Abbiamo chiesto a Oliviero Alotto, ultrarunner con anni di esperienza, di fare un po’ di chiarezza su come scegliere al meglio tra le tante offerte di lampade frontali, in base al tipo di attività sportiva svolta.
Testo: Oliviero Alotto
Crediti foto
Mathieu Blanchard con Petzl NAO® RL | © 2023-Petzl Distribution-Anthony Deroeux
Mathieu Blanchard con Petzl NAO® RL © 2023-Petzl Distribution-Anthony Deroeux
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Le parole di Oliviero Alotto
“Le lampade frontali devono darci il supporto necessario per correre in sicurezza anche nelle ore notturne. Ma non devono per questo trasformarsi in un ‘lampione portatile’ che illumina più del necessario, costringendo i nostri occhi ad aggiustamenti inutili, che possono diventare controproducenti rispetto alla reale performance, tanto in allenamento, quanto in gara.”

Vedere bene per essere visti meglio!
Quando si sceglie tra le tante lampade frontali per uscire a correre, il primo passo è capire quale tipo di corsa si intende affrontare. Sebbene l’uso principale di una lampada frontale sia durante le corse notturne, in particolare in ambienti naturali lontani dall’illuminazione artificiale, è importante sottolineare che un modello compatto, con un numero ridotto di lumen, può essere molto utile per essere facilmente individuati da ciclisti e/o automobilisti. In questi casi, la lampada non è tanto finalizzata a illuminare il percorso, ma serve principalmente per garantire visibilità e sicurezza neri confronti di terzi.

“In questo articolo esploreremo come scegliere e utilizzare al meglio le lampade frontali per ogni tipo di corsa, in modo da ottimizzare l’esperienza in qualsiasi condizione di luce.”
La mia esperienza
In questi anni di corsa, ho avuto la possibilità di correre tantissimo di notte, in assoluto uno degli aspetti del trail che mi coinvolge di più emotivamente. Mi piace molto immergermi nella natura, in particolare nei boschi dopo il calar del sole. È come un ritorno alle origini di questo sport, fatto di esplorazioni infinite in ambiente naturale. Il buio della notte moltiplica le sensazioni percettive lungo tutto il corpo. Di notte sono ancora più concentrato su quello che sto facendo, con un focus particolare per l’appoggio dei piedi. Un passo falso e sei fregato, vietato sbagliare! Per questo la selezione della luce frontale è fondamentale e la scelta corretta fa sempre la differenza. Ricordatevi che vedere poco ci mette in difficoltà, ma anche un’illuminazione indotta eccessiva può arrecare molto fastidio e rovinare la nostra uscita o la nostra gara.

Come scegliere
Sulla base di quanto sperimentato in tanti anni di gare e allenamenti, ho individuato tre parametri principali che determinano la scelta di una lampada, piuttosto che di un’altra e sono: la durata dell’attività, il tipo di percorso e la potenza luminosa (lumen).
“Maggiore è il numero di lumen, più potente sarà la luce, più visibilità avremo correndo.”

L’importanza dei lumen
Una lampada tra i 200 e i 500 lumen è generalmente sufficiente per i percorsi poco illuminati; anche in questo caso non possiamo basarci esclusivamente sul numero indicato sulla scatola, servono un po’ di esperienza e qualche prova.
L’autonomia
Per la mia esperienza, per esempio, è fondamentale sapere quante ore si sta in giro, questo non solo per l’autonomia della batteria, altra scelta fondamentale per non trovarsi mai al buio. La durata della corsa in notturna determina anche la nostra stanchezza fisica: più passano le ore, più diventa fondamentale vedere bene, in modo chiaro, con una buona luce frontale. La percezione visiva, infatti, con la stanchezza cala drasticamente e bisogna mettere in campo tutti gli accorgimenti possibili per mantenere alto il nostro livello di sicurezza.
1.000 lumen, una vera garanzia
Quando si superano le 6 ore, io preferisco avere una lampada che abbia almeno 1.000 lumen. Nelle gare lunghe, quando si sta fuori per più notti di seguito, il livello di illuminazione è ancora più importante, perché con l’aumentare della stanchezza, a parità di condizioni del terreno, si ha bisogno di maggior illuminazione dato che la percezione del terreno stesso si riduce, come già detto, in modo significativo.
500 lumen, sufficienza piena
Correre un’ora è diverso dal correre tutta la notte, in questo caso preferisco scegliere comunque una luce che sia almeno di 500 lumen, ma con la possibilità, in caso di necessità, di ridurre il livello di illuminazione. Infatti la gran parte delle lampade frontali in commercio ti dà la possibilità di scegliere l’intensità della luce. Trovo un vero must avere in testa un prodotto che, in base alle condizioni esterne, mi permette di gestire in autonomia il grado di luce che mi serve.
Regolazione in base al terreno
“In base a tipologia e condizioni del terreno, è possibile modulare il fascio di luce, per raggiungere con facilità la miglior soluzione possibile.”
In caso ci si trovi in un tratto di percorso con terreno molto tecnico, ritengo fondamentale avere il massimo dell’illuminazione, per assicurarmi appoggi dei piedi sempre sicuri. Nel caso invece mi trovi ad affrontare un tratto di bosco fitto, posso ridurre leggermente la luminosità, per evitare di avere luce che mi torna contro.
Se invece penso a terreni facili, con un bel chiaro di luna in aiuto, allora preferisco ridurre l’intensità senza per questo perdere in sicurezza.
Luce e batteria
Le lampade regolabili sono molto comode perché, a seconda dell’intensità, varia anche il consumo della batteria, per cui possiamo salvaguardare la carica utilizzando meno luce o più luce a seconda del terreno e delle condizioni.
“Two is megl che one”
Io preferisco sempre avere due luci, una principale che arrivi a illuminare bene, e con una durata di batteria piuttosto lunga, e una piccola, anche solo da 200 lumen, da usare in caso di emergenza. In commercio ce ne sono da meno di 50 grammi, con differenti allestimenti. Il mio suggerimento, siccome a ognuno di noi può capitare di rimanere di notte con la batteria della luce principale scarica, è di avere una luce secondaria, ci toglierà dai guai! A me è capitato, sia in gara sia in allenamento, in entrambi i casi per piccoli malfunzionamenti della lampada utilizzata, e trovarsi nella notte al buio è un’esperienza decisamente negativa che non auguro a nessuno e che può creare gravi problemi. Quindi meglio avere 50 grammi in più di peso e la tranquillità di non rimanere mai al buio.
Batteria long life
Quando si ha in programma una gara molto lunga o si prevede di stare in giro tutta la notte, è sempre meglio avere una lampada con batterie che garantiscono un’illuminazione superiore a quella che ci serve realmente.
Ricaricabili o no?
In commercio vi sono principalmente due tipi di batterie, quelle ricaricabili con cavo, generalmente USB-C, e quelle usa e getta. Nella mia esperienza ho sempre preferito per le gare di più giorni batterie usa e getta, così da poterle cambiare all’inizio della notte e correre tranquillamente sino all’alba, e soprattutto partire con la batteria al massimo della carica, un aspetto che mi fa stare mentalmente più tranquillo.
Nel caso invece debba affrontare una gara su più giorni e altrettante notti, preferisco avere quelle ricaricabili con cavetto nei vari ristori o basi vita. Per esempio, se ci si ferma qualche ora per dormire e recuperare le energie fisiche necessarie per proseguire, sfrutto la pausa forzata per ricaricare le batterie della frontale. Se invece non voglio fermarmi, opto per batterie usa e getta ripartendo con il 100% della carica in pochi minuti.
Le altre caratteristiche
Altre caratteristiche da considerare per scegliere la lampada migliore da portare con sé sono: peso, comodità e regolabilità.
Peso – Una lampada frontale leggera è preferibile, soprattutto per le lunghe distanze, in modo da non appesantire la testa e il collo. In commercio esistono modelli ultraleggeri che pesano meno di 100 g.
Comodità e regolabilità – La fascia elastica deve essere regolabile e comoda, per evitare sfregamenti o fastidi durante la corsa. Sempre importante provare bene prima di partire.
Consigli pratici
Le prime volte che correte con la frontale vi sembra molto strano avere qualcosa sulla testa che, anche impercettibilmente, si muove e vi dà fastidio. Niente paura, è solo una questione di abitudine!
Per questa ragione è buona regola iniziare a utilizzarla soprattutto in allenamento, per arrivare il giorno della gara in totale sintonia con frontale e illuminazione notturna.
Tenete sempre in considerazione che, più il fitting della lampada risulta fasciante, meno vi sembrerà di averla addosso.
Posizionamento della luce
Tutte le lampade frontali permettono di orientare facilmente la direzione del fascio luminoso, garantendo il massimo della personalizzazione. È importante regolare l’inclinazione prima di partire a correre. Il mio consiglio è di non puntarlo troppo verso i piedi, ma piuttosto illuminare bene la direzione in cui stiamo andando, proprio per anticipare il più possibile il percorso.
Considerate sempre che, quando corriamo, lo sguardo deve essere rivolto in avanti, la luce deve rispecchiare lo sguardo, quindi proiettata verso i passi successivi, in questo modo avremo una sicurezza maggiore. Se invece puntiamo la luce troppo vicino a noi, vedremo benissimo i nostri piedi, ma niente più.
Modalità di illuminazione
La maggior parte delle lampade offre diverse modalità di utilizzo e intensità di luce. Il mio consiglio è quello di optare sempre per frontali di questo tipo. Qualche euro speso in più in fase di acquisto farà la differenza una volta che uscirete a correre.
Gestione della batteria
Per le lunghe distanze, porta con te una batteria di ricambio o una lampada con batterie ricaricabili. Anticipa le possibili evenienze e i relativi guasti improvvisi. Assicurati sempre, e sottolineo sempre, che la batteria sia completamente carica prima della partenza.
Manutenzione
Ricordati di avere la massima cura della tua frontale. Puliscila accuratamente dopo ogni utilizzo e, soprattutto se la usi sotto la pioggia, assicurati di asciugarla bene, per evitare che i contatti elettrici si ossidino e la rendano inservibile alla prossima uscita. In gara, ricordati inoltre di pulire sempre la lente prima della partenza, così da avere un fascio di luce regolare e limpido.
Le mie preferite
Tra le numerose lampade frontali che ho avuto la possibilità di testare, ve ne consiglio alcune che ho particolarmente apprezzato.