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Salomon Speedcross 5: il Test

di - 22/07/2019

Salomon Speedcross 5

Arrivata alla sua 5^ edizione, la SALOMON Speedcross 5 è diventata un must nel settore delle scarpe da trail running. Nelle versioni precedenti l’abbiamo vista in tutti i colori, compreso quello camo. Completamente rivisitato, questo modello si conferma come uno dei più polivalenti dell’azienda francese.

Salomon Speedcross 5
Salomon Speedcross 5 nella versione da uomo total black

CATEGORIA: trail running

PESO RILEVATO: 325 gr US 9.5 Uomo

DROP: 10mm – differenziale 30mm/20mm

DESIGN

Una scarpa che grazie al design vincente e estremamente lineare è stata inserita a buon diritto come perfetta sneakers da usare tutti i giorni. Filante, con una suola dentata molto importante, ha una chiara vocazione offroad, pur mantenendo una linea particolarmente sobria e piacevole.

FINITURE

Una scarpa da trail, se rifinita male, dura molto poco e, per quanto si sia cercato di maltrattarla nel peggiore dei modi, la nostra Speedcross non ha dato alcun segno di cedimento strutturale. E’ vero, non ci abbiamo ancora corso i fatidici 500, 600k, ma non per questo la scarpa presenterà brutte sorprese. Questo lo affermiamo dopo aver trattato molto peggio le sue precedenti edizioni e, se tanto ci dà tanto, potete fidarvi!

Da sx la Salomon Speedcross 5 nelle versioni uomo e donna
Da sx la Salomon Speedcross 5 nelle versioni uomo e donna

CHIUSURA

Il QuickLace system è una garanzia. Il sistema di allacciatura creata da Salomon è garanzia di precisione e facilità estrema di chiusura che, combinata al buon avvolgimento della tomaia, assicura un fitting incredibilmente morbido, ma preciso.

IMPATTO INIZIALE

La classica scarpa che si gioca tutto nei primi 5 secondi in cui la calzi. Comoda da subito, non presenta alcun punto di frizione o contatto e, dopo la prima uscita di circa 15 chilometri, la nostra opinione non è certo cambiata.

COMFORT

Rispetto alla versione precedente il comfort è stato migliorato, grazie a una maggiore abitabilità, che non va a scapito del volume della tomaia leggermente aumentato. La zona del toebox è confortevole da subito, anche se non si tratta di una scarpa adatta a runner con pianta larga.

TRASPIRABILITA’

Sufficiente, ma si tratta di una scarpa perfetta per terreni fangosi e quindi anche la tomaia necessita di una protezione e di una resa che vanno un po’ a scapito di una maggior traspirabilità.

GRIP

Rispetto al modello precedente la suola Contagrip è stata ridisegnata, posizionando in tacchetti in modo più distanziato, proprio per offrire su terreni fangosi il maggio grip possibile e assicura l’autopulizia della suola stessa durante le fasi di corsa. Noi l’abbiamo testata anche su erba, erba bagnata e ne siamo rimasti soddisfatti. Nel caso vi capiti, ma oramai si va verso la calda estate, noi l’abbiamo utilizzata anche su neve primaverile molle e il grip dei tacchetti ci ha entusiasmato.

STABILITA’

Sicuramente stabile anche se nella zona dell’avampiede, alle dimensioni ridotte della larghezza della suola, che la rendono molto precisa in appoggio, noi avremmo preferito in un modello così una maggior scampanatura dell’intersuola con uno shape del battistrada leggermente più allargato.

PROTEZIONE

Ottima protezione del piede grazie ai rinforzi esterni in gomma direttamente vulcanizzati ai fianchetti della tomaia e al puntale ulteriormente rinforzato con inserti in gomma.

CAPACITA’ DI AMMORTIZZARE

Scarpa molto comoda con un grado di ammortizzazione elevato dato anche dal lavoro combinato di intersuola e tacchetti della suola che, pur avendo dimensioni e spessore estremamente generosi, non fanno perdere quel feeling con il terreno in fase di appoggio e spinta necessari per sentirsi sicuri su ogni tipo di superficie.

CONSIGLIATA PER

Consigliata per stare sempre su strade offroad, con una particolare predilezione per i terreni mossi e fangosi. Patisce un po’ i passaggi rocciosi e, anche se si rischia di consumare piuttosto in fretta i tacchetti della suola, non disdegna nemmeno l’asfalto, grazie al notevole comfort complessivo che offre.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”