Skwama è un nome che già presente nel catalogo climbing delle scarpette La Sportiva ma a Ziano di Fiemme hanno lavorato alle esigenze di un climber diverso e da questo presupposto è nata Skwama Lite (in vendita da febbraio, marzo 2026). Siamo andati a trovare Francesco Delladio (Footwear Product Manager) per farci raccontare come è fatto questo nuovo gioiellino.
4Outdoor è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
Intervista a Francesco Delladio
Ciao Francesco, Skwama Lite, sarà un prodotto che si aggiunge o sostituisce la Skwama attualmente in catalogo?
Il modello Skwama è stata la base di partenza per lo sviluppo di questa nuova scarpetta ma si stratta di due prodotti molto diversi ed indirizzati ad utilizzatori diversi.

Da quali considerazioni siete partiti per progettare, avete individuato una richiesta dal mercato?
Il nostro obiettivo era andare ad offrire ad un climber di livello intermedio un’ideale seconda scarpetta, qualcosa capace di bilanciare al meglio il comfort e la tecnicità.
Tanti climber passano dalla prima scarpetta, un modello espressamente beginner, ad un modello pro, ma queste ultime sono dotate di soluzioni tecniche volte a rispondere ad altre esigenze, esigenze che solo un arrampicatore avanzato è in grado di apprezzare e sfruttare. Sapevamo di avere un gap nella collezione ed era nostra intenzione colmarlo, credo che il reparto Ricerca e Sviluppo abbia fatto un ottimo lavoro.
Leggendo le caratteristiche di Skwama vediamo che era indirizzata sia al climbing su roccia che a quello indoor, anche Skwama Lite porta in dote questa polivalenza e predilige una superficie?
Lo consideriamo un modello piuttosto versatile, anche se strizza maggiormente l’occhio all’utilizzatore indoor, date le sue caratteristiche di morbidezza e destrutturazione. Parlo di boulder, in cui eccelle, ma anche di arrampicata su corda, per quei climber che saltuariamente scalano anche su roccia. Al contrario, nella medesima fascia di prodotto ma per climber che abitualmente scalano su roccia e saltuariamente indoor abbiamo la Kubo, un nostro modello storico in grado però di fornire quel supporto in più utile su quella superficie.

A livello di materiali, Skwama abbina materiali sintetici e pelle naturale, sul modello Lite con cosa avete lavorato?
Esatto, Skwama ad esempio aveva un sottopiede in pelle, mentre qui abbiamo utilizzato esclusivamente microfibra sfoderata, una soluzione ideale per dare grande comfort all’utilizzatore e un grande feeling già in negozio. La scelta di queto tessuto risponde anche all’esigenza di un prodotto vegan, che è sempre più sentita, e di un prodotto washable, quindi lavabile in lavatrice con detersivo comune.
Guardano il design della suola, già Skwama presentava una suola divisa in due parti e la stessa scelta è stata fatta per Skwama Lite, quali vantaggi offre questa soluzione?
Per quanto riguarda la suola ci siamo ispirati al modello esistente anche se la versione Lite presenta delle differenze costruttive che le consentono di adattarsi meglio alle grandi superfici e volumi tipici della scalata indoor. L’obiettivo era dare all’utilizzatore tanta sensibilità, importante soprattutto in quella sua fase di crescita, in cui deve imparare ad usare i piedi e per farlo deve sentire cosa c’è sotto. La mezza suola consente proprio di assicurare la morbidezza e l’adattabilità della scarpetta, un ausilio per imparare ad usare i piedi, a discapito chiaramente del supporto, offerto da altri modelli della collezione.

Dato un design di questo tipo, cosa assicura un controllo della torsione?
Tra la tomaia in microfibra e la suola in gomma c’è un’intersuola estesa dalla punta al tallone che dà il sostegno necessario per quel tipo di arrampicata. C’è poi il sistema di tensionamento P3 (brevettato) che consente alla scarpetta di mantenere la forma arcuata verso il basso anche dopo anni di utilizzo e dare supporto su piccoli appoggi.
Sempre riguardo alla suola, si tratta di una scarpetta risuolabile?
Certamente, forniremo ai nostri risuolatori autorizzati le componenti originali della suola prodotte qui nello stabilimento di Ziano di Fiemme, in modo che possano ricondizionare le scarpette usate facendole tornare come nuove.
Versioni uomo – donna, cambiano solo i colori o c’è di più?
No, decisamente non è solo una questione di colore, nei prodotti La Sportiva climbing la differenza di genere è piuttosto marcata. Non si tratta di forme o volumi, che approfonditi studi hanno rivelato essere poco influenti, piuttosto si tratta di differenziare il grado di supporto offerto da una scarpetta da uomo rispetto ad una da donna. Una scarpetta per uomo da 70 Kg garantisce le stesse sensazioni si feeling e supporto di una scarpetta per donna da 50 Kg.

Su cosa lavorate, a parità di modello ma per generi diversi, per garantire le medesime performance?
Lavoriamo su diversi parametri, non c’è una regola fissa, dipende dal modello. Possono esserci differenze negli spessori delle intersuole o magari nel compound, o ancora sul tensionamento della struttura, ogni modello ha la sua ricetta.
Dal brief al prodotto finito, quanto dura il processo di sviluppo di un prodotto del genere?
Il processo di sviluppo dura 18 mesi, quindi ogni volta è bel progetto, che implica una fase di analisi, selezione di materiali, concept del design, primi prototipi e test.
Quando sarà disponibile Skwama Lite nei negozi?
Arriverà tra febbraio e marzo 2026, quindi in tempo per la prossima estate.