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Africane battute in Messico

di - 29/08/2017

Non capita spesso che una prova dello Iaaf Road Label sfugga ai rappresentanti africani. Il circuito dopo la sosta di agosto legata ai Mondiali ha ripreso il suo corso con la Telcel Mexico City Marathon, gara Bronze disputata nella capitale messicana dove è emersa la peruviana Gladys Tejeda, certamente non un nome nuovo considerando le sue due partecipazioni olimpiche e la medaglia di bronzo ai Giochi Panamericani 2013 vinta proprio sulle strade messicane. La Tejeda ha portato la sua offensiva piuttosto presto, al 24° km quando ha lasciato la compagnia dell’etiope Ashete Bekere Dido, vincitrice in giugno a Lanzhou ma che nulla ha potuto fare contro la sudamericana, prima in 2h36’15” che abbassa di oltre due minuti il record della corsa. 2’31” il vantaggio sulla Dido, mentre terza è giunta la kenyana Scola Jepkemoi Kiptoo a 3’09”. Riscatto etiope in campo maschile con Fikadu Kebede Debele, già vincitore in marzo a Rabat, primo in 2h17’27” davanti al kenyano Isaac Korir a 7” e all’altro kenyano Rodgers Ondati Gesabwa a 52”.

Gladys Tejeda al traguardo della maratona messicana (foto organizzatori)

Non fa più parte del circuito Iaaf la Sapporo Hokkaido Marathon, gara giapponese che ha una prevalenza nazionale. Prima posizione per Akinobu Murasawa in 2h14’48” davanti a Taiki Yoshimura a 16” e Jo Fukuda a 23”. Fra le donne si rivede la giovanissima Honami Maeda, prima in 2h28’48” su Keiko Hogami in 2h30’11” e Hanae Tanaka in 2h31’16”.

A proposito di Giappone, sono stati proprio gli atleti del Sol Levante i protagonisti delle prove lunghe alle Universiadi di Taipei, in via di conclusione e nelle quali l’Italia, pur assente quasi del tutto dal mezzofondo, ha colto finalmente qualche risultato importante portando a casa due medaglie d’oro con la Siragusa sui 200 e la Folorunso sui 400 hs. Tornando alle lunghe distanze, su strada era in programma la mezza maratona che ha visto un podio tutto giapponese al maschile con oro per Kei Katanishi in 1h06’09” davanti a Naoki Kudo a 14” e Kengo Suzuki a 47”. Solo quarto il primo africano, l’ugandese John Kateregga a 1’18”. Una giapponese vincitrice anche fra le donne con Yuki Munehisa, prima in 1h13’48” sulla turca Esma Aydemir a 40” e la connazionale Saki Fukui a 49”.

La testa della mezza femminile a Taipei (foto organizzatori)

Sui 10000 disputati antecedentemente oro all’Uganda con Sadic Bahati in 29’08”68, davanti al rumeno Nicolae Alexandru Soare (29’12”76) e al giapponese Kazuya Shiojiri (29’20”96), ancora quarto Kateregga in 29’44”31. In campo femminile prima la kirghiza Daria Maslova, favorita della vigilia, in 33’19”27 seguita dalla sorpresa indiana Sanjivani Babur Jadhav (33’22”00) e dalla giapponese Ai Hosoda (33’27”89) che toglieva il podio alla connazionale Munehisa (33’40”45). Prossima edizione delle Universiadi fra due anni a Napoli.