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24h Suffer Fest, un successo per la prima edizione

di - 04/10/2017

Una sfida con gli altri, ma prima di tutto con se stessi, tanto che la scritta sulle magliette dei partecipanti riporta il motto “I survived 24H Sufferfest”, ossia la prima competizione italiana di “endurance climbing” , che si è svolta dal 29 settembre al 1 ottobre a Castelbianco in Liguria: una tre giorni di sport, musica e divertimento travolgenti che non ha risparmiato nessuno

24h Sufferfest” ha catturato l’attenzione di un pubblico estremamente eterogeneo, incuriosito dalla sua formula inedita che ha visto in gara squadre composte da due climber sfidarsi in parete per 24 ore.

Vincitori di questa prima edizione sono stati Lorenzo Bogliacino, per la categoria “Maggior numero di vie arrampicate” (57), Dario Nani e Davide Rottigni del Team Koren per la categoria “Maggior numero di vie arrampicate per coppia” (110), Lorenzo Bogliacino e Tommaso Sismondi del Team Machu Picchu per la categoria “Maggior numero di metri verticali arrampicata per coppia” (1815).

Un format e un’organizzazione studiata a tavolino e curata  nei minimi dettagli: 10 mesi di lavoro per scegliere le vie una ad una in base a criteri come sicurezza, varietà di vie per ogni livello, percorsi differenti nelle stesse falesie per poter mettere assieme partecipanti advanced e intermedi. Un’ attenta selezione è stata fatta inoltre a: base della falesia e avvicinamento per sicurezza, lunghezza delle vie, falesie e tiri notturni, soste e materiali certificati.

Il risultato non poteva che essere un evento dal successo incredibile,oltre le migliori aspettative!

Eva è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato giurisprudenza per capire che è una persona migliore quando non indossa un tailleur. Ha lasciato la grande città per lasciare che il vento le scompigliasse i capelli sulle montagne delle Alpi e presto ha scoperto che la sua passione per l’outdoor e scrivere di questa, poteva diventare un lavoro. Caporedattrice di 4outdoor, collabora con diverse realtà del settore outdoor. Quando ha finito di lavorare, apre la porta della baita in cui vive per sciare, correre, scalare o per andare a fare altre gratificanti attività come tirare il bastone al suo cane, andare a funghi o entrambe le cose insieme.