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100 anni, buon compleanno Millet

di - 17/03/2021

Millet compie 100 anni

Ci sono brand che hanno letteralmente fatto la storia della montagna, intesa come conquiste alpinistiche e come outdoor in generale. Brand legati a nomi iconici come Bonatti o Messner, che assieme ad essi hanno sviluppato prodotti sempre più innovativi, sicuri e sostenibili, diventando un simbolo, riconosciuto in tutto il mondo

Cosa è rimasto dello spirito del fondatore, dopo 100 anni di vita del brand? Lo abbiamo chiesto a Romain Millet, suo erede e Amministratore Delegato del Millet Mountain Group

Millet nasce nel 1921 , fondata da Marc Millet, si può ancora parlare di azienda familiare? Nel gruppo “Millet Mountain Group” cosa è rimasto dell’azienda familiare?

Il motivo per cui Millet è ancora presente sul mercato dopo 100 anni è fortemente connesso con il fatto che i valori fondanti della famiglia sono stati tramandati nel tempo e sono ancora radicati come DNA fra i dipendenti e nella persona di Romain Millet.

 

E’ del 1959 il primo contratto con un consulente tecnico: Walter Bonatti. Come avvenne questa collaborazione, lui scelse voi o il contrario? Quali requisiti deve avere un atleta per diventare ambassador di Millet?

Gli atleti si propongono a Millet con dei progetti e questa libertà, il fatto di non imporre una linea, è la caratteristica più importante del rapporto fra ambassador e azienda. Il legame umano è importantissimo, Walter stesso era un grande amico di mio nonno e passava un sacco di tempo a casa nostra, non è una questione contrattuale, quando di legame fra persone.

Un altro aspetto per noi importantissimo è legarci con atleti che amino il prodotto, che vogliano e siano in grado di trasmetterci dei feedback e ci aiutino nello sviluppo degli stessi.

Questo vale sia per gli atleti che per i nostri partner, come le società di Guide Alpine.

A proposito di guide, Millet ha equipaggiato la Società Guide Alpine del Cervino dal 2018. Quante società sulle alpi godono della medesima collaborazione e come sono state selezionate?

Collaboriamo ufficialmente con quattro società di Guide Alpine nel mondo: di Chamonix in Francia, del Cervino in Italia, di Grindelwald in Svizzera e poi di Akuba in Giappone.

Non le abbiamo selezionate o scelte in realtà, si è trattato di un incontro. Con Chamonix possiamo parlare di un legame storico, si trova in Francia ed è vicino alla nostra sede di Annecy. La Compagnie des Guides de Chamonix è stata fondata nel 1821 e la sua tradizione unica è legata anche alla montagna simbolo di grandi imprese, il Monte Bianco. Anche le altre Società di Guide sono emblematiche e si trovano in luoghi ricchi di storia alpinistica e di appassionati, come il Cervino e l’Eiger.

Le tre partnership in Europa completano il progetto Trilogy, da cui prende il nome anche la nostra linea più tecnica di prodotti. Il concetto di trilogia nasce dal concatenamento in 24 ore effettuate da Christophe Profit delle grandi pareti nord di: Cervino, Eiger e Grandes Jorasses sul Monte Bianco.

Il vostro claim è: Rise UP / Elevarsi. Ma a chi si rivolge il brand, solo agli atleti e alle guide o a chiunque abbia voglia di crescere?

Questo claim simbolizza un concetto che abbraccia più categorie di persone: il dipendente dell’azienda Millet, che può crescere di livello, l’azienda stessa che può svilupparsi, l’atleta che può crescere nella sua performance come pure il semplice appassionato di montagna che può crescere nelle sue esperienze.

E’ un concetto quindi scalabile che si lega anche all’altro nostro concetto chiamato Rising Change, una modifica dell’approccio alla sostenibilità.

 

Parlando proprio di Rising Change: dal 2020 al 2025 come si sta concretizzando questo vostro sforzo per contenere il cambiamento climatico e l’impatto dell’industria sull’ambiente?

Per noi vuole dire continuare a sforzarci a livello di eco-sostenibilità in tutta la filiera produttivo-distributiva e a livello di educazione del consumatore, affiancando la volontà di compensazione, una serie di sforzi quindi atti a rigenerare il clima.

B-Lab consente all’industria di certificarsi secondo determinati standard di sostenibilità e noi stiamo perseguendo l’obiettivo di diventare una B-Corp.

Millet Mountain Group è un Gruppo dallo spirito pioneristico, convinto che l’industria tessile e dell’outdoor debba rimettersi costantemente in discussione con l’obiettivo di far fronte all’emergenza climatica e ambientale. Portiamo avanti la nostra attività rispettando le esigenze delle future generazioni e le risorse disponibili, riuniamo le nostre community attorno ad una visione in cui gli uomini, il pianeta e le industrie sono interdipendenti, esattamente come tutti gli ecosistemi.

 

Nell’ultimo decennio le vostre sedi produttive si sono spostate da o verso l’Asia?

Il 38% della nostra produzione avviene attualmente fra Ungheria e Tunisia, in fabbriche di nostra proprietà. Abbiamo poi appena investito in un’azienda di calzature in Francia.

La volontà, compatibilmente con le possibilità pratiche è di produrre vicino a quelli che sono i nostri mercati di vendita.

 

Cosa significa principalmente Millet per vostri clienti: accessori, abbigliamento, scarpe?

Non siamo una categoria di prodotto, siamo un marchio che permette al consumatore di raggiungere la vetta più alta con prodotti tecnici.

 

Per i 100 anni lanciate sul mercato tre collezioni speciali: Heritage, Trilogy e M100, quando saranno disponibili nei negozi?

La linea Millet M100 è stata lanciata con la collezione spring 21, quindi è già disponibile nei negozi. Ogni mese poi rilasciamo nuovi prodotti dedicati ai 100 anni del marchio, fino a Dicembre 21 e quindi alla collezione invernale.

Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.