Dalla Costa Azzurra al cuore d’Italia: la spedizione Nizza–Roma per spingere l’introduzione del deposito cauzionale (DRS) per contrastare l’inquinamento da plastica.
Nel maggio 2026, l’attivista e biologo olandese Merijn Tinga, noto come Plastic Soup Surfer, intraprenderà una spedizione in solitaria di 29 giorni e oltre 1.000 km da Nizza a Roma, alternando windsurf e pagaiata in base al vento. Un’avventura epica per una causa concreta: accelerare l’introduzione del sistema di deposito cauzionale (DRS) sulle bottiglie di plastica, unendo avventura, ricerca scientifica partecipata (citizen science), intelligenza artificiale e dialogo con cittadini, scuole, comunità del mare e decisori pubblici. Il deposito cauzionale è una pratica a cui in passato eravamo molto abituati e che si è persa negli anni, travolti da uno stile di vita “usa e getta”: ripristinarla e utilizzarla per contrastare l’inquinamento da plastica significa scegliere una soluzione semplice ed efficace.
Le stime più recenti descrivono che nel solo Mediterraneo entrano ogni anno circa 500.000 tonnellate di plastica, l’equivalente di 33.800 bottiglie al minuto.
La tratta Nizza–Roma si inserisce in un percorso europeo più ampio già avviato dal Plastic Soup Surfer: dopo Oslo–Londra–Parigi–Nizza, la rotta prosegue verso l’Italia per portare esperienze e risultati a supporto dell’introduzione del DRS anche nel nostro Paese.
Tappa dopo tappa, da Nizza a Roma, il viaggio sarà raccontato ogni giorno per sensibilizzare l’opinione pubblica. Inoltre, la tavola con cui Merijn Tinga navigherà sarà realizzata con materiali organici e riciclati e conterrà bottiglie del Tevere recuperate da lui stesso a dicembre 2025 durante un primo incontro con associazioni ed enti locali, un promemoria visivo che ciò che abbandoniamo torna sempre a riva.

Durante la traversata sono previsti incontri pubblici con comunità locali, scuole, associazioni e amministrazioni per condividere obiettivi e dati raccolti grazie alla citizen science e analizzati con strumenti di intelligenza artificiale, e per raccogliere adesioni.
Per coinvolgere attivamente le comunità, verranno promosse giornate di raccolta di bottiglie di plastica in contesti urbani e sulle spiagge: gli oggetti raccolti saranno catalogati e studiati come attività di citizen science e analizzati con strumenti di intelligenza artificiale per produrre evidenze utili al confronto con istituzioni e aziende. Questi appuntamenti faranno parte del calendario degli eventi “Rifiuti in vista”.
L’esperienza internazionale offre un precedente chiaro: nei Paesi Bassi, dopo l’introduzione del DRS, i rifiuti di bottiglie e lattine sono calati di circa l’80% in sei mesi; l’ambizione è replicare quel risultato anche qui, dove il mare è identità e futuro.
La campagna include una chiamata all’azione di citizen science: oltre agli eventi “Rifiuti in vista”, chiunque può contribuire fotografando rifiuti lungo coste e fiumi; le immagini saranno analizzate con intelligenza artificiale per trasformare i dati raccolti in argomenti concreti per il dialogo con istituzioni e imprese. Amministrazioni, associazioni, scuole e aziende possono proporre attività locali, ospitare una tappa o sostenere la spedizione.
Per farlo, basta scrivere a stefano@plasticsoupsurfer.org.








