Un’altra domenica di grande atletica sulle strade di tutto il mondo, con tre prove per lo Iaaf Road Label. L’appuntamento più atteso è quello di Mancheser, valido per il circuito Gold, la Bupa Great Run sulla distanza di 10 km che contrapporrà alcuni dei più grandi personaggi del mondo atletico attuale, ossia il primatista mondiale di maratona Wolson Kipsang (Ken) e quello di 5 e 10 mila metri Kenenisa Bekele (Eth). I due non si sono mai incontrati sulla distanza dei 10 km su strada e vengono da due maratone primaverili eccezionali, Bekele che ha condito il suo esordio a Parigi con una vittoria e una prestazione di elevatissimo livello in 2h05’04” e Kipsang che a Londra in 2h04’29” si è dimostrato, al di là del suo primato, il numero uno della specialità. La sfida si preannuncia incertissima con forse una leggera preferenza per Bekele non solo per la maggiore attitudine alla distanza, ma anche per una settimana di recupero in più, anche se Kipsang alla vigilia si è detto molto fiducioso interrompere l’imbattibilità di Bekele sulla distanza che risale addirittura al 2001. Gli altri sembrano destinati a recitare il ruolo di comprimari, ma sarà realmente così? Partono infatti con ambizioni l’ugandese Moses Kipsiro, tra i più in forma del momento; il sudafricano Stephen Mokoka, quarto lo scorso anno e 12° ai Mondiali di mezza maratona, ma soprattutto capace di vincere poche settimane fa il titolo nazionale in 29’16” correndo in altura; lo spagnolo Ayad Lamdassem, 1h01’22” sulla mezza alla rassegna iridata di Copenhagen, accompagnato dal connazionale Javier Guerra. Outsider il francese Abdellatif Meftah e i britannici Nick McCormick e Adnerw Lemoncello.
Grande sfida anche fra le donne con l’etiope pluricampionessa olimpica Tirunesh Dibaba che mostrerà il suo recupero dopo l’ottimo esordio in maratona a Londra contro la kenyana Priscah Jeptoo. Una prova incerta anche se la Dibaba proprio lo scorso ano firmò un eccezionale 30’49” con una seconda parte di gara sotto il ritmo del record mondiale. Ma c’è anche un’altra sfida che ci interessa molto da vicino e riguarda Valeria Straneo, che si presenta al via per un nuovo test sulla strada della maratona europea di Zurigo confrontandosi con quella ch a livello continentale sembra diventata la sua bestia nera, la francese Christelle Daunay che l’ha preceduta lo scorso anno a New York e in primavera ai Mondiali di Copenhagen. Il loro confronto avrà già un forte significato in vista della ben più importante sfida europea in Svizzera. Proveranno a inserirsi nei quartieri alti della classifica anche la britannica Gemma Steel, vincitrice sulle 10 miglia a Ediburgo, la portoghese Ana Dulce Felix, ottava a Londra 2014 in 2h26’46”, la kenyana Paulne Njeru, 1h09’06” sulla mezza, la campionessa europea di cross Sophie Duarte (Fra) e Alessandra Aguilar (Esp).
Appuntamento con la mezza maratona a Gifu, in Giappone, per la Gifu Seiryu Half Marathon-Naoko Takahashi Cup, circuito Bronze, dove torna il campione uscente, l’eritreo Zersenay Tadese primatista mondiale che vuole cancellare la delusione per il mancato podio ai Mondiali di Copenhagen, ma il parco atleti è di prim’ordine, con tre atleti con un primato sotto l’ora e con al via cinque dei primi sei dello scorso anno. Tadese resta il favorito, ma dovrà guardarsi soprattutto dal kenyano Bedan Karoki, protagonista assoluto della stagione del cross dopo essere stato quinto ai Giochi Olimpici di Londra 2012 sui 10000 metri. Karoki sta cercando una nuova dimensione su strada, ha vinto a Lisbona in 59’58” e ha dalla sua l’abitudine alle prove giapponesi vivendo a Tokyo. Tornando “sul luogo del delitto” i kenyani Jacob Wanjuki, Cyrus Njui e Patrick Mwaka, protagonisti lo scorso anno come l’etiope Abayneh Ayele, mentre tra i pretendenti al podio vanno annoverati anche il kenyano Megubo Mogusu, anch’egli con un personale sotto l’ora, il giapponese Yuki Kawauchi, in gara praticamente ogni domenica e il mongolo Ser-od Bat Ochir. Da notare che i tre sono giunti dal terzo al quinto posto nell’ordine domenica scorsa a Sendai sempre sui 21,097 km. Fra le donne spicca la campionessa mondiale Edna Kiplagat (Ken) che si dice pronta ad attaccare il record della gara appartenente dall’etiope Mestawat Tufa con 1h10’03” dello scorso anno. Nel suo caso la prova rischia di essere un monologo, non essendoci sulla carta avversarie in grado di stimolarla.
Anche una maratona nel programma domenicale, la Nordea Riga Marathon, nella capitale lettone dove la prova del circuito Bronze ha il suo favorito nel kenyano Duncan Koech che lo scorso anno vinse a tempo di record in 2h15’34”. Koech ha già corso in maratona cinque settimane fa, finendo quarto in 2h09’17” a Vienna ma si dice aver già recuperato dallo sforzo. Principale avversario sulla carta è il connazionale Geoffrey Ndungu, 2h08’35” a Dublino 2011, con Amos Matui, 2h09’35” di PB come terzo incomodo. Attenzione all’ugandese Peter Kibet, campione nazionale sui 10000 e quarto ai Mondiali di cross nel 2013, che tenta il debutto sui 42,195 km. Forte la presenza europea, con il padrone di casa Valerijs Zolnerovics, 2h14’33” a Francoforte nel 2013, mentre fra le donne le favorite sono le kenyane Joan Kigen e Magdaline Chemjor, in un parco atlete piuttosto modesto.