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Adidas Adizero Boston 8: il Test

di - 22/10/2019

adidas Adizero Boston 8, la nuova “Boston” stupisce positivamente rispetto alla versione precedente. Circa 200 chilometri percorsi con la nuova adidas Adizero Boston 8 ai piedi che, come già la precedente versione, ci ha dato grosse soddisfazioni, con qualche sorpresa in più…

Le nuove adidas Adizero Boston 8 con in bella evidenza la suola Continental che si è dimostrata estremamente efficace.
Le nuove adidas Adizero Boston 8, con in bella evidenza la suola Continental, che si è dimostrata estremamente efficace.

DESIGN

Molto bella, lo spirito da racer emerge immediatamente. Linea complessiva estremamente filante. Nella versione total black che ho testato, le 3 stripes di adidas posizionate verso l’avampiede sono molto particolari e colpiscono l’occhio. La tomaia priva di cuciture è molto bella. Sembra quasi una sneaker, e invece è una vera e propria intermedia dal forte carattere!

Lo shape indubbiamente filante delle nuove adidas Adizero Boston 8. dalla foto del fianco è facilmente intuibile il drop non minimale di 10mm che ho apprezzato più degli 8mm della versione precedente.
Lo shape indubbiamente filante delle nuove adidas Adizero Boston 8. Dalla foto del fianco è facilmente intuibile il drop non minimale di 10mm, che ho apprezzato più degli 8mm della versione precedente.

FINITURE

Si può dire “finiture perfette”? I materiali sono accoppiati in modo impeccabile, come già apprezzato nella versione 7 testata un anno fa. Dopo i primi fatidici 200k la nuova adidas Adizero Boston 8 non presenta alcun segno di cedimento strutturale, confermando la grande cura delle finiture.

Le nuove Lo shape indubbiamente filante delle nuove adidas Adizero Boston 8. Lo shape filante non deve ingannare, infatti la zona del toe box è ben sviluppata e il piede trova grande comfort anche in questa scarpa racer.
Lo shape indubbiamente filante delle nuove adidas Adizero Boston 8. Lo shape filante non deve ingannare, infatti la zona del toe box è ben sviluppata e il piede trova grande comfort anche in questa scarpa racer.

CHIUSURA

7 asole, a cui si aggiunge l’ottava in corrispondenza del collo del piede e i lacci piatti leggermente “cerati” in dotazione, assicurano una chiusura perfetta e assolutamente personalizzata del piede. Le asole, integrate direttamente nella tomaia, chiudono e avvolgono molto bene.

IMPATTO INIZIALE?

Quando una scarpa mi piace esteticamente, “purtroppo” il giudizio iniziale è compromesso! Molto bella nella sua linea, la adidas Adizero Boston 8 ha rivelato da subito una grande comodità di calzata. Non si pensi ad un guanto avvolgente che non si sente quasi, ma ad una racer concepitaper essere anche comoda. Al primo impatto ho avuto la netta sensazione di scarpa veloce, dai pesi decisamente ridotti, ma piuttosto protettiva. Un drop di 10mm e l’ottima combinazione tra suola Continental e Boost dell’intersuola hanno reso la adidas Adizero Boston 8 vincete già nella prima uscita, con conferme positive anche nelle uscite successive.

COMFORT

Molto, molto, mooolto comoda! Rispetto alle versione 7, la nuova adidas Adizero boston 8 ha il toe box sicuramente più ampio e l’avampiede lavora molto bene. La scarpa è stretta il giusto, ma non sacrifica assolutamente le dita dei piedi, dando quella fastidiosa sensazione di costrizione e mancanza di movimento. Il Boost dell’intersuola garantisce un ottimo comfort complessivo e rende la rullata molto piacevole anche a ritmi non troppo sostenuti. Meno secca della Boston 7, è perfetta anche a ritmi piuttosto blandi abbondantemente al di sopra dei 5’ al k. Indubbiamente, l’aver portato il drop da 8 a 10mm la rende più fruibile da un pubblico che ricerca una scarpa veloce, ma che non ha una tecnica di corsa sopraffina. Anche su ritmi più sostenuti risulta essere più ammortizzata rivelando, e qui sta la sorpresa, un animo sicuramente meno esasperato della precedente versione.

TRASPIRABILITA’

Indubbiamente migliorata rispetto alla versione 7. Ho corso con la adidas Adizero Boston 8 anche nel torrido agosto milanese e posso assicurarvi che i piedi non si sono mai lamentati più di tanto. Rendere la scarpa ancor più traspirante sarebbe molto facile, ma adidas vuole mantenere su questo modello il giusto sostegno di una tomaia più strutturata, protettiva e confortevole.

GRIP

La buona combinazione tra Boost dell’intersuola e shape della suola Continental assicura un buon grip complessivo in tutta la fase di rullata. Si tratta ovviamente di una scarpa da strada, che si scatena nelle uscite in pista, ma che non si comporta male nemmeno sulle strade bianche dei parchi cittadini o su sentieri pianeggianti. IO l’ho usata spesso sul ghiaino dei parchi e non mi ha dato alcun tipo di problema, adattandosi molto bene a terreni che, abitualmente, non sono proprio il suo pane quotidiano.

Continental, è l'azineda famosa nel mondo per la produzione di pneumatici performanti la principale "colpevole" del grande grip delle nuove adidas Adizero Boston 8.
Continental, è l’azienda famosa nel mondo per la produzione di pneumatici performanti la principale “colpevole” del grande grip delle nuove adidas Adizero Boston 8.

PROTEZIONE

Migliorata rispetto alla Boston 7 che risultava un po’ più secca e veloce. In linea comunque con modelli analoghi di altri brand. Ho molto apprezzato la conchiglia sul tallone che avvolge, protegge e blocca il piede molto bene, senza però infastidire la dinamica di corsa del tendine d’Achille, dando un’ottima sensazione di solidità complessiva.

Un'altra immagine della nuova adidas Adizero Boston 8, con in evidenza il materiale Boost presente dal tallone alla zona del metatarso, a diretto contatto con la suola Continental.
Un’altra immagine della nuova adidas Adizero Boston 8, con in evidenza il materiale Boost presente dal tallone alla zona del metatarso, a diretto contatto con la suola Continental.

CAPACITA’ DI AMMORTIZZARE

Il Boost dell’intersuola è sempre una garanzia. Ammortizza quando deve, diventa reattivo quando serve. Ho molto apprezzato il lavoro di adidas su questa ennesima versione di successo. Io non sono certo un runner dai ritmi infuocati e con la adidas Adizero Boston 8 riesco a fare un po’ tutto, senza avere mai alcun problema muscolare o articolare il giorno dopo. Segno quest’ultimo che la tecnologia Boost funziona e si vede, riducendo gli ingombri complessivi dell’intersuola, senza compromettere l’ottimo cushioning di una scarpa che, volere o volare, rimane una racer.

CONSIGLIATA PER

Adatta a tutto, ovvero davvero polivalente. Non mi sento di dire che si tratti di una scarpa votata alle brevi distanze, anche perché ho effettuato ben quattro uscite sopra ai 20k con ritmi non certo degni di nota e non ho mai avuto il minimo problema. Una scarpa che soddisfa sempre, che richiede comunque una tecnica di corsa piuttosto buona. Ottima scelta il drop di 10 mm che la rende valida soprattutto quando negli ultimi chilometri le gambe iniziano ad essere stanche e un po’ di “tacco” sotto alle chiappe è sicuramente d’aiuto! Buona anche in pista, anche se ho fatto solo un’uscita provando la stabilità in curva che è decisamente valida.

PESO RILEVATO: 245 grammi US 9

DROP: 10 mm

Info QUI!

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”