Pubblicità

4w.161 – Sal Cabo Verde

di - 01/07/2014

4w161_Sal_Cabo_Verde-1

TESTO E FOTO DI Vellucci Alessandra
RIDER Marco Gregori

Molto si è già scritto sull’Isola di Sal quindi sicuramente non sarà un articolo inedito, ma dato che frequentiamo l’Isola da ormai oltre dieci anni e per periodi abbastanza lunghi possiamo parlarne come fossimo quasi dei locali. Grande è la comunità di italiani surfisti che si sono trasferiti lì, amici con cui condividiamo momenti di entusiasmo legati alla nostra grande passione. Prima di entrare nei particolari degli SPOT vi raccontiamo qualcosa dell’Isola.

Sal è una delle dieci isole dell’arcipelago di Capo Verde, situata nell’Oceano Atlantico, di fronte al Senegal o meglio alla costa africana occidentale. Grazie al suo Aeroporto Internazionale Amilcar Cabral, situato nel capoluogo dell’isola Espargos, Sal è l’Isola dell’arcipelago più frequentata e conosciuta dai turisti e dagli sportivi.
Compagnia aerea consigliata TAP PORTUGAL che offre buone tariffe per il trasporto delle attrezzature sportive. Per visitare le altre isole dell’arcipelago è possibile prendere delle imbarcazioni che partono da Palmeira, servizio irregolare per condizioni meteomarine avverse nel periodo invernale, oppure dei voli charter interni o collegamenti più o meno diretti attraverso le compagnie aeree d’origine.
Dall’aeroporto per andare verso Santa Maria, città principale dell’Isola, sede di numerosi alberghi, villaggi turistici, ristoranti e locali notturni, ci vogliono circa 20-30 minuti di macchina in strada asfaltata. È possibile prendere dall’aeroporto un taxi o un pick-up per chi arriva con attrezzatura sportiva. La moneta è l’ESCUDO, il cambio è 1 Euro = 110.26 circa. Il costo di un taxi o camionetta dall’aeroporto a Santa Maria può aggirarsi intorno ai 15-20 euro. Per apprezzare al meglio l’isola e trovare le migliori condizioni vi consigliamo di noleggiare un’auto, anche se il noleggio non è proprio economico e si aggira intorno ai 45 euro minimo al giorno, ma necessario per arrivare su tutti gli spot.
Ristoranti: si può ancora mangiare con poco dell’ottimo pesce e altri piatti caratteristici come la “Catchupa’” capoverdiana (piatto nazionale con mais, fagioli, verdure, carne o pesce). Tipico anche il “Grogue” o Aguardiente e il vino di Capo Verde lo “Châ Vihno do Fogo”.

Alberghi: sono molti gli alberghi a Santa Maria a costi per tutte le tasche. Noi ormai da anni scegliamo la Surfactivity Guest House situata proprio alle spalle dei centri windsurf di Punta Leme nel lungomare principale. Il posto è gestito da due ragazzi italiani di Genova che si sono trasferiti a Sal quindici anni fa, gli storici Francesco e Bobo Massa, proprietari di uno dei primi surf shop in Italia. Loro vi accoglieranno in un ambiente molto carino e pulito e saranno a disposizione per consigliarvi sulle migliori condizioni di vento e onda. Comodissimo il container-garage di fronte alla casa per lasciare tutte le attrezzature in sicurezza e comodità.
Il clima: è un’isola dal clima secco, le piogge sono rare e coinvolgono soprattutto il periodo estivo. Il periodo migliore per trovare vento e onde è il nostro e loro inverno (dicembre-marzo). L’arcipelago è comunemente suddiviso in due raggruppamenti: le isole di Sopravento e le isole di Sottovento. Questa suddivisione dipende dai venti Alisei che soffiano sull’arcipelago e che ne plasmano la morfologia e il clima di ogni isola. La temperatura dell’acqua varia tra i 22° e i 29 °C a seconda delle stagioni. Nel periodo dicembre-febbraio occorre utilizzare un mutino.

Cosa portare di utile: Attrezzatura di ricambio come pinnette, cime trapezio, etc… vista la scarsa disponibilità sull’Isola.
Breve storia dell’arcipelago di Capo Verde: questo arcipelago è stato lo scalo perfetto per le navi in viaggio tra l’Europa e l’America nel periodo coloniale. Diventò molto importante per il commercio degli schiavi africani. Le navi partivano dal Portogallo con merci di vario genere da scambiare per l’acquisto degli schiavi da portare come manodopera nelle colonie americane, dando origine a un commercio a triangolo. Colonia Portoghese divenne indipendente nel 1975. La popolazione attuale di Capo Verde proviene da varie etnie sia africane ed europee che si sono nei secoli completamente mescolate, creando un’etnia unica quella CREOLA di Capo Verde. Mal grado la povertà e la disoccupazione, il paese non ha mai avuto tensioni sociali o politiche considerevoli. La lingua ufficiale dello Stato è il portoghese ma molto diffuso è il creolo capoverdiano, comunque i capoverdiani parlano tutte le lingue.
Da visitare: le Saline e Burracona che è una piscina naturale incastonata in una scogliera a strapiombo sul mare.

GLI SPOT PIU’ FAMOSI DELL’ISOLA
L’isola è uno dei pochi posti al mondo, vista la collocazione geografica rispetto al vento, che permette di uscire nella stessa giornata mure a dritta e mure a sinistra con belle onde. Sal è anche la casa di grandi campioni del Kitesurf come Airton Cozzolino Lopez, Matchu Lopez Almeida e Mitu Monteiro, oggi adulti, che conosciamo fin dai primi loro approcci in mare. Numerosi sono gli spot, con vento spesso side-side off, che possono essere buoni sia per il Windsurf che per il Kitesurf, ma anche per il Surf da onda nei periodi con meno vento. Punta Preta: certo uno degli spot più famosi e difficili dell’isola, richiede esperienza. Una destra, a volte gigante, che scorre su un fondale roccioso, lunga e perfetta, e una sinistra molto impegnativa surfabile solo da veri professionisti. Scenario di alcune delle tante coppe del mondo di windsurf più belle e mai realizzate a detta di tutti i professionisti del PWA. Lo short break di Punta Preta è molto difficoltoso sia per entrare sia per uscire, bisogna scegliere il giusto timing perché altrimenti si rischia di essere subito ciancicati.

Punta Leme: è lo spot più frequentato, prima di tutto perché si trova sul lungomare centrale di Santa Maria e inoltre perché i centri windsurf di Josh Angulo e della North e Fanatic consentono di noleggiare tutte le attrezzature sia per i più bravi che per i meno esperti. Lo spot è buono anche per il freestyle.
Quando lo swell arriva grande side-side off genera lunghe sinistre radenti un fondale di roccia e sabbia che gira lungo tutta la sinistra. Come Punta Preta i wipe out finiscono sempre causando danni all’attrezzatura.

Punta Sino: spot famoso per il relitto di una nave per anni rimasto appoggiato sul fondale affiorando dall’acqua visibilmente. Oggi il relitto è stato quasi completamente eroso da quindici anni di onde e non è più individuabile dalla spiaggia. Lo spot è buono per saltare ma richiede un vento abbastanza forte.

Caleta Funda e Rife: spot facili per l’entrata in mare e soprattutto per chi vuole iniziare ad andare sulle onde, infatti le onde rompono in un fondale più alto e non sono mai troppo potenti.
Nord dell’isola: ci sono due spot di grande qualità, uno di questi è Secret definito da molti “Little Hookipa” prerchè quando l’onda cresce, per la sua forza e la sua forma, ricorda molto la famosa onda Hawaiana. L’altro spot è Alibaba, entrambi gli spot sono mure a dritta. Alibaba è un’onda molto potente e tubante, la leggenda narra che il nome provenga da un incredibile windsurfata di Josh Angulo che sulla stessa onda aveva compiuto quaranta bottom. Diventa impegnativo quando lo swell è grande perchè il vento è quasi sempre da terra. Lo spot in condizioni normali può essere anche per i meno esperti perché si entra da una baia ridossata. Ancora più a nord c’è Coral Juice, già il nome la dice lunga, caratterizzato da un’onda molto grande e potente che rompe su un fondale molto basso, spesso frequentato da kiter. L’unico modo per arrivare su questo spot è entrare da Alibaba e risalire il vento bolinando per un bel po’. Se si rompe l’attrezzatura si rimante in mezzo al mare.

Kite Beach: si trova sull’altro versante dell’isola, famosa meta di molti kiter, affollata, laguna di sabbia e roccia, il reef esterno, consente di surfare le onde con maggiore sicurezza, con vento forte è buono per saltare anche per il windsurf. Questo spot è sempre side-side on. Molto spesso i kiter si fanno accompagnare sullo spot dai pick-up e per tornare in città sfruttano il vento facendo un downwind fino ai centri di windsurf del lungomare centrale di Punta Leme.
Questi sono gli spot più famosi e conosciuti, ma ce ne sono molti altri girando l’isola, destinati però agli assidui frequentatori e ai local di Sal.

Con la collaborazione di:
Fanatic, ION, North Sails, Insane.

SCARICA IL PDF DELL’ARTICOLO

Size: 650 KB