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Sierre-Zinal, per Kilian Jornet trionfo e record!

di - 12/08/2019

Il Vallese svizzero ha definitivamente incoronato il suo beniamino, la Sierre-Zinal, gara di trail running oramai epica, riconferma lo spagnolo Kilian Jornet sul più alto gradino del podio. Una vittoria incredibile!

Sette vittorie per sette partecipazioni alla Sierre-Zinal e record infranto!
Sette vittorie per sette partecipazioni alla Sierre-Zinal e record infranto! Grandissimo Kilian Jornet.

John Wyatt cede il trono

Il record dell’americano John Wyatt di 2h29’12 resisteva dal lontano 2003. Quante cose sono cambiate in oltre 15 anni di trail running: materiali sempre più evoluti, grip delle calzature sempre più performanti, pesi ridotti ai minimi termini e ovaimente atleti sempre più preparati e pronti a nuove sfide. Alla vigilia c’era odore di record. Tutti sapevano della forma strepitosa del vincitore Jornet, ma la concorrenza in gara sarebbe stata terribile. I nomi dei partenti era né più né meno il gotha del trail running al gran completo. Non mancava nessuno, proprio nessuno, e così è stato.

In 15 per il podio

Nel mondo del trail running la Sierre-Zinal è sicuramten considrata una delle gare più ambite. Un alunga storia alle spalle, un percorso da vertical all’inizio e poi un saliscendi sino al traguardo. Un tracciato estremamente selettivo che, anno dopo anno, ha incoronato i più forti trail runner al mondo. 31 chilometri di lunghezza a cui aggiungere oltre 2.000 metri di dislivello positivo. Un ritmo da tenere vermante indiavolato sin dal primo chilometro della partenza a Sierre, poi la gara diventq verament tosta e l’arrivo a Zinal è quasi una liberazione. I pronostici erano davvero incerti, ma alla fine il re è ancora lui, Kilian Jornet, che ottiene la sua settima vittoria consecutiva e, sarà il tempo a confermarlo, non crediamo proprio che lo spagnolo voglia fermarsi proprio adesso, che il traguardo delle 10 vittorie comincia a delinearsi all’orizzonte.

2h25’35” è record!

2h25’35”, un tmpo incredibile di quasi 4 minuti al di sotto del riscontro cronometrico di Wyatt nel 2003. Chi poteva impensierire Jornet era l’eritreo Petro Mamu, secondo al traguardo che con il tempo di  2h26’28 ha degnament occupato la piazza d’onore. Terzo lo spilungone americano Jim Walmsley in 2h31’52”. L’italiano Davide Magnini, primo degli italiani, è giunto decimo in  2h3721″. Da Magnini molti si aspettavano di più, ma a soli 22 anni, il fortissimo atleta di casa Salomon ha tanto tempo davanti a sè e, come ha dichiarato Jornet durante un’intervista, una gran fame di vittoria. Quindi forza Magnini!

Maude Mathys, vittoria e record assoluto al femminile!

Maude Mathys, campionessa europea in carica di corsa in montagna,  è regina in terra svizzera, riuscendo a fermare il cronometro “in rosa” dopo 2 ore 49 minuti e 20 secondi di corsa. Seconda classificata Judith Wyder, già vincitrice della Dolomyths  run in 2h54’20” e terza la nostra splendida Silvia Rampazzo in 2h56’17”

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”