Doppia vittoria etiope alla 21^ Maratona di Roma. Il 30enne Abebe Negewo Degefa, in una giornata difficile a causa di pioggia e vento, ha vinto in 2:12:23 (nella foto Giancarlo Colombo/Fidal). Tra le donne si è invece imposta la 21enne Meseret Kitata Tolwak in 2:30:25. Al secondo posto si sono classificati altri due connazionali, il 20enne Birhanu Addissie Achamie (2:12:32) e la 26enne Alem Fikre Kifle (2:31:01).
Dopo 10 anni due italiani sono saliti contemporaneamente sul podio della gara maschile e femminile, entrambi con una bella rimonta nel finale: il 30enne Jamel Chatbi ha concluso la sua fatica in 2:14:04, mentre la 37enne Deborah Toniolo ha tagliato il traguardo in 2:36:30.
La gara handbike è stata vinta dall’azzurro Fabrizio Caselli in 1:30:17.
Come da tradizione, dietro la maratona è partita anche la stracittadina di 5 km RomaFun, con più di 50.000 persone al via. Il primo a tagliare il traguardo è stato Fasil Giacobbe, sedicenne romano di origine etiope, della società Colosseo 2000. Tra le donne Jenna Wyns, cittadina belga di 22 anni.
Anche Papa Francesco, dopo l’Angelus, ha salutato i fedeli e i maratoneti, che in precedenza erano transitati per il Vaticano: “Nonostante il brutto tempo siete venuti in tanti. Complimenti, siete stati molto coraggiosi, proprio come i maratoneti: li saluto con affetto”.
LA CRONACA DELLA GARA MASCHILE
La gara maschile era partita a un ritmo velocissimo, sotto la spinta delle lepri kenyane, con passaggi di 15:05 ai 5 km, 30:10 ai 10 km e 1:04:08 alla mezza maratona, che poi si sono fatti sentire sulle gambe degli atleti. Al 26° km, dietro la lepre William Koitile Kibor, erano rimasti solo Degefa e Achamie. Dopo il passaggio di 1:31:36 ai 30° km, i due etiopi, complice il freddo e il vento, hanno messo da parte ogni obiettivo cronometrico e hanno iniziato una gara tattica, che si è risolta proprio all’ultimo km. Degefa, che per gran parte del finale era stato alle spalle di Achamie, ha allungato e ha tagliato il traguardo di via dei Fori Imperiali con 9 secondi di vantaggio.
Alle loro spalle l’esordiente Chatbi, nonostante un passaggio veloce di 1:04:33 a metà gara, è riuscito a superare uno dopo l’altro gli atleti davanti a lui. A 4 km dalla fine l’atleta di origine marocchina, che vive da quasi vent’anni vicino a Bergamo e corre per l’Atletica Riccardi di Milano, ha conquistato la terza piazza, scavalcando Dadi Feyera Gemeda, poi giunto quarto. Era dal 2006 che un italiano non saliva sul podio, quando Daniele Caimmi fu 2°. Chatbi corre part-time, alternando gli allenamenti con il lavoro da operaio addetto alle presse in una fabbrica di teflon.
Sofferta, ma tenace, anche la gara di Ruggero Pertile, che aveva impostato una corsa in rimonta (1:05:59 alla mezza maratona, quasi due minuti dai primi), ma che poi ha pagato come tutti le condizioni climatiche e ha chiuso al 5° posto in 2:15:40.
Il 42enne romano Giorgio Calcaterra ha concluso la sua gara al 9° posto in 2:34:26, risultato che l’ha costretto a fare il controllo anti-doping, dopo il quale è ripartito per la sua seconda prova sui 42,195 km.
LA CRONACA DELLA GARA FEMMINILE
La Tolwak, la Kifle e la loro connazionale Alemu Mokonnin Ourge hanno fatto gara di testa assieme fino al 30° km (passaggio 1:46:36, dopo essere transitate in 35:16 al 10° km e in 1:15:06 a metà gara). Prima la Ourge ha perso terreno, poi al 37° km la Tolwak ha lanciato l’allungo decisivo, vincendo per 36 secondi.
Toniolo, atleta della Forestale, ha raggiunto a 5 km dalla fine la Ourge ed è riuscita a salire sul podio. L’ultima volta che due azzurri erano arrivati tra i primi tre in entrambe le prove era stato nel 2005, quando Alberico Di Cecco vinse la gara maschile e Tiziana Alagia fu seconda tra le donne.
LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI
UOMINI
Abebe Negewo Degefa (vincitore): “Sono contento, anche se speravo in un tempo migliore, ma purtroppo abbiamo sofferto molto la pioggia e il vento. Le lepri hanno fatto un buon lavoro, poi però quando siamo rimasti da soli abbiamo dovuto rallentare perché le gambe facevano male. Nel finale io sono rimasto coperto fino all’ultimo chilometro, poi a un chilometro dalla fine ho lanciato l’attacco”.
Birhanu Addissie Achamie (secondo): “E’ stato difficile ma sono soddisfatto anche se puntavo a vincere”.
Jamel Chatbi (terzo): “Sono contento, era la mia prima maratona e le condizioni erano davvero difficili. Speravo in un tempo migliore, credo di poter già valere 2 o 3 minuti in meno, ma nel finale ho sofferto molto per i crampi, avevo le gambe durissime. Ora spero di poter trovare uno sponsor per fare l’atleta a tempo pieno e correre forte. Penso di poter valere in futuro 2:08 o 2:09”.
Ruggero Pertile (quinto): “Ho cercato di fare la mia gara, ma oggi era veramente dura. Sui sampietrini scivolavo e non riuscivo a correre bene. Devo ringraziare tutto il pubblico che mi ha incitato molto. Ora punto a Pechino, penso che con tutti i bravi maratoneti italiani che stanno crescendo possiamo fare una bella squadra”.
DONNE
Meseret Kitata Tolwak (vincitrice): “Ero ben allenata per correre forte, ma oggi non è stato possibile. Per gran parte della gara sono stata insieme alle mie connazionali, ma non abbiamo mai collaborato, ognuna voleva vincere. Con i soldi guadagnati punto ad allenarmi nelle migliori condizioni e ottenere altri risultati importanti come questo”.
Deborah Toniolo (terza): “E’ stata una giornata difficile, molto faticosa, ma alla fine voglio dirmi comunque che sono stata brava. Ho finito la gara e sono arrivata al terzo posto, è sempre un bel risultato. Poi era la mia prima volta a Roma ed è stato emozionante sentire il pubblico che mi incitava, nonostante la pioggia”.
La 21^ Maratona di Roma è stata conclusa da 11.516 maratoneti. Gli uomini sono stati 9.257, le donne 2.259. Gli italiani sono stati 6.627, gli stranieri 4.889. A questi dati vanno aggiunti anche gli 11 handbiker arrivati al traguardo.
Voleva fare l’impresa e nonostante un piccolo “inconveniente”, c’è riuscito. Il 42enne romano Giorgio Calcaterra, tre volte campione del mondo della 100 km, aveva programmato di correre per due volte consecutive la 21^ Maratona di Roma e ce l’ha fatta, anche se dopo aver tagliato il traguardo la prima volta è stato costretto al controllo anti-doping, avendo concluso al 9° posto in 2:34:26. Dopo oltre un’ora, concluse tutte le pratiche, l’atleta che gareggia per la società sportiva da lui fondata (la Calcaterra Sport) è ripartito a tutta velocità, raggiungendo l’ultimo atleta della maratona intorno al 40° km e incitandolo a concludere la sua fatica, camminando con lui. “Ho faticato non poco per raggiungere l’ultimo, ma ho voluto così festeggiare e onorare anche chi corre senza l’obbiettivo della vittoria – ha detto alla fine – E’ stata un’emozione straordinaria accompagnare questo maratoneta che ha 70 anni e ha compiuto un’impresa a correre la maratona. La Maratona di Roma si è confermata anche quest’anno un evento bellissimo e importantissimo”.
L’ULTIMO ARRIVATO
L’atleta che ha tagliato il traguardo per ultimo con Calcaterra si chiama Eligio Lomuscio, 70enne di Barletta, che fa parte del gruppo dei “senatori”, cioè coloro che hanno corso tutte le edizioni della Maratona di Roma. Il suo crono finale è stato di 7:08:55. “Anche quest’anno sono a Roma perché è la maratona che amo di più”, ha detto all’arrivo. La 74enne finlandese Maija Kainulainen, veterana che in carriera ha corso oltre settanta maratone in tutto il mondo e che lo scorso anno era stata l’ultima al traguardo, quest’anno ha chiuso in 7:03:05.
GLI ALTRI “SENATORI”
In tutto erano 42 gli atleti iscritti per la 21^ volta e tra di loro ci sono maratoneti “speciali”.
Paola Cenni, la podista romana che nel 2013 ha raggiunto il traguardo delle 100 maratone terminate in carriera e che con quella di oggi ha corso tutte e 21 le edizioni della Maratona di Roma, ha concluso la gara in 4:16:20. Claudio Infusi, ex preparatore atletico dell’AS Roma, ha concluso la gara in 5:19:25. Sandro Curzi, storico presidente dell’Amatori Villa Pamphili, ha corso in 4:27:28.
SINDACO VINCITORE DELLA TAPPA ROMANA
Il vincitore della tappa nazionale del campionato dei sindaci, la classifica riservata agli amministratori comunali, è stato Pompilio Sciulli, sindaco di Pescopennataro, paesino di 300 abitanti in provincia di Isernia, che ha concluso la gara in 3:16:24.
PERSONAGGI E STORIE
Giancarlo Filonzi, ultramaratoneta di 54 anni che gareggia insieme al suo cane Pepito, ha corso in 3:26:52.
Antonio Grotto, 65enne veneto, oggi ha terminato la sua 760^ maratona in carriera con il tempo di 4:00:28.
Sigrid Eichner, la 74enne tedesca da “Guinness dei Primati” che ha corso 1880 maratone e ultramaratone in carriera, ha tagliato il traguardo 6:03:01. “Ho sofferto molti dolori, ma sono arrivata felice. E’ stata un’esperienza straordinaria – ha detto – Per settembre, quando compirò 75 anni, voglio arrivare a 1940 maratone, come il mio anno di nascita”.
Angelo Squadrone, il pisano che con i suoi 86 anni è il partecipante più anziano, ha concluso in 6:03:13.
Pino Nigro, sacerdote pugliese di Caroviglio, cinque anni fa aveva fatto un voto. “ho avuto un grave problema di salute e ho promesso che se fossi guarito avrei corso la maratona – ha raccontato al traguardo – Così è successo, ho perso 67 chili ed eccomi qua”. Ha corso in 6:05:35.
Il primo atleta romano al traguardo è stato ovviamente Calcaterra, mentre la prima donna è stata la 30enne Maria Grazia Bianchi (Lazio Runners Team), 11^ in 2:57:40.
La prossima edizione della Maratona di Roma si disputerà il 3 aprile 2016.
Federico Pasquali – Ufficio stampa