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Al via i Mondiali di skyrunning

di - 21/07/2016

Quello che sta per arrivare è il weekend più importante nella stagione dello skyrunning, a Vall de Boi sui Pirenei di Andorra si assegneranno fra domani e domenica i tre titoli mondiali della disciplina, cominciando dal Vertical Kilometer per proseguire con Skyrace e Ultramarathon. Sono previsti anche i titoli di combinata e per nazioni.

Si comincerà con il Kilometro Verticale che gli organizzatori hanno già disegnato su un tracciato di 4,7 km per 1.380 metri di dislivello con una pendenza media del 30,7% con punte che arrivano addirittura al 50,4%. Numeri che da soli fanno paura e che rendono utopistica l’idea di vedere al via anche qualche campione africano come da qualche stagione avviene nella corsa in montagna. Tra gli iscritti spiccano le presenze di specialisti puri come Saul Antonio Padua (Col), Pascal Egli (Sui) e il locale Ferran Teixido, ma molte sono le speranze riposte sui nostri portacolori che nel KM hanno sempre ottenuto grandi risultati. Fra le donne favorita è la spagnola Laura Orgué vincitrice venerdì scorso del Dolomites Vertical, contro di lei la francese Christel Dewalle prima nella settimana precedente a Val d’Isere, altra tappa delle World Series, ma attenzione anche alla norvegese Yingvild Kaspersen e alla russa Ekaterina Mityaeva (le gare sono sotto l’egida dell’Isf e non della Iaaf).

Quest’anno la Marathon si correrà sui classici 42 km per un dislivello di 3.200 metri, una prova per camosci al pari dell’Ultra, che però aggiunge come difficoltà la distanza estrema, 105 km per 8.000 metri con pendenze che arrivano al 56%.

Vediamo le altre due prove. Quest’anno la Marathon si correrà sui classici 42 km per un dislivello di 3.200 metri, una prova per camosci al pari dell’Ultra, che però aggiunge come difficoltà la distanza estrema, 105 km per 8.000 metri con pendenze che arrivano al 56%.

Nella Sky i favori del pronostico privilegiano gli spagnoli Manuel Merillas, Pablo Villa e Jessed Hernandez, con i britannici Tom Owens e Dai Matsumoto pronti a far saltare il banco come anche il polacco Marcin Swierc, mentre fra le donne è una vera armata quella iberica con Maite Maiora, Oihana Kortazar e Paola Cabrerizo come punte, l’incognita è la svedese Ida Nilsson, qui ricordiamo che campionessa uscente è l’azzurra Elisa Desco.

Nell’ultramaratona si profila grande spettacolo anche perché gli specialisti puri si troveranno di fronte gli ultratrailer a loro agio nelle distanze così lunghe. Luis Alberto Hernando potrebbe però sfruttare la sua capacità di emergere in entrambe le discipline, come anche il britannico Andy Symonds che abbiamo visto vincere la tappa del World Tour a Lavaredo. Un posto nelle prime piazze lo cercano anche i nostri Franco Collé e Fulvio Dapit, ormai accreditati fra i più costanti ad altissimo livello. Non è da meno la prova femminile dove spicca la presenza della francese Caroline Chaverot, vice iridata di trail che cerca il colpo grosso contro specialiste pure come Nuria Picas (Esp), Ruth Croft (Nzl) e Mira Rai (Nep). I vincitori porteranno a casa 20 mila euro.

Hernando alla conquista del titolo mondiale due anni fa (foto archivio Isf) Hernando alla conquista del titolo mondiale due anni fa (foto archivio Isf)