Home

NIKE Vomero 18, il test

di - 04/05/2025

Nike Vomero 18.jpg
Ascolta l'articolo

Nike Vomero, una calzatura da running che con le passate edizioni ha fatto correre veramente tanta gente. Milioni di chilometri macinati per le strade di tutto il mondo hanno portato a Vomero 18, la nuova versione di una delle più apprezzate max cushioning presenti sul mercato. Durante il test ho spremuto a fondo le caratteristiche di questa scarpa che, quasi per assurdo, alla fine mi è piaciuta di più per correre forte che per andare via a passo tranquillo

Test di Daniele Milano Pession

Categoria Max cushioning
Peso 302 g
(US 9 uomo)
Drop
10 mm
Stack height
46/36 mm

Design ed estetica

La Vomero 18 è esteticamente perfetta e “la fa in barba” a molte sneaker da calzare in combinata a un paio di jeans. Assolutamente in linea con le precedenti versioni, il suo cuore nasconde tanta tecnologia, con una tomaia in tessuto circolare in grado di garantire un look che le fa sicuramente onore. Incredibile ma vero, lo stack height di ben 46 millimetri su 36 dell’avampiede non appesantisce assolutamente la silhouette della scarpa, mantenendo un ottimo bilanciamento di volumi… Brava Nike!

Chiusura e alloggiamento del piede

Calzata favolosa, confortevole quanto basta, con ottimo sostegno del piede e dell’arco plantare e una chiusura con asole esterne alla tomaia che permettono un serraggio dei lacci perfetto. Linguetta molto imbottita che completa al meglio la chiusura mantenendo il comfort necessario per correre a lungo senza alcun problema.

Comfort

La tomaia assicura un comfort non comune della calzata, senza per questo risultare troppo morbida, grazie all’ottimo sostegno del piede garantito anche dalla struttura semi rigida, ma ottimamente imbottita del contrafforte tallonare. Indubbiamente il corretto bilanciamento dei due foam utilizzati, ovvero ZoomX e ReactX, dà come risultato finale un comfort non comune, a cui affianca un’ottima reattività rispetto alla categoria “max cushioning” di appartenenza.

NIKE Vomero

Rullata

Il buon rocker della punta e tallone della suola assicura transizioni molto fluide a ogni tipo di runner, heel striker compresi… Rullata facile quindi, che permette cambi di ritmo immediati, senza perdere mai in spinta, grazie all’ottima combinazione delle due densità di foam differenti, ovvero ZoomX che garantisce cushioning e comfort estremi verso il piede e ReactX che mantiene la stabilità del piede oltre a garantire un’ottima reattività per essere una max cushioning.

Traspirabilità

La tomaia in mesh ingegnerizzato, grazie a una zona con trama del tessuto più ampio in corrispondenza delle dita, assicura un’ottima ventilazione. Il piede rimane fresco anche dopo uscite prolungate.

NIKE Vomero

Trazione

Buona trazione su ogni tipo di terreno asciutto, grazie alla gomma posizionata nei punti strategici, senza essere troppo minimalista, come in certe scarpe da gara. Nike sa bene che grip è anche sinonimo di comfort, quindi ha voluto fare le cose per bene…

NIKE Vomero

Stabilità

Nike presenta la Vomero come scarpa neutra ma vi posso assicurare che è anche molto stabile, senza essere eccessivamente strutturata come certi modelli antipronazione “old school”. Possibilità di adottare i propri planati ortopedici personalizzati, grazie alla buona abitabilità complessiva.

Consigliata per…

Runner con appoggio neutro che cercano una scarpa comoda e ammortizzata per lunghe distanze o allenamenti quotidiani. Se pensate di avere ai piedi un modello max cushioning lento, vi sbagliate di grosso. Per assurdo, mi sono trovato più a mio agio su ritmi piuttosto allegri rispetto al mio standard “easy pace”, che si attesta intorno ai 5:45 al chilometro. Sotto ai 5 al chilometro, ritmi allegri quindi, sfodera veramente tutta la sua personalità. Aumentando il passo, non si ha mai quella fastidiosissima sensazioni di ginocchia che ti rimbalzano in faccia, ma si riesce sempre a dare alla rullata la rotondità necessaria per una corsa molto elastica ed efficiente. Le ho utilizzate qualche giorno fa nel primo lungoi di stagione da 27k e sono molto soddisfatto di come si sono comportate. Comode e con un buon sostegno del piede.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”