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4 chiacchiere con Marco Aggravi #sempreatuttaspeed

di - 19/12/2014

Abbiamo incontrato Marco Aggravi (Starboard, Challenger Sails) recentemente durante i giorni del Windfestival di Diano Marina e di lui ci aveva colpito la sua umiltà e professionalità. Da quel momento abbiamo iniziato un po’ a seguirlo su facebook e vedendo con quanta passione promuoveva i suoi progetti legati allo speed abbiamo deciso di rincontrare qualche giorno fa questo ragazzone di Torbole per fare 4 chiacchiere. Dal nostro incontro abbiamo messo le basi per una futura collaborazione tra Marco, 4Windsurf e il mondo dello Speed. Nell’occasione Marco ci ha anche svelato in anteprima la nuova vela alare Wave/Freestyle di Heru Sails by Challenger Sails di cui abbiamo pubblicato una anteprima che ha suscitato parecchio interesse da parte del mondo del Windsurf, CLICCA QUI. Ma le novità non sono finite e possiamo informarvi che lo speedman gardesano è entrato nel team Starboard grazie alla collaborazione di Surf Planet.
Conosciamo ora un po’ meglio Marco Aggravi, professione speedman!

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Ciao Marco, puoi presentarti brevemente ai lettori di 4Windsurf?
Sinteticamente ti dico che provengo da terra lombarda con origini toscane, per poi trasferirmi qui nell’Alto Garda per una passione chiamata Windsurf.

Da dove nasce la tua passione per il windsurf?
Sono sempre stato uno sportivo, ho praticato tanto tanto nuoto poi mi sono anche dedicato allo sci ma probabilmente non so resistere al richiamo dell’acqua e mi sono trovato (dopo aver sfogliato una rivista che parlava di Torbole e del windsurf) a scoprirlo e a impararlo. Sport che ti coinvolge così tanto che non puoi più farne a meno.

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Il tuo lavoro si concilia con la pratica e allenamento in acqua?
Vorrei tanto fosse così, ma mi risulta difficile, comunque cerco sempre di sfruttare al meglio il tempo a mia disposizione.

In quale spot esci solitamente al Lago, e quali altri spot frequenti?
Prevalentemente esco dalla Conca D’Oro, in Porfina da AWR, Segnana Torbole, Pier, Pra’.
Invece per gli allenamenti specifici per lo speed esco a la Franqui nel sud della Francia, regno dell’acqua piatta e venti nucleari.

Parli tanto di acqua piatta… ma due onde?!? Un po’ di Wave?
Amo la velocità! Quindi lo speed.

Come è nata la tua passione per lo Speed?
La voglia di viaggiare dai 40 nodi in su. È una sensazione stupenda dove non sei mai solo e dove gli errori si pagano duramente.

Quali sono i tuoi obiettivi in questa disciplina?
Come posso non guardare ad un risultato che mi dia gratificazione per tutto l’impegno e la passione che metto ogni giorno in questo mio progetto pieno di sacrifici!? Quindi obiettivo: fare un ottimo tempo e non smettere Mai di Sognare. Come scrivo sulla mia pagina di apertura di fb atleta Marco ITA 108: “IL FUTURO APPARTIENE A COLORO CHE CREDONO NELLA BELLEZZA DEI PROPRI SOGNI.”

Arriviamo quindi al progetto vele alari di Heru Sails con la Soft Wing Sail by Challenger Sail. Da dove e quando nasce questa collaborazione?
La collaborazione tra la Challenger Sails e la Heru Sail nasce a gennaio 2013 come evoluzione dell’esperienza fatta dalla Heru Sails nel campo delle ali da windsurf ed in particolare di una prova svoltasi ad agosto del 2012 al Garda da parte alcuni noti rider italiani e su cui la Heru Sails mantiene il massimo riserbo non pubblicando foto e video. Questi rider ebbero l’opportunità di testare un proto alare di 7 metri in condizioni di Ora leggera restando a bocca aperta per le performance di questa ala soprattutto se confrontata alle performance delle 8.5 e 9.2 che erano in acqua in quel momento. La collaborazione con la Challenger Sails a distanza di quasi due anni ha dato i suoi primi frutti con la messa in commercio della Fluido Soft Wing nelle misure 6, 7 e 8 metri, ala senza senza camber.

Quali sono i tuoi obiettivi promuovendo questo particolare tipo di vele?
Promuovere il brand e queste innovative vele alari mi da e darà la possibilità di incontrare molte persone nel mondo che condividono la nostra stessa passione per il windsurf. Mi piacciono le novità e le accolgo sempre senza diffidenza, poi provo e decido.

La news che abbiamo pubblicato in anteprima assoluta sull’ingesso delle vele alari nel mondo del Freestyle Wave ha smosso un po’ tutta la comunità windusrfistica. La news è stata cliccata e condivisa molto anche fuori dall’Italia. Ci vuoi raccontare qualche cosa in più su questo progetto e quali sono gli obiettivi?
Come appena detto le novità mi piacciono e le accolgo sempre senza diffidenza, ma in questo caso posso dire che forse siamo davanti ad una vera svolta. Ho provato diverse volte le vele alari con camber e senza camber, da Freeride o Slalom, e se penso alla loro leggerezza, stabilità e maneggevolezza non posso che pensare bene di un’ala per il wave e freestyle.
Alla Heru Sails, come dicono loro, hanno fatto un esercizio di tecnologia modificando la pluri testata vela alare Fluido Soft Wing e trasformandola in vela wave/freestyle. Il loro obiettivo è di testarla sul campo per raccogliere tutte le informazioni necessarie a far partire uno sviluppo dedicato con rider dedicati.

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Ci riserveremo allora di provare questa vela, perchè però hai scelto di sfidare i record dello speed proprio con una vela così particolare come la Soft Wing Sail?
In realtà non ho avuto ancora modo di provare una vela alare per lo speed, anche se ho avuto modo di provare la velocità della Fluido Soft Wing 6 metri qui al Garda facendole toccare oltre 34 nodi…
Posso quindi dire che se una no camber 6 metri Free Ride va a 34 nodi sul Garda, con una vela alare da speed camberata su acqua piatta, ad esempio alla Franquì, cosa potrebbe succedere? Appena ne avrò l’occasione sarà un piacere scoprirlo.

Brevemente ci puoi spiegare in cosa consiste il concetto vela alare e quali sono le caratteristiche migliori?
Per vela alare si intende una vela con profilo asimmetrico, cioè quella parte di doppia superficie che sembra una grande tasca d’albero è in grado di avere contemporaneamente su ambo le mura una forma (profilo alare) diversa, per farla semplice da una parte è convessa, sottovento, e dall’altra è concava o piatta, sopravvento. Questa differenza di forma fa si che l’aria percorra due strade diverse a velocità diverse creando quindi una differenza di pressione che genera portanza (lift). Purtroppo non è facile spiegare con parole semplici la fisica delle ali, anche io uso la memoria… per questo che mi scuso con gli Ingegneri se ometto dettagli fondamentali.
In ogni caso un’ala è migliore di una mono superficie per quanto riguarda la stabilità a qualsiasi velocità, un’ala è leggera in quanto solleva gli aerei… un’ala è in grado di lavorare ad incidenze minori (bolina) generando comunque portanza ed infine, ma ce ne sarebbe da parlare ore, un’ala genera più portanza di una mono superficie a parità di forma, velocità ed incidenza al vento.

Il tuo programma per il 2015?
È un programma così fitto che ve lo farò scoprire piano piano… posso anticipare alcune notizie riguardanti gli stage: lago di Santa Croce Dolomiti Windsurf, Lago di Iseo presso il Surf Club Bergamo, Pier, Surf Segnana, Hotel Du Lac, AWR Porfina Riva del Garda… e poi SE VORRETE seguitemi la mia pagina Facebook Atleta” Marco ITA 108”.

Sappiamo che hai un’altra novità e da ora in poi userai le tavole Starboard, cosa ci puoi dire a riguardo di questa nuova collaborazione?
Sono veramente felice di essere entrato in questo Team Starboard e spero di contribuire in modo fruttuoso nella crescita e nella ricerca di questo marchio. Mi sento di dover fare un ringraziamento particolare ad Alberto di SurfPlanet di Torbole per questa collaborazione con Starboard.

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Che modelli utilizzerai?
Nello speed uso prevalentemente due modelli la Starboard Isonic Speed W44 che è la larghezza, litri 53 da vento molto forte e la W49 litri 64 da vento forte.

Possiamo anche dire che hai deciso di intraprendere una nuova collaborazione con 4Windsurf, che cosa ci dobbiamo aspettare?
Ringrazio 4Windsurf per avermi dato la possibilità di entrare a far parte di questa squadra e in questo progetto dopo accordi intercorsi con la redazione.
Io mi occuperò della parte che riguarda lo speed, con interviste, video, news, prove materiali ecc… in poche parole tutto quello che il nostro lettore sul web e sul cartaceo si vorrebbe trovare come anteprima.

Seguitemi sulla mia pagina facebook atleta Marco ITA 108. Grazie… #sempreatuttaspeed.

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Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.