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A tu per tu con Simone Moro

di - 08/07/2016

Non è la prima volta che sentiamo parlare Simone Moro ad una conferenza ma ogni volta sorprende, e si torna a casa arricchiti. L’altra sera al DF Sport Specialist di Sirtori, alla presenza di un pubblico numerosissimo, in una delle ricorrenti serate con i grandi dello sport, ha raccontato di sé.

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Questa volta però lo ha fatto in modo molto “spartano”, alla mano, senza quel supporto tecnologico a cui ci stiamo abituando in queste situazioni, senza musica di accompagnamento, senza filmati in 4k fatti dai droni. L’attenzione era focalizzata su una storia.

La storia di un Simone Moro bambino, che sogna e riuscirà a diventare Alpinista, uno dei grandissimi di questa disciplina. Conosciuto ormai come il gigante dell’alpinismo invernale Himalayano, ha seguito un percorso articolato, fatto di arrampicata sportiva, di trail running, di sci alpinismo, cascate di ghiaccio, dry tooling, competizioni.

Tutte attività che pratica tutt’ora ad alto livello, attività che gli permettono di essere, non solo un camminatore d’alta quota ma un alpinista completo e fortissimo, su terreni diversi. Simone è diventato negli anni un alpinista gigantesco ma è rimasto coi piedi per terra.

Sergio Longoni e Simone Moro

Ricorda le sue origini, le amicizie vere, come quella con Sergio Longoni che fra i primi ha creduto in lui. Ha fatto propri dei valori che condivide con alcuni fidati compagni di cordata, con cui condivide sofferenze e soddisfazioni.
A rendere ancora più entusiasmante il racconto di Simone, le straordinarie immagini scattate sul Nanga Parbat lo scorso inverno, con Tamara Lunger, Alex Txicon e Alì Sadpara.

Il Nanga Parbat, l’ultima vetta raggiunta in invernale, punto di arrivo di un percorso decennale e punto di partenza per una carriera di esplorazione che saprà ancora farci sognare.