Davide Magnini, fortissimo atleta di casa Salomon, bissa il successo del 2018 nella Vertical Race della Dolomyths Run, non lasciando scampo agli avversari. Sempre sorridente nel fuori gara, malgrado la sua giovane età, Magnini ha vinto con autorevolezza, dimostrando maturità e perfetta gestione di gara.

Nuovo format “orario”, successo garantito!
Il VK della DoloMyths Run cambia il proprio format, ma a vincere è sempre Davide Magnini, a dodici mesi giusti di distanza dopo la prima vittoria sulla Crepa Neigra. La Val di Fassa lo acclama dopo averne applaudito e tifato l’ascesa che per la prima volta si è disputata nella formula a cronometro con partenza individuale.

Philip Goetsch rimane il Re
Vittoria assoluta con il tempo di 32’54”, di 19 secondi superiore rispetto a quello fatto registrare nel 2018 e di 1 minuto e 20 più alto rispetto al record che aveva fatto registrare l’altoatesino Philip Goetsch nel 2016.
Tra le donne Victoria Kreuzer bissa il 2018
Stessa trionfatrice dello scorso anno anche al femminile, al termine di una gara disputata invece nella tradizionale formula mass start. La prima a giungere sul traguardo di Spiz di Crepa Neigra, dopo 2400 metri di sviluppo e 1000 metri di dislivello è stata la trentenne svizzera Victoria Kreuzer, che ha staccato tutte le avversarie fermando il cronometro sul tempo di 39’12”, superiore al primato di Axelle Mollaret del 2017 (37’39”).
200 partenti, un successo
200 partenti, 24 nazioni, questi i dati della VK con partenza ad Alba di Canazei a 1465 metri e arrivo a Spiz di Crepa Neigra a 2465 metri.
Nuova formula discutibile…
Sfida caratterizzata dal cambio di formula che è piaciuto a metà, al pubblico presente nei vari tratti del tracciato sicuramente ad alcuni atleti un po’ meno perché erano costretti a tenere sempre un ritmo elevato e ad avere come riferimento gli atleti davanti con una tattica di gara difficile da interpretare. E in quest’ottica Davide Magnini probabilmente è stato avvantaggiato, visto che il rivale Remì Bonnet aveva il pettorale prima del suo e per il solandro è stato più agevole gestire la gara monitorandolo metro per metro. Così sul traguardo, con splendida vista sul Gran Vernel e sulla Marmolada Magnini ha chiuso con il tempo di 32’54”, precedendo di soli 11 secondi lo svizzero Remì Bonnet, quindi sul terzo gradino del podio ha concluso l’altoatesino di Appiano Hannes Perkmann del team Dynafit a 1 minuto e 8 secondi. Ottima prestazione anche per il bellunese del team Scott Manuel Da Col, a soli 23 secondi dal podio, mentre un altro dei favoriti, il trentino di Roncone Patrick Facchini è terminato in quinta piazza con il tempo di 34’53”.
La Kreuzer stravince
Perentoria l’affermazione in campo femminile di Victoria Kreuzer del team Adidas, capace di precedere di 1’23” la bresciana di Temù Valentina Belotti, quindi sul terzo gradino del podio troviamo la finlandese Susanna Saapunki a 3’09” dalla vincitrice. Seguono fuori dal podio la svizzera Amelie Bertschy, e quinta la lombarda Corinna Ghirardi.
Junior: vincono Sostizzo e Chiavazza
Per quanto riguarda le due classifiche junior in campo maschile successo di Matteo Sostizzo, seguito dal greco Konsta Paradeisopoulos e dal valdostano Michel Flatres. In campo femminile si è imposta la torinese Irma Chiavazza, davanti all’altra piemontese Elisa Tron.
Si ringraziano per la concessione gratuita delle fotografie utilizzate Raffaele Merler, Gaia Panozzo e Mattia Rizzi.