IFCA Slalom Y&M World Championship Roses 2014. Andrea Rosati dopo tre tabelloni slalom si laurea Campione del Mondo Master IFCA, per la terza volta consecutiva! Abbiamo intercettato Andrea per 4 chiacchiere al suo rientro dalla Spagna e prima della possibile partenza per la Sardegna per il Campionato Italiano Wave a Cala Pischina (gara poi annullata ieri pomeriggio per un cambio improvviso di previsioni con meno vento e meno onda).
Ciao Andrea, terza volta Campione del mondo IFCA, come è andata questa volta a Roses?
Non c’è due senza tre!!! Devo dire che quando si vince è sempre bello e sembra sempre di aver fatto un impresa quasi impossibile… ma è proprio questo il bello… non avere aspettative e sopratutto non avere nessuna pressione. Il primo l’ho vinto battendo un atleta più veloce di me vincendo l’ultima prova e con il sistema degli scarti a mio favore. Il secondo l’anno scorso l’ho stravinto dopo una partenza a dir poco disastrosa e ripreso vincendo tutte le gare fatte i giorni seguenti. Il terzo iniziato subito un po’ in salita e con un primo tabellone sofferto, con una lotta all’ultimo sangue fino all’ultima boa per il 2 posto e con Bora che aveva subito fatto vedere un incredibile passo sul dritto. Mentre nel secondo tabellone Gunnar si è imposto con una superiorità schiacciante lasciando agli altri le briciole…. e con il sottoscritto che non ha imbroccato una partenza di tutte le heat svolte… .tutte, tranne la finale più importante!!!! Non so perché ma avevo la sensazione che quella mattina sarebbe stato il mio giorno… Chi fosse arrivato davanti all’altro avrebbe vinto. Io dovevo vincere. Ero in assoluto relax mentre il mio diretto avversario, Bora era tesissimo e l’altro, Gunnar aveva iniziato a farci un pensierino. Sapevo che dovevo giocarmela in partenza e poi se fosse andata male dovevo per forza attaccare alla prima boa. Nella heat di qualificazione ero con Bora ed ho cercato di innervosirlo spingendo al massimo anche se non ce ne fosse stato bisogno… quando c’era il chop lui apriva la vela e io mi facevo sotto, abbiamo praticamente strambato sempre in simbiosi. Volevo farlo cadere ma non ci sono riuscito…. ma gli avevo fatto capire che la finale non sarebbe stata una passeggiata di salute come si dice a Roma. E così nei momenti precedenti alla partenza della super finale l’ho studiato, lasciando Gunnar da solo sopravvento e da dietro ho scelto dove partire, al pin, mi sono infilato sotto a Bora, rovinandogli il piano, il quale ha iniziato ad urlare ma nulla poteva fare in quanto esiste la regola che a 30 secondi dalla partenza non puoi più cambiare rotta ne tantomeno poggiare su qualcuno. Stesso servizietto che avevo riservato al suo connazionale l’anno scorso solo che lui giocò sporco mentre Bora si è limitato ad urlare e ad accennare una poggiatina, timida, anche perché i giudici sarebbero stati impietosi. E così partito a palla sul pin ho spinto al massimo con tutta la forza che avevo, credo di aver fatto il primo bordo in apnea…. Sentivo la tavola volare sulla pinna ed accelerare sempre più. Una sensazione bellissima, volavo sull’acqua e credo che anche la pinna fosse tutta fuori. Non sentivo arrivare nessuno fino a pochi metri dalla boa quando mi si è affiancato Gunnar ed ha tentato di schiacciarmi contro la boa, ma non mi sono fatto intimorire e così dopo aver cacciato un bell’urlo ho fatto la mia strambata e me ne sono andato via lasciando i due galli a lottare per la seconda posizione. Incredibile, se Bora fosse arrivato secondo avrei perso il titolo e invece Gunnar ha vinto la battaglia ed io mi sono aggiudicato il titolo, un altra volta come il primo a pari punti, anche se stavolta con due persone, ma con gli scarti a mio favore! Senza sminuire la bravura degli altri avversari ai mondiali passati credo che quest’ultimo sia stato il più difficile ed il più inaspettato! Anche perché me la sono vista con due atleti che vincono finali di pwa e che che arrivano spesso nei top 10 e poi Gunnar è il campione mondiale ifca slalom 2013 categoria open…