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A Nagoya chi fermerà la Kirwa?

di - 11/03/2017

Due importanti appuntamenti nell’agenda internazionale della domenica. In Giappone si corre la Nagoya Women’s Marathon che per il secondo anno consecutivo perde in extremis la partecipazione di Valeria Straneo, ancora alle prese con problemi muscolari e direttamente proiettata verso i Mondiali di Londra. Favorita d’obbligo la vicecampionessa olimpica, Eunice Kirwa del Bahrain che da cinque anni sale ininterrottamente sul podio dei principali eventi internazionali a cui prende parte e che ha vinto le ultime due edizioni della corsa nipponica. Contro di lei spiccano le presenze dell’etiope Fatuma Sado, 2h24’16” di personale, della kenyana Monica Jepkoech, 2h27’26”, dell’americana Janet Cherobon-Bawcom, 2h29’45” e della spagnola Alesandra Aguilar, 2h27’00”, che nei pronostici partono comunque un gradino sotto. Le giapponesi avranno dal canto loro l’ultima chance di qualificazione per i Mondiali: a giocarsi la propria carta saranno Mao Kiyota, 2h24’32” lo scorso anno al suo debutto proprio a Nagoya, Reia Iwade, quarta lo scorso anno a Berlino e con un PB di 2h24’38”, Asami Kato, già terza quest’anno nella mezza di Osaka in 1h11’39” e la debuttante Hisami Ishii, con personali come 31’48”24 sui 10000 e 1h10’25” sulla mezza.

Eunice Kirwa prima già nel 2015 e 2016 (foto organizzatori)

ATTACCO AL RECORD A BARCELLONA

L’altro appuntamento è a Barcellona per la Zurich Barcelona Maraton dove gli organizzatori hanno costruito cast in grado di attaccare i record della corsa. Stella della prova maschile è l’etiope Jisa Mekonnen, con un personale di 2h06’27” ma soprattutto reduce dal quarto posto di gennaio a Dubai. A sfidarlo i kenyani Hillary Kipchumba, 2h08’23” di personale, e Peter Kiptoo Kiplagat, e l’intero podio della Eldoret Marathon dello scorso novembre con Evans Biwott, Edwin Kimwetich Tarus e Justus Kiprotich. A dar manforte a Mekonnen il suo connazionale Abdi Fufa Nigassa. Ambizioso il progetto di gara con i pacer chiamati a passare in 1h03’00” alla mezza per scendere sotto il primato di 2h07’30” (Jackson Kipkoech Kotut nel 2010).

Hillary Kipchumba fra i favoriti a Barcellona (foto archivio Iaaf)

Fra le donne il compito di scendere sotto le 2h26’52” della kenyana Emily Chepkomi Samoei appare più realistico. La favorita è la kenyana Georgina Rono, 2h21’39” di personale ma che a Doha in gennaio ha corso solo in 2h38’14”. Con lei Recho Kosgei, 2h35’11” a Nairobi 2016 e una nutrita pattuglia di etiopi, con Helen Bekele, Aberash Robi, Tsegaye Meselech e Meseret Alemu delle quali la prima sembra essere la più accreditata. Attenzione però alla cinese Jingxia Zhang che potrebbe essere un fattore a sorpresa.