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A Monza gli azzurri del cross

di - 06/12/2014

Fino a lunedì 8 saranno all’opera a Monza per preparare al meglio i Campionati Europei di Corsa Campestre (domenica 14 dicembre a Samokov, Bulgaria). Sono gli atleti e le atlete della nazionale di cross, riuniti a Monza nel centro federale della specialità. A meno di un mese dall’inaugurazione ufficiale del «Primo Percorso Permanente della Corsa Campestre», ecco il meglio d’Italia riunito nel Parco Reale, con “campo base” presso la Cascina San Fedele (viale Mirabellino).

Alla convocazione del Direttore Tecnico Massimo Magnani hanno risposto i senior Ahmed El Mazoury (Fiamme Gialle) e Marouan Razine (Esercito/CUS Torino), gli under 23 Nekagenet Crippa (GS Valsugana), Daniele D’Onofrio (Atl. Gran Sasso), Italo Quazzola (Atl. Piemonte), Abdelmijd Ed Derraz (S.S. Vittorio Alfieri Asti) e lo junior Yemaneberhan Crippa (Fiamme Oro/GS Valsugana). Al femminile si registra la presenza compatta dell’intera squadra assoluta composta da Federica Dal Ri (Esercito), Fatna Maraoui (Esercito), Jessica Pulina (AS Shardana), Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) ed Elena Romagnolo (Esercito).

A dirigere i lavori degli atleti c’è il milanese Giorgio Rondelli, il tecnico del Cus Pro Patria Milano che torna così nel mondo del cross dopo quasi dieci anni. «Per me è il quarto ritorno, sono già stato responsabile nazionale del cross negli anni ’80, a metà ’90 e poi nel 2005» ha ricordato il tecnico pluridecodorato e super vincente: suoi gli ori olimpici, mondiali ed europei di Alberto Cova e Francesco Panetta, solo per citare i più noti. Il ritorno di Rondelli nel giro della nazionale è legato anche al prossimo ruolo di referente per il coordinamento del futuro Centro nazionale di mezzofondo che sta per nascere presso il campo XXV Aprile di Milano.

Il coach ci racconta come si svolgono le giornate sui prati monzesi. «Gli atleti si allenano quasi tutti due volte al giorno facendo lavori differenti. Per esempio il primo giorno abbiamo fatto un test sul lattato sulla pista di Giussano, seguiti dal medico federale Stefano Righetti. Maraoui e la Dal Ri oggi hanno fatto invece del lavoro su strada». La varietà di allenamenti è legata anche alle caratteristiche del percorso campestre del Parco. «Il percorso fisso è molto bello ma è piuttosto duro muscolarmente, quindi molti optano per altri lavori fuori dal circuito». Per fortuna il Parco offre strade e vie di ogni tipo, su asfalto o sterrate, in grado di soddisfare le diverse necessità degli atleti: anche questo è un punto di forza del Centro. Bene lo sa Rondelli che non manca di ricordare come già tanti anni fa, quando i suoi atleti dominavano il mondo, fosse solito venire anche a Monza per far allenare i suoi campioni. Per concludere la giornata, gli atleti poi sono ospitati presso la Cascina Costa Alta, una struttura ricettiva sempre all’interno del Parco.

Insomma, alla prima prova il nuovo Centro Federale sembra rispondere bene alle esigenze degli atleti. «Il circuito campestre è un ottimo percorso allenante per tutti, non solo per il cross. Tutto questo però deve essere fatto funzionare. Piuttosto che organizzare tante campestri di medio livello, sarebbe meglio fare un grande cross internazionale: il posto merita ed è adeguato». Parola di Giorgio Rondelli.

Davide Viganò – Ufficio stampa CP Fidal Milano