Pubblicità

4 chiacchiere con Andrea Rosati, Campione del Mondo Master IFCA Slalom

di - 25/06/2014

IFCA Slalom Y&M World Championship Roses 2014. Andrea Rosati dopo tre tabelloni slalom si laurea Campione del Mondo Master IFCA, per la terza volta consecutiva! Abbiamo intercettato Andrea per 4 chiacchiere al suo rientro dalla Spagna e prima della possibile partenza per la Sardegna per il Campionato Italiano Wave a Cala Pischina (gara poi annullata ieri pomeriggio per un cambio improvviso di previsioni con meno vento e meno onda).

IMG_6964

Ciao Andrea, terza volta Campione del mondo IFCA, come è andata questa volta a Roses?
Non c’è due senza tre!!! Devo dire che quando si vince è sempre bello e sembra sempre di aver fatto un impresa quasi impossibile… ma è proprio questo il bello… non avere aspettative e sopratutto non avere nessuna pressione. Il primo l’ho vinto battendo un atleta più veloce di me vincendo l’ultima prova e con il sistema degli scarti a mio favore. Il secondo l’anno scorso l’ho stravinto dopo una partenza a dir poco disastrosa e ripreso vincendo tutte le gare fatte i giorni seguenti. Il terzo iniziato subito un po’ in salita e con un primo tabellone sofferto, con una lotta all’ultimo sangue fino all’ultima boa per il 2 posto e con Bora che aveva subito fatto vedere un incredibile passo sul dritto. Mentre nel secondo tabellone Gunnar si è imposto con una superiorità schiacciante lasciando agli altri le briciole…. e con il sottoscritto che non ha imbroccato una partenza di tutte le heat svolte… .tutte, tranne la finale più importante!!!! Non so perché ma avevo la sensazione che quella mattina sarebbe stato il mio giorno… Chi fosse arrivato davanti all’altro avrebbe vinto. Io dovevo vincere. Ero in assoluto relax mentre il mio diretto avversario, Bora era tesissimo e l’altro, Gunnar aveva iniziato a farci un pensierino. Sapevo che dovevo giocarmela in partenza e poi se fosse andata male dovevo per forza attaccare alla prima boa. Nella heat di qualificazione ero con Bora ed ho cercato di innervosirlo spingendo al massimo anche se non ce ne fosse stato bisogno… quando c’era il chop lui apriva la vela e io mi facevo sotto, abbiamo praticamente strambato sempre in simbiosi. Volevo farlo cadere ma non ci sono riuscito…. ma gli avevo fatto capire che la finale non sarebbe stata una passeggiata di salute come si dice a Roma. E così nei momenti precedenti alla partenza della super finale l’ho studiato, lasciando Gunnar da solo sopravvento e da dietro ho scelto dove partire, al pin, mi sono infilato sotto a Bora, rovinandogli il piano, il quale ha iniziato ad urlare ma nulla poteva fare in quanto esiste la regola che a 30 secondi dalla partenza non puoi più cambiare rotta ne tantomeno poggiare su qualcuno. Stesso servizietto che avevo riservato al suo connazionale l’anno scorso solo che lui giocò sporco mentre Bora si è limitato ad urlare e ad accennare una poggiatina, timida, anche perché i giudici sarebbero stati impietosi. E così partito a palla sul pin ho spinto al massimo con tutta la forza che avevo, credo di aver fatto il primo bordo in apnea…. Sentivo la tavola volare sulla pinna ed accelerare sempre più. Una sensazione bellissima, volavo sull’acqua e credo che anche la pinna fosse tutta fuori. Non sentivo arrivare nessuno fino a pochi metri dalla boa quando mi si è affiancato Gunnar ed ha tentato di schiacciarmi contro la boa, ma non mi sono fatto intimorire e così dopo aver cacciato un bell’urlo ho fatto la mia strambata e me ne sono andato via lasciando i due galli a lottare per la seconda posizione. Incredibile, se Bora fosse arrivato secondo avrei perso il titolo e invece Gunnar ha vinto la battaglia ed io mi sono aggiudicato il titolo, un altra volta come il primo a pari punti, anche se stavolta con due persone, ma con gli scarti a mio favore! Senza sminuire la bravura degli altri avversari ai mondiali passati credo che quest’ultimo sia stato il più difficile ed il più inaspettato! Anche perché me la sono vista con due atleti che vincono finali di pwa e che che arrivano spesso nei top 10 e poi Gunnar è il campione mondiale ifca slalom 2013 categoria open…

IFCA Slalom Y&M Worlds 2014 Final_MASTERS

Puoi spigarci in poche parole cos’è il mondiale IFCA e che titoli assegna?
La storia sarebbe lunga…. diciamo in breve che in una gara secca vengono assegnati i titoli mondiali di categoria. Master cioè sopra i 35 anni Youth dai 18 fino a 21, junior under 17, under 15 e under 13. L’ifca era nata come la federazione che organizzava le regate con le tavole di serie quando ancora la coppa del mondo si svolgeva con i custom… poi con l’attuale regolamento, diciamo che va un po’ in contrapposizione con il pwa ed infatti capita spesso di vedere gare importantissime concomitanti… la famosa guerra dei poveri!!!!
Lo spot di Roses è adatto a questo tipo di competizione?
Lo spot è perfetto. E devo dire che a livello organizzativo sono stati delle macchine! Organizzazione in acqua da 10 e lode. Per il vento poi siamo stati fortunati in quanto ha soffiato tutti i giorni tranne il primo. Il posto è sicuramente un ottimo spot per regatare.
Che attrezzatura hai usato?
Tavola RRD X-Fire 122 V6 abbinata a 8,6 e 9,5 NP EVO6 tutto rigorosamente di serie e pinne Zeta 44 e 45.
Il tuo avversario più tosto?
Bora per il fatto che fosse il più costante e il primo in classifica, Gunnar perché la sua velocità è assurda, ma quello con cui ho lottato di più, grazie alle mie “splendide” partenze, sia sui bordi ma sopratutto in strambata è stato Fernando Martinez E-71 che è arrivato 4° ma aveva un gran bel passo!
Ci sono dei regolamenti diversi tra IFCA e PWA per lo Slalom?
Diciamo che in PWA non ci sono regole mentre qui si. Cose che complicano notevolmente lo svolgimento delle regate. Per fortuna qui non ci sono stati grossi episodi tali da fare proteste, ma vi assicuro che al suo arrivo Bora non accettava la sconfitta e prima faceva finta di zoppicare e poi voleva protestare Gunnar perché lo aveva preso in strambata…. quando la volpe non arriva… peccato perché non ha dato un bell’esempio di sportività.
Prossimi appuntamenti?
Mha… mentre sto scrivendo questa intervista ho appena visto una bella perturba per la possibile chiamata del wave giovedì…. MAGARI!!! E poi domenica si parte per i Turkmenistan PWA ed a seguire tutta una serie di regate ed appuntamenti che mi terranno occupato fino ad ottobre inoltrato…. che devi fare la vita del campiò non è sempre tutta rosa e fiori…. o champagne e champagnate 🙂
In finale volevo fare uno speciale ringraziamento a coloro che mi sono stati vicini e che mi seguono costantemente, alla mia famiglia che mi ha trasmesso questa passione e al mio personal trainer Giuseppe Pugliese che mi ha insegnato come si “dovrebbe” comportare un vero atleta 🙂 Grazie x lo spazio dedicato e un grande saluto a tutti i lettori di 4 windsurf… a presto!!!
10487310_10152597938234744_1597498118662947299_n
FOTO Jose Pina

 

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.