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Pioggia di gare prima di Berlino

di - 23/09/2016

In attesa del grande evento di domenica, la Berlin Marathon dove si andrà come sempre a caccia di un possibile record mondiale, riviviamo quanto è avvenuto nell’ultimo fine settimana delle corse su strada internazionali, mai così ricco di eventi. Si è cominciato sabato con la Maratona di Pechino che ha salutato il ritorno ai vertici dell’etiope Meseret Mengistu, vincitrice lo scorso anno a Parigi e che ha formato un probante 2h25’56” soprattutto per le condizioni del tempo, con pioggia e freddo inusuali per la stagione. Staccata di 14” la connazionale Melkam Gizaw, con la Mengistu per buona parte della gara, terza la nordcoreana Jo Un Ok in 2h33’38”. Podio tutto etiope in campo maschile dove a vincere è stato Mekuant Ayenew Gebre in 2h11’09” davanti a Feyera Gemeda a 21” e Mesfin Teshome a 47”.

L'etiope Mengistu prima a Pechino (foto organizzatori) L’etiope Mengistu prima a Pechino (foto organizzatori)

Grande prestazione del kenyano Barselius Kipyego nella Mattoni Usti nad Labem Half Marathon, capace di correre in 59’15” in una gara lanciata da Abraham Kipyatich, vincitore la settimana scorsa della 10 km di Praga con la miglior prestazione mondiale stagionale in 27’40”. Kipyego ha corso gli ultimi 12 km in assoluta solitudine chiudendo con un vantaggio abissale per questi livelli, 2’16” sull’etiope Adugna Takele Bikila, terzo lo stesso Kipyatich in 1h01’40”. Fra le donne nuovo acuto della campionessa mondiale della specialità, la kenyana Peres Jepchirchir prima in 1h07’24” davanti alla connazionale Lucy Cheruiyot a 53” e all’etiope Afera Godfay a 1’08. Buona prova per la campionessa italiana dei 10 km, Fatna Maraoui che ha chiuso sesta in 1h13’17”.

Kipyego, grande prestazione in Rep.Ceka (foto organizzatori) Kipyego, grande prestazione in Rep.Ceka (foto organizzatori)

Prestazioni ancora migliori alla domenica alla Copenhagen Half Marathon, gara iridata due anni fa confermatasi velocissima con ben 7 atleti sotto l’ora. La vittoria, anche piuttosto netta, è andata a James Mwangi, che con 59’07” ha ottenuto la 20esima prestazione di sempre oltre al miglior tempo dell’anno,in una gara dove per oltre tre quarti è stato in linea con il record mondiale. Il vento contrario ha frenato l’assalto del kenyano sceso di 9” rispetto al personale firmato all’ultima Stramilano. Alle sue spalle 59’28” per Stephen Kibet e 59’29” per Albert Kangogo, miglioratosi di oltre 2minuti. Solo quinto in un pur notevole 59’32” il reduce olimpico Bedan Karoki, 11° Abraham Cheroben che ha inaugurato la sua nuova appartenenza al Bahrain. Tempi di minor entità fra le donne, dove a vincere è stata l’etiope Kiwot Gebrekidan in 1h08’00” su Eunice Chumba del Bahrain in 1h08’04” e la kenyana Veronica Nyaruai in 1h08’06”, PB per tutte e tre, per la Chumba è anche record nazionale.

Miglior tempo 2016 per James Mwangi sui 21,097 (foto organizzatori) Miglior tempo 2016 per James Mwangi sui 21,097 (foto organizzatori)

Completiamo la rassegna delle mezze con due classiche non facenti parte del calendario dello Iaaf Road Label: a Philadelphia la Rock & Roll Half Marathon ha premiato il kenyano Augustine Kiprono Choge, primo in 1h03’24” davanti agli americano Scott Smith (1h05’0”) e Jeff Eggleston (1h05’18”), mentre in campo femminile ha prevalso l’etiope Buze Diriba in 1h11’49” sulle statunitensi Neely Spence Gracey (1h12’08”) e Frances Koons (1h15’30”). A Oporto primo l’ugandese Daniel Rotich in un ottimo 1h00’59” sui kenyani Pius Maiyo Kirop (1h01’54”) e Sammy Kiprono Kirui (1h01’55”). 1h12’12” per la giapponese Nao Isaka, prima sulla kenyana Martha Akeno (1h13’16”) e la portoghese Filomena Costa (1h13’27”). Qui quinto posto per l’azzurra Emma Quaglia in 1h15’36”.

Domenica si sono disputate anche due maratone del circuito Iaaf molto lontane geograficamente fra loro. Alla Sydney Marathon si perpetua la tradizione che vuole protagonisti sulle strade australiane i corridori giapponesi con Tomohiro Tanigawa emerso prepotentemente negli ultimi 3 km dopo una gara tutta nascosta per vincere in 2h12’1” sull’etiope Alemayehu Gelachew staccato di 56” e sul kenyano Julius Muriuki a 2’02”. Gara donne all’etiope Makda Harun,favorita della vigilia, in 2h32’22” su Merima Mohammed (Brn) in 2h39’02” e Yinli He (Chn) in 2h44’17”. Record su suolo sudafricano per l’etiope Asefa Negewo alla Sanlam Cape Town Marathon dove in 2h08’41” ha frantumato il primato della gara, grazie anche allo stimolo del kenyano Emannuel Tirop Keter che ha chiuso a soli 6”, terzo l’altro kenyano Barnabas Kiptum a 40”. Vittoria britannica fra le donne con Tish Jones prima in 2h36’13” sull’etiope Megerti Ifa Geletu (2h36’34”) e la sudafricana Lebogang Phalula (2h38’00”).

In Olanda si è corsa la Dam Tot Danloop da Amnsterdam a Zaandam, considerata la principale corsa al mondo sulle 10 miglia dove la giovane kenyana Alice Aprot, quarta agli ultimi Giochi Olimpici sui 10000, ha dominato la competizione in 51’59” con 35” su Tejitu Daba (Brn), terza posizione per la kenyana Lucy Karimi a 1’04”. Miglior prestazione mondiale dell’anno per Edwin Kiptoo (Ken) primo in 45’25” che gli vale il bis consecutivo sulle strade olandesi, davanti all’ugandese Joshua Cheptegei, sesto a Rio sui 10000, staccato di 13” terza piazza per l’eritreo Abrar Osman a 47”.

La kenyana Aprot ancora protagonista nel 2016 (foto organizzatori) La kenyana Aprot ancora protagonista nel 2016 (foto organizzatori)