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A Chicago la Kiplagat fa il bis

di - 10/10/2016

Due grandi ritorni ai vertici alla Bank of America Chicago Marathon, unica tappa dello Iaaf Road Label in programma nel fine settimana, ma le due gare hanno avuto un tasso tecnico ben diverso, decisamente favorevole alle donne e in particolare a Florence Kiplagat, la kenyana confermatasi sul tetto della prova americana in un probante 2h21’32”. La primatista mondiale di mezza maratona ha affrontatola prima parte in un gruppo di 6 atlete che si sono dati continui cambi, per poi allungare al 30° km con un parziale sui 5 km di 16’17” che ha scavato un solco insanabile con le avversarie. Seconda al traguardo è giunta la sua quasi omonima e due volte iridata Edna Kiplagat, in 2h23’28”. Terza posizione per l’altra kenyana Valentine Kipketer in 2h23’28” davanti a Purity Rionoripo in 2h24’47” e alla prima delle etiopi, Yebrgual Melese in 2h24’49”.

Florence Kiplagat esultante al traguardo (foto organizzatori) Florence Kiplagat esultante al traguardo (foto organizzatori)

Nella gara maschile torna in auge dopo anni di oblio il due volte iridato e vicecampione olimpico Abel Kirui, che con la vittoria in 2h11’23” smentisce anche le critiche di chi lo vedeva maratoneta capace di emergere solo nelle prove titolate e non contro il tempo. La gara è iniziata su ritmi sonnolenti con passaggio ai 10 km in 32’04” e alla mezza in 1h06’50” con ancora 14 uomini davanti. L’accelerazione è arrivata solo dopo il 35° km quando il kenyano Paul Lonyangata ha provato la sortita trascinandosi i connazionali Kirui, il campione uscente Dickson Chumba e Gideon Kipketer. Lo sforzo è costato caro a Lonyangata, il primo a cedere seguito da Kipketer, davanti sono così rimati i favoriti e Kirui ha lanciato il suo attacco a 500 metri dal traguardo. A dimostrazione delle sue eccellenti condizioni di forma, Kirui ha festeggiato il successo con una colorita danza subito dopo l’arrivo. Secondo Chumba in 2h11’26”, terzo Kipketer in 2h12’20”.

A EINDHOVEN VINCE UN PACER…

Una sola gara per il circuito Iaaf, ma di classiche di nome la domenica appena trascorsa era piena, a cominciare dalla 33esima edizione della Eindhoven Marathon, in Olanda dove la sorpresa è stata la vittoria del kenyano Festus Talam, appena 21 anni e partito come pacemaker ma che poi ha tirato avanti per completare la sua prima maratona in un notevole 2h06’26”, davanti ai più conosciuti connazionali Marius Kipserem in 2h08’00” e Nobert Kigen in 2h09’19”. Talam si era messo in luce lo scorso anno in Italia, con la piazza d’onore alla Lago Maggiore Half Marathon. Fra le donne vittoria e primato personale per la kenyana Truphena Chepchirchir in 2h30’32”, alle sue spalle la svizzera Michèle Gantner (2h39’34”) e la polacca Dominika Stelmach (2h42’50”).

Festus Talam, esordio con vittoria e Eindhoven (foto organizzatori) Festus Talam, esordio con vittoria e Eindhoven (foto organizzatori)

DUE ITALIANI PROTAGONISTI

Anche gli italiani sono stati protagonisti nella domenica: nella 31esima edizione della Maratona di Monaco di Baviera quarta piazza per l’azzurro della 100 Km Hermann Achmuller (Laufclub Pustertal) in 2h32’43”, nella gara vinta dal tedesco Oliver Herrmann in 2h27’12”. Fra le donne prima la francese Latifa Schuster in 2h56’20”. Quinto posto invece per Ahmed Nasef nella International Sofia Marathon, in 2h20’10” nella gara vinta dall’etiope GUdeta Gemechu Biratu, terzo lo scorso anno, in 2h15’45”. In campo femminile altra vittoria etiope con Belaynesh Shifera Yigetu in 2h39’39”.

ROBERTSON, 10 KM VOLATI

Rapidamente il resto: vento e pioggia protagonisti della Baa Half Marathon di Boston dove i 10 mila dollari riservati al primo sono andati al kenyano Daniel Salel che ha tagliato il traguardo in 1h03’13” con 9” su Abraham Kipyatich suo connazionale e 16” sull’eritreo Tsegay Tuemay. Nella 20 Km di Parigi debutto con vittoria per il francese Morhad Amdouni in 59’19” battendo in volata il kenyano Stephen Ogari, terzo l’altro kenyano Alfred Cherop a 6”; doppietta etiope fra le donne con Etagegne Woldu prima in 1h06’24” allo sprint su Dera Dida, terza la kenyana Susan Kipsang Jeptoo a 7”. Sorpresona alla Great 10K Berlin con il neozelandese Zane Robertson primo in 27’28” che è la miglior prestazione mondiale dell’anno, battuti l’eritreo Awet Habte di 50” e il kenyano Nicholas Korir di 59”. Vittoria svedese in campo femminile con Sarah Lahti in 31’57”, seguita dall’etiope Melat Yisak Kejeta a 1’12” e dalla polacca Monika Stefanowicz a 2’18”.

Zane Robertson, grande prestazione a Berlino (foto organizzatori) Zane Robertson, grande prestazione a Berlino (foto organizzatori)