di Gabriele Gentili
Dicono che non perde mai e probabilmente è vero: Gwen Jorgensen è la nuova campionessa olimpica di triathlon, al termine di una gara molto diversa da quella maschile del giorno prima nella quale la prova di corsa ha avuto un peso preponderante sulle altre due.
Il racconto del pomeriggio di Rio parte dalla prova di nuoto dove la spagnola Caroline Routier ha chiuso per prima senza però che si facesse alcuna selezione, tanto che si è formato un vasto gruppo al comando comprendente anche la nostra Charlotte Bonin, nona dopo i 1500 metri in acqua. Nel gruppo c’era anche la Jorgensen, tranquilla 20esima dopo il nuoto e che spesso nella frazione ciclistica ha provato a dare qualche strappo per tenere viva l’andatura.

Al secondo cambio al comando era la sudafricana Mari Rabie ma la Jorgensen non si è minimamente preoccupata e ha iniziato a spingere, lei che vanta tempi sui 10 km di corsa non lontani da quelli delle migliori specialiste nordamericane e si è presto avvantaggiata. Avrebbe pensato di essere sola, ma con lei c’era la svizzera Nicola Spirig Hug, proprio la campionessa uscente, che nel quadriennio si è dedicata a mettere al mondo una figlia, tornando in forma proprio per l’appuntamento a cinque cerchi. L’elvetica, anche lei fortissima soprattutto nella corsa a piedi, ha tenuto il ritmo della rivale per cedere nella seconda parte e chiudere a 40” dall’americana, salendo così sul podio olimpico per la terza volta.
Dietro le britanniche hanno provato a inseguire insieme alla cilena Riveros, all’australiana Moffat, alla neozelandese Hewitt e alla bermudiana Duffy, la numero uno del ranking a conti fatti vera delusione della prova, senza però trovare collaborazione. Alla fine le due atlete albioniche si sono giocate il podio in volata con Vicky Holland terza a 45” dalla vincitrice e con 3” su Non Stanford. Decisamente buona la prova delle azzurre che migliorano sensibilmente i piazzamenti di quattro anni fa, con Charlotte Bonin 17esima a 4’32” e Annamaria Mazzetti, rimasta attardata nelle fasi iniziali, 29esima a 5’37”.