Edizione strana quella dei Campionati Europei di cross che si svolgerà domani a Hyeres, in Francia.La rassegna arriva in un momento particolarmente delicato per l’atletica italiana, travolta dal tornado dei deferimenti della procura antidoping per mancati controlli che ha messo sotto accusa molti dei big del movimento. La speranza è che le prove di Hyeres riportino un po’ di serenità, nel senso che spingano i media a tornare a occuparsi di gare, vittorie e al limite sconfitte invece di cercare continuamente il mostro da sbattere in prima pagina…
Edizione strana anche perché l’Italia, che si presenta al via in tutte le competizioni, guarderà con maggiore interesse e aspettative sicuramente alle prove delle categorie giovanili, dove ci sono più concrete possibilità di medaglia. In particolare nella prova juniores maschile dove il sestetto azzurro è sicuramente la squadra da battere con tre campioni europei (Yemane Crippa campione uscente, Yohanes Chiappinelli nei 3000 siepi, Pietro Riva sui 10000). Senza dimenticare Said Ettaqi, bronzo lo scorso anno. La minaccia principale viene dallo spagnolo Ayoub Mokhtar, finito ai piedi del podio a Samokov 2014, ma attenzione anche al tedesco Patrick Karl, argento europeo sui 3000 siepi, al francese Baptiste Mischler bronzo sui 1500 e ai turchi Ferhat Bozkurt e Ramazan Barbaros.
Molto interessante anche la prova femminile di categoria, basti pensare che saranno al via i podi continentali su 1500, 3000, 3000 siepi e due terzi dei 5000. Favorita la tedesca Alina Reh.
IL RITORNO DELLA DEL BUONO
Federica Del Buono è l’atleta più attesa a Hyeres del contingente italiano: reduce dal bronzo europeo indoor sui 1500 ma poi da una stagione vista solo in Tv poer colpa di un brutto infortunio, l’azzurra vuole ripartire da dove si era fermata, il podio. Le premesse ci sono, le ultime uscite internazionali l’hanno vista crescere e soprattutto spiccare fra le pari età, anche se i pronostici non la vedono favorita (e questo forse è un bene). Pronostici che accreditano soprattutto la belga Louise Carton, argento quest’estate sui 5000 ma apparsa in gran forma nelle prove della CrossCup. Contro di lei la vicecampionessa in carica Militsa Mincheva (Bul), Sevilay Eytemis (Tr) e Alice Wright (Gbr) che appaiono come le principali rivali della Del Buono per il podio. In campo maschile spicca lo spagnolo Carlos Mayo, alla guida di una squadra che appare difficilmente battibile. L’iberico ritrova sulla sua strada il belga di chiare origini kenyane Isaac Kimeli, che a Tallinn l’ha preceduto nei 5000 cogliendo l’argento. Nell’ampia rosa di outsider per il podio, comprendente il britannico Jonathan Davies, il francese François Barrer e i gemelli austriaci Innerhofer trova posto anche Nekagenet Crippa.
GARE ELITE: SOLO PER ALTRI?
Questa è una domanda che ronza intorno alla squadra azzurra presente nelle due prove principali, ma dove manca l’effettiva punta viste le defezioni di Meucci, Lalli e La Rosa un po’ perché sbalestrati dalle vicende sopra citate, molto perché proiettati verso il sogno olimpico di maratona. Più probabile che una condotta in gruppo permetta alle due formazioni italiane di scalare le classifiche di squadra piuttosto che acuti individuali difficilmente pronosticabili.
La prova femminile dovrebbe parlare inglese, con la campionessa uscente Gemma Steel (Gbr) e Fionnuala Britton (Irl) apparse già in ottima forma nelle prove internazionali. La Gran Bretagna ha poi al suo arco Stephanie Twell, forse la più in forma e già vincitrice della prova preparativa di Hyeres davanti alla Del Buono e Kate Avery, anche lei pretendente al podio. Le insidie però non sono poche: la Francia presenta una formazione molto compatta guidata dalla campionessa uscente Sophie Duarte con la ciliegina della campionessa europea di maratona Christelle Daunay, l’Olanda punta tutto sulla straordinaria Sifan Hassan, già prima quest’anno a Tilburg.
Se possibile la prova maschile di preannuncia ancora più incerta: il campione in carisa Polat Kemboi Arikan (Tur) riceve la sfida del connazionale (anche come provenienza kenyana) Ali Kaya che rinuncia alla prova Under 23 per anticipare il grande salto. Contro di loro lo spagnolo Alemayehu Bezabeh che punta al poker di titoli, supportato da Ayad Lamdassem. La grande incognita potrebbe essere il norvegese Henrik Ingebritsen, già titolato nel 2012 fra gli U23.
Gabriele Gentili