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A Riga a caccia di record

di - 14/05/2016

Due prove per lo Iaaf Road Label nella domenica internazionale, che offre anche un appuntamento classico su una distanza piuttosto spuria come la 25 Km di Berlino,spesso foriera di migliori prestazioni mondiali. Tornando al circuito internazionale, domenica è il giorno della Lattelecom Riga Marathon, tappa Bronze dove gli organizzatori hanno messo in piedi un notevole cast in grado di abbassare il record della manifestazione che appartiene all’etiope Haile Tolossa in 2h12’28”. Nella capitale lettone il detentore del trofeo non ci sarà, degnamente sostituito da Beyene Effa Soboka che lo scorso anno finì secondo in 2h12’52”. Contro di lui il kenyano Dominic Kimwetich Kangor, due volte vincitore a Brighton e quest’anno sesto a Barcellona in 2h11’43”. Tempo ancora migliore per l’ugandese Phillip Kiplimo, 2h11’30” al suo debutto nel 2013, ma poi non è più riuscito ad avvicinare questo tempo. Attenzione anche a Charles Maina, kenyano che con i suoi 33 anni è fra i più anziani del lotto ma è stato ancora capace di correre la mezza in 1h02’32” a Paderborn in Germania. Al debutto il kenyano Bethwel Chemweno che sui 21,097 km ha un primato di 1h01’33”.

Domini Kangor due volte vincitore a Brighton (foto organizzatori) Domini Kangor due volte vincitore a Brighton (foto organizzatori)

Fra le donne il parco atlete è di primo livello e scendere sotto il vecchio primato di 2h36’51” appare anche più semplice. Forse non per la più veloce dell’otto, l’etiope Shitaye Gemechu che da ormai tre anni non scende sotto le 2h35’ ma è pur sempre la vincitrice di Amsterdam 2001 in 2h26’10”. Ad accompagnarla buone interpreti connazionali come Abiyot Eshetu (prima a Wurzburg in 2h34’07”), Mulunesh Zewdu (2h34’10” per vincere a Odense) e Jemila Shure (terza a Belgrado in 2h34’25”). Divina Jekosgei, 2h34’21” di personale, proverà a sfatare il tabù che vuole il Kenya al femminile mai vincitore a Riga. Il pubblico locale sarà poi tutto per Anita Kazemaka, che a Vienna ha mancato il limite olimpico di 2h45’ pern appena 5” e ci riproverà in casa.

KIRWA E RUNGARU IN CERCA DI CONFERME

Di contesto ben più elevato la Gifu Seiryu Half Marathon, prova giapponese Silver dove saranno al via i detentori del trofeo a cominciare da Eunice Kirwa, la campionessa del Bahrain bronzo ai Mondiali che da quattro anni non scende dal podio. Prima nel 2015 in 1h09’37”, quest’anno è ulteriormente scesa a 1h08’06” a Marugame e cerca una prestigiosa doppietta nipponica contro la locale Kayoko Fukushi, primatista continentale con 1h07’26” e contro Visiline Jepkesho, inserita non senza sorpresa nel trio olimpico kenyano per la maratona grazie alla vittoria alla Paris Marathon in 2h25’53”. Un gradino sotto sono le kenyane Rebecca Kangogo Chesir, PB 1h08’21” e Betelhem Moges, prima alla Maratona di Pechino. Fra le giapponesi spicca Yuka Ando, esordiente sulla distanza a dicembre scorso ma già capace di chiudere decima ai Mondiali di Cardiff.

Eunice Kirwa in occasione della recente vittoria a Marugame (foto organizzatori) Eunice Kirwa in occasione della recente vittoria a Marugame (foto organizzatori)

Torna a Gifu anche James Rungaru, il kenyano primo lo scorso anno che sarà sfidato dal connazionale Martin Mathathi, primo nel 2011 e 2012 e con un personale di 58’56”, che cerca la rivincita dopo il terzo posto della passata stagione. Rungaru da parte sua torna alla strada dopo la conquista del titolo africano di cross. Proveranno a inserirsi nel discorso per la vittoria il giovanissimo Kenneth Keter, 59’48” quest’anno e Paul Kuira, 59’47” lo scorso anno a Marugame.