virtù, ritengo, dei risultati e dei grandi cambiamenti che stiamo cercando di portare avanti dall’inizio del nostro mandato.
Sto parlando di gente che ha fatto la storia del windsurf italiano, vedi i nomi sopra, ma prima di tutto devo rendere omaggio ad una persona che ha sempre creduto in AICW e non ha mai mollato permettendoci, anche in anni bui e nonostante la crisi, di poter contare sulla sua disponibilità per riuscire a svolgere almeno una tappa wave in Italia. Questa persona risponde al nome di Gianmario Pischedda che, nonostante le condimeteo nel 2014 siano state avare con lui non permettendogli di svolgere la gara di Cala Pischina sebbene vi sia stato pure un prolungamento del waiting period, ha riconfermato la sua disponibilità anche per il 2015 con grande entusiasmo.
Allo stato comunque posso confermarti almeno due tappe; una quella, come appena detto, di Gianmario a Cala Pischina ed una che, grazie alla disponibilità di Eddy Piana, riporterà gli Atleti in uno dei due luoghi storici del wave italiano ovvero capo Mannu o Funtana Meiga a secondo delle condizioni migliori.
Inoltre, come ti dicevo prima, Mirco Babini a Roma ha dato disponibilità per organizzare una terza tappa a Chia (Sud Sardegna) che è al momento in gestazione, mentre io sto vedendo, insieme ad alcune persone fidate, di riuscire finalmente, siamo al terzo tentativo ma non mollo, ad organizzare una quarta fermata a Banzai, luogo storico di surf e windsurf vicino a Roma, nonché uno dei luoghi preferiti dal nostro amico Andrea de Cesaris, cui voglio rivolgere un mio modesto pensiero.
Anche nel wave però, su suggerimento dei promotori, abbiamo effettuato una piccola rivoluzione nel modo di approcciare l’organizzazione degli eventi: infatti vi sarà un unico waiting period (maggio/giugno e 15 settembre/15 novembre) con esposizione di semaforo giallo per uno o pluralità di eventi in caso di condimeteo apparentemente buone ma comuni a più spot; in tale caso poi all’esposizione del semaforo verde verrà indicato l’evento effettivo che si andrà a svolgere ed in quale spot specificamente, considerando che è già stata assegnata, in accordo tra gli organizzatori, una scaletta di priorità di chiamata in caso di condizioni meteomarine favorevoli a più spot onde evitare sovrapposizioni.
Ciò dovrebbe, e dico dovrebbe poi vedremo se è il caso di aggiustare il tiro, poter garantire di chiamare la gara con le migliori condizioni meteo e nel migliore spot possibile senza creare problemi a nessuno; infatti stiamo anche concordando un sito web comune a tutti gli organizzatori dove raccogliere le preiscrizioni degli Atleti all’intero Campionato in modo da essere pronti per compilare i tabelloni ed andare in acqua velocemente.
Agli Atleti stessi verrà comunicato, con le solite modalità, evento, spot ed orario dello skipper meeting, mentre a loro resterà solo da organizzare, nei soliti tempi che già conoscono, un transfer per la Sardegna o per il Lazio, in caso si faccia Banzai.
A me resterà da organizzare i Giudici, ma considerando i risultati dell’ultimo Corso FIV di cui ti parlava Carlo, e grazie alla disponibilità di Mirko Braghieri con cui ho parlato sia per telefono, sia a Roma, non ci dovrebbero essere problemi… incrociamo le dita perché anche qui si potrebbe iniziare un qualcosa di duraturo nel tempo e che possa far crescere anche questo settore, con l’aiuto poi delle ditte di settore che avrebbero una maggiore vetrina mediatica dal maggior numero di gare wave, come non si erano mai viste nell’ultimo decennio.

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Quali sono le principali difficoltà del settore artistico?
Condizioni meteo, organizzazione a chiamata, sicurezza, Atleti, Giudici e Race Director che devono recarsi in loco con minimo preavviso, e tutto quello che ti viene in mente visto che sei del settore; comunque non sono il primo e non sarò l’ultimo che si dovrà scontrare con queste difficoltà per cui non mi lamento anche perché potevo benissimo farmi gli affari miei e non accettare l’incarico… comunque mio padre riportava sempre una frase di W. Churcill che più o meno dice che nelle cose molto complicate emergono le cose semplici e quindi, anche nel mio lavoro, visto che ancora e per ora pare che ne abbia uno, quando le cose sono complicate e ci sono così tanti problemi che ti sembra di non sapere da dove iniziare, io parto dalla prima cosa che mi salta all’occhio ed alla mente e poi proseguo, un po’ come quando devi sbrogliare una cima che parti da un capo e poi vai avanti nodo per nodo… tanto le cose in un modo o nell’altro prima o poi si risolvono, ci vuole pazienza ed organizzazione.

Cosa vuoi mantenere del passato e cosa invece vuoi migliorare?
Del passato voglio mantenere tutto anche perché si impara soprattutto dagli errori tuoi e degli altri; vorrei mantenere soprattutto lo spirito che animava coloro che organizzarono manifestazioni storiche come “Il Capo del capo” oppure la “King of the Lake” di cui leggevo da ragazzo sulla rivista che ora tu dirigi, e che mi faceva sognare di molti personaggi che poi nella mia vita ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere. Mi piacerebbe tornare a quelle manifestazioni storiche e seguite da tutti.
Migliorare non saprei; mi sembra che qualcosa si stia muovendo nella direzione giusta anche nelle discipline artistiche, un po’ come è successo per AICW in questi ultimi anni con i grandi risultati nello slalom, con l’incremento dei tesserati giovani ecc..
Cosa non vorrei invece tenere del passato sono le polemiche, le divisioni ed i personalismi. Vorrei che chi leggesse queste righe capisse lo sforzo che stiamo facendo Carlo, io, Michele, Cesare, Massimo e Roberto, solo per passione e per promuovere TUTTO il windsurf in tutti i campi e vorrei che anche chi non è tesserato, ma ama il nostro sport, capisse che tesserarsi, magari anche solo per iniziare con la tessera zonale o one shoot (vedi AICW.it), è un modo per aiutare tutto il movimento, perché se AICW organizza più gare, le ditte del settore promuovono di più lo sport, magari poi vendono di più e possono, speriamo, abbassare i prezzi dei materiali, le riviste hanno più da scrivere e maggiore pubblicità da veicolare e quindi soldi per fare sempre migliori articoli che fanno sognare la gente non solo di cose che succedono oltre oceano ma magari che succedono al figlio del tuo vicino di spiaggia che ti aiuterà a poi migliorare il tuo livello ecc… e poi magari, dopo tutto ‘sto casino che si potrebbe mettere su, vedremo il windsurf in televisione magari, per una volta, al posto di una moviola che ci mostra una bella simulazione di un calciatore qualunque pagato milioni di euro… potrei andare avanti per molto tempo, ma si sa i sogni costano poco… meditate.

Un augurio per il 2015?
Tanto vento da godersi con amici, figli e con quelli che vi stanno a cuore, perché poi in fondo è solo questo che tutti vogliamo per essere felici: planare a stecca…

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.