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A Dubai un vero festival etiope

di - 23/01/2015

La Standard Chartered Dubai Marathon si conferma regno etiope:la gara dello Iaaf Gold Label, disputata quando da noi era ancora notte, non ha mancato di regalare emozioni e sorprese, ma nel complesso ha confermato le aspettative della vigilia con un podio tutto etiope. Molti si attendevano l’acuto di Kenenisa Bekele, ma il campionissimo dei 10000 metri alla sua quarta esperienza sui 42,195 km ha dovuto conoscere l’amarezza del ritiro, dopo 30 km, quando il fastidio a una gamba si è fatto insopportabile, dopo che fino al 28° km aveva seguito il forte treno del gruppo di testa. La sorpresa assoluta è venuta da Lemi Berhanu, che ha bagnato il suo esordio sulla distanza con un’inattesa vittoria e con un tempo di tutto rispetto, 2h05’28” che lo proietta in cima alle graduatorie mondiali stagionali. Berhanu ha avuto ragione di un atleta ben più smaliziato, Lelisa Desisa che la maratona a Dubai l’aveva vinta nel 2013, anno del successo a Boston e del secondo posto mondiale, che ha chiuso secondo in 2h05’52”. A completare il podio tutto etiope Deribe Robi, terzo in 2h06’06”. Ben 13 gli etiopi ai primi posti.

Appassionante la gara femminile che si è risolta in volata, con l’etiope Asefelech Mergia che ha confermato il pronostico della vigilia cogliendo il successo in terra araba a due anni dalla volta precedente,ma ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione di un’altra debuttante, la campionessa mondiale di mezza maratona Gladys Cherono (Ken), che sognava il grande successo ma si è vista beffata in 2h20’02”, tempo dell’etiope, con la kenyana accreditata di un secondo in più. Ritorno ai vertici dopo un lungo periodo di appannamento per l’altra kenyana Lucy Kabuu Wangui, terza in 2h20’21”. Da notare che le prime 10 atlete hanno corso tutte sotto le 2h24’, facendo della gara araba la più veloce della storia.