Il lancio della nuova X-Bionic Terraskin X00/C ci ha coinvolto molto da vicino, grazie alla visita che abbiamo fatto direttamente a Montebelluna, presso gli headquarter italiani del brand svizzero, da cui è scaturita l’intervista illuminante che TROVATE QUI a Flavio Guarnier, CPO – Chief Product Officer di X-Bionic. Provare una calzatura in anteprima è per noi giornalisti sempre un grandissimo privilegio, ma questa volta abbiamo fatto molto di più. Poter parlare in diretta con chi da una semplice idea ha sviluppato un progetto come quello di Terraskin ha fatto indubbiamente la differenza.
Test di Daniele Milano Pession

Categoria: Trail running
Peso: 320 g
Drop: 5 mm
Stack height: 31/26 mm
X-Bionic Terraskin X00/C, momento epocale
Il lancio esclusivo della TerraSkin X00/C, avvenuto a settembre 2024, ha segnato un momento epocale nel mondo del trail running, introducendo il primo concetto “dalla pelle al trail”. Grazie a una precisione svizzera, eccellenza tecnica e materiali all’avanguardia, X-Bionic ha creato una scarpa che non solo garantisce comfort assoluto, ma offre anche un controllo senza precedenti sul terreno.
Non solo per atleti élite…
Non sono solo atleti d’élite come Núria Picas e Savas Coban a puntare su questa innovazione: anche tutti gli appassionati di corsa che vogliono migliorare le proprie performance, correre più velocemente e superare i propri limiti, troveranno nella nuova TerraSkin un alleato affidabile.
Tre innovazioni chiave
Per trasformare ogni corsa in un’esperienza senza precedenti, X-Bionic Terraskin X00/C è progettata con tre innovazioni chiave che minimizzano la dispersione di energia tra scarpa e terreno, migliorando reattività, stabilità e aderenza.
Design
Ho sempre il brutto vizio di innamorarmi delle scarpe belle, un “tic” che mi porto dietro da quando sono ragazzo. Se una scarpa è brutta, ci corro male, se mi piace esteticamente invece, allora è tutta un’altra cosa. L’unboxing della X00/C è stato uno spettacolo. Una scarpa innovativa con tanta tecnologia, ma soprattutto totalmente diversa da ciò che il mercato sta offrendo. Una game changer allo stato puro, con una linea aggressiva, ma soprattutto una combinazione di colori terribilmente azzeccata e un rapporto tra i volumi perfetto, con l’esoscheletro SpeedFrame® che racchiude il cuore morbido in EVA supercritica dell’intersuola e i tasselli della suola Vibram® Megagrip in evidenza. Insomma, se questa è la prima scarpa di X-Bionic, allora preparatevi a vederne delle belle…

Chiusura e alloggiamento
X-Bionic insiste molto sull’avvolgimento del piede e del calzino, che diventano un tutt’uno con la scarpa. Concetto perfettamente riuscito: la sensazione di avvolgimento è notevole e già dai primi passi si percepisce una sensazione di estremo controllo dell’appoggio. La struttura a calzino della tomaia si adatta molto bene alla forma del piede, grazie a differenti densità del filato e a punti più o meno elastici proprio nelle zone strategiche. Molto apprezzato come aderisce al piede nella parte anteriore, dando parecchia sicurezza in più, soprattutto nei tratti in discesa.

Comfort
Se pensate al comfort come a un cuscino morbido e instabile in cui far sprofondare i nostri piedi, allora la Terraskin X00/C non fa per voi. Il comfort qui è la somma di un controllo eccezionale dell’appoggio, una facilità estrema della rullata e un grip da favola grazie alla suola Vibram®. Conclusione, anche dopo diverse ore di cammino o corsa, il piede non è per niente affaticato, grazie a un’ottima sinergia tra le differenti componenti della calzatura: tomaia, intersuola e suola.

Rullata
Come già detto, una rullata molto facile, favorita non solo dal buon rocker del puntale, ma da una suola che, grazie a una efficace flessibilità complessiva, copia molto bene il terreno e agevola la fase di spinta.

Traspirabilità
Non fatevi ingannare dallo spessore della tomaia! Dopo un esame superficiale, mi ero quasi del tutto convinto che per la Terraskin la traspirabilità fosse al di sotto della media a causa della trama decisamente fitta e consistente del filato della tomaia e invece, udite udite, X-Bionic ha messo in campo una delle sue innumerevoli tecnologie che ottimizzano la traspirazione, garantendo alla fuoriserie svizzera un buon interscambio d’aria.

Trazione
Come dice il buon Flavio Guarnier nell’intervista su questo numero, citando uno slogan dell’automotive di qualche anno fa… “La potenza non è nulla senza il controllo”, e su questo concetto X-Bionic ha lavorato tantissimo, sviluppando insieme a Vibram® una tassellatura modulare della suola incredibilmente efficace, costituita da tanti dadi che si interfacciano con il terreno in modo superlativo, sia in discesa, sia in salita.

Stabilità
Il cuore del foam è in EVA supercritica e risulta davvero morbido, a tal punto che, se non avesse un esoscheletro più rigido esternamente, darebbe sicuramente problemi di stabilità. X-Bionic ha fatto un lavoro egregio combinando morbidezza e reattività verticale a un’ottima stabilità laterale, mixando con sapienza le differenti consistenze dei materiali utilizzati. A ciò vorrei aggiungere un’ottima rigidità torsionale che ho apprezzato soprattutto sui traversi inclinati, da me mai amati in quanto non ho caviglie molto forti. Con le Terraskin è stata una vera passeggiata. La rigidità laterale conferisce tanta fiducia e questo, soprattutto su terreni insidiosi, è davvero un grande valore aggiunto.

Protezione
Ragazzi, non voglio davvero esagerare con gli elogi, ma anche a livello di protezione X-Bionic non si è risparmiata. Il concetto è semplice: un piede ben protetto si stanca meno e permette di “fare” più chilometri, quindi a buon intenditor…
Consigliata per…
Indubbiamente la Terraskin è una scarpa da provare. Grazie all’estrema modulabilità della struttura della tomaia, si adatta bene sia a piedi magri che non. Date le tante caratteristiche positive presenti su questo modello, la proporrei come scarpa polivalente, adatta anche a distanze piuttosto importanti, oltre i 50 chilometri. Agile pure nei cambi di direzione e negli appoggi, si trova perfettamente a proprio agio su pendii estremi, tanto in salita quanto in discesa. All’inizio la calzata può sembrare un po’ complicata, vista la struttura della tomaia a calzino, ma si tratta solo di farci un po’ l’abitudine in quanto, dopo alcune uscite, la scarpa si adatta leggermente alla forma del piede, senza perdere in precisione e consistenza.