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Rudy Project Astral Sphere, il test

di - 29/06/2025

LR Rudy Project Astral Sphere
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Abbiamo testato il nuovo occhiale sportivo Rudy Project Astral Sphere nella colorazione White Gloss con lente fotocromatica 1-3 ImpactX 2 Laser Purple. Tanta tecnologia ed efficienza visiva in un accessorio di appena 26 grammi, adatto a numerose discipline sportive, in cui l’acuità visiva è fondamentale e sinonimo di performance e sicurezza come ciclismo, sci di fondo/biathlon e ovviamente running e trail running.

Testo e foto di Daniele Milano Pession

Montatura
White Gloss
Lenti
ImpactX 2 Laser Purple
Cat.
filtro: -1 3

La parola al brand

Lenti

Astral Sphere eleva il concetto di protezione visiva con la sua lente sferica avvolgente, studiata per garantire un campo visivo ampio e senza ostacoli. Disponibile con lenti fotocromatiche o polarizzate, garantisce visibilità ottimale in ogni condizione, assicurando un campo visivo ampio e privo di distorsioni, adattandosi rapidamente alle variazioni di luce e riducendo i riflessi.

LR Rudy Project Astral Sphere
Multisport

Leggero, resistente e versatile, è perfetto per molteplici discipline sportive, incarnando l’essenza della famiglia Astral: massima adattabilità senza compromessi su stile e comfort. Con Astral Sphere, ogni dettaglio è sotto controllo, per una visione nitida e una protezione totale.

Design avvolgente

Il design avvolgente migliora aerodinamica e stabilità, garantendo una vestibilità sicura anche nelle condizioni più estreme. Le aste in Rilsan, un materiale leggero e resistente, offrono un comfort eccezionale senza compromettere la robustezza.

Obiettivo performance

Ogni dettaglio è studiato per massimizzare la performance, dalla qualità ottica alla struttura ergonomica, rendendo Astral Sphere l’alleato perfetto per gli atleti che puntano all’eccellenza. Tecnologia, protezione e comfort si uniscono per un’esperienza visiva senza precedenti.

Rudy Project ama la Terra

Gli occhiali Rudy Project incarnano una visione sostenibile, unendo alte performance a responsabilità ambientale in ogni sfida. Materiali eco-compatibili e processi produttivi innovativi definiscono ogni modello, offrendo agli atleti soluzioni di qualità superiore con un minimo impatto sul pianeta. Per uno sguardo al futuro, responsabile e chiaro.

Rudy Project Astral Sphere, il test

Avere una visione nitida è per ogni runner sinonimo di sicurezza ed efficienza. Se l’occhio vede bene, rimane rilassato e permette a chi corre di porre il massimo della concentrazione sul gesto atletico. Ne consegue un’azione di corsa decisamente più fluida e indubbiamente una maggiore concentrazione mentale.

LR Rudy Project Astral Sphere

Un ottimo partner

Astral Sphere si è dimostrato un ottimo partner, con cui ho condiviso corse in città, tra i palazzi, corse nel bosco in Valsassina e corse su crinale particolarmente esposto al sole sulle montagne a ridosso del lago di Como. Tre situazioni molto differenti in cui indossare l’occhiale si è rivelato un banale proforma.

26 grammi, una piuma

26 grammi di peso sul proprio viso è come non sentirli. La forma leggermente sferica e bombata di questa versione dell’Astral si è rivelata eccezionale nei cambi di luce, sia in città sia nel bosco, riducendo al minimo le ombre e assicurando una profondità di campo molto precisa.

Lente fotocromatica promossa a pieni voti

La lente fotocromatica, con grado 1-3, passa molto rapidamente da un grado di colorazione all’altro a seconda della necessità, assicurando una buona omogeneità di visione.

Nasello personalizzabile

Il nasello è modellabile e permette di ottimizzare il fitting, con la possibilità di allontanare maggiormente l’occhiale dal viso per garantire una maggior ventilazione della lente nel caso di attività ad alto impatto aerobico con sudorazione abbondante.

200€ di spesa…ne vale la pena!

Per finire, una nota sul prezzo: se i circa 200€ di spesa per l’acquisto vi sembrano eccessivi, sappiate che un occhiale di questo livello si può trasformare nel vero “game changer” dei vostri allenamenti e delle vostre gare.

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta circa cinquant’anni fa, Daniele cresce immerso nella natura e nello sport. Prima lo sci alpino, poi l’atletica leggera: il movimento è da sempre il suo linguaggio. Negli anni ’90, la svolta. Lo snowboard lo conquista completamente — non solo come rider, ma come narratore del mondo snow. Coordina Snowboarder Magazine, collabora con testate specializzate e guida la direzione di Onboard Magazine. Dal 2003 è anche una presenza fissa nell’evoluzione dell’Indianprk snowpark di Breuil-Cervinia. Tra penna, neve e sentieri. Maestro di snowboard e telemark, dal 2015 è il cuore editoriale di 4running magazine, dove racconta il trail, l’anima del running, il gesto sportivo come espressione di equilibrio. Correre è il suo modo di essere. Dai campi di atletica vicino casa ai boschi della Valle, per poi trasferirsi a Milano. Oggi vive tra città e montagna, ma è sempre fedele al suo credo: “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”