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Aloha Classic: meteorologia oceanica, in arrivo lo Swell dell’anno

di - 31/10/2016

Parliamo di un argomento importante per un waverider: la meteorologia oceanica. Contributo di Luca Slavatore che abbiamo già proposto sulla nostra pagina Facebook 4Windsurf e che riproponiamo anche qui… aspettando l’inizio delle prime heat della Aloha Classic 2016. E ne parleremo nell’ordine di importanza per un waverider: prima le onde e poi il vento.
Premettiamo che se ci volete capire bene, dovete andare sul blog di Giampaolo Cammarota. Il mitico Maui Surf Report. Giampaolo è impossibile da battere. Lui discute delle onde hawaiiane con la profondità di un professore universitario. Quindi se volete capire bene andate da lui. Qui faremo un bignami per ripetenti.

Come saranno le condizioni di questa Aloha Classic?
Troppo! Ahahah. Se guardate giovedi vedete Open Ocean 8-12 ft e Wave Face 14-20. Praticamente Jaws conditions. Probabilmente, e diciamo probabilmente, perché poi bisogna vedere, Hookipa sarà close out, o comunque molto molto impegnativo da navigare.

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Ma qui già siamo partiti con la terminologia, e se avete appena finito di festeggiare per Matteo e magari la vostra disciplina preferita è lo slalom, la terminologia non va data per scontata.

Cosa sono le onde, da dove vengono, come si producono?
E se vi ricorda la mitica apertura di un Mercoledi da Leoni di quel pazzo di John Milius non è un caso  🙂 ..
Le onde si producono per frizione. Frizione tra il vento e la superficie del mare. Più è lunga questa zona di contatto e più forte il vento, più dura il vento, più grandi le onde.
Quando la causa viene rimossa (il vento) anche le onde scompaiono.
Quindi primo apprendimento di oggi è che si chiama windsurf, ma potremmo chiamarlo windwind visto che anche il surf, ovvero l’onda sempre dal wind dipende  :D.

Perché le Hawaii hanno le onde più grandi del globo, e le più pulite? 
Qui può aiutare Google Earth e ora alleghiamo uno screenshot. Guardate la terza bellissima immagine di questo post.  Se un marziano arrivasse con la sua astronave in questa posizione a guardare la terra dallo spazio, potrebbe pensare che il mondo non ha terre emerse. Tutta acqua.
E cosa rimane al centro di questo grande oceano, che di pacifico ha solo il nome (in realtà lo chiamarono così proprio perché i primi navigatori, dopo aver navigato d’inverno l’atlantico e dribblato capo di buona speranza e capo horn pensavano di essere venuti in vacanza… tanto sembrava tranquillo).
Sembra… perché se anche voi siete fan di Pesca Estrema su Discovery Channel Italia sapete che il mare di Bering pacifico proprio non è.
Lo stesso i roaring 30ies e i thundering 40ies, i ruggenti 30 (di latitudine sud) e i fragorosi 40 (sempre di latitudine su) sono i mari più impegnativi al mondo, quelli della Vendée Globe.
Ma tornando alle onde e al fetch, la distanza nella direzione del vento tra due terre emerse, il fetch del pacifico è il più lungo al mondo in qualsiasi direzione.
E al centro ci stanno le Hawaii (centro nord diciamo… altrimenti non ci sarebbe il vento, ma la spiegazione di quello è un altro post).

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Perché a Capo Mannu (Sardegna) fa le onde oceaniche, per la meraviglia di Kauli?
https://www.4actionsport.it/windsurf/2016/04/13/il-tour-europeo-di-kauli-seadi/
Perché ha un fetch oceanico: dalle “Bouches du Rhone”, la terra che tanto ama Principe Andrea Baldini e che in realtà amiamo un pò tutti noi surfisti, dove il maestrale si cucina prima di scagliarsi su Marisiglia e Carro di Thomas Traversa F3 e poi su tutto il Mediterraneo. A Capo Mannu si arriva a periodo 11, un periodo da pieno Oceano (anche a Roma col SE ci si può arrivare… i romani con lo scirocco hanno fortuna): il fetch che ho misurato in immagine 4 del post fa 280 miglia nautiche. Una roba di tutto rispetto. Quindi se arrivate a Santa Caterina di Pittinuri sulla statale SS292 proveniendo da Macomer, che pensavate fosse solo uno scherzo da 3 giorni e visita militare, e invece avete scoperto che esiste davvero, perché cercando Capo Mannu vi siete persi nel centro della Sardegna. E arrivate a Santa Caterina vi affacciate al Mar di Sardegna cosa vedete? Vedete le righe! Le onde vanno a treni come in oceano. Ordinate e composte, come serve a noi.

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Perché è importante il periodo e cosa è il periodo? 
Il periodo è il ciclo di oscillazione di un’onda picco picco (probabilmente sarebbe utile una laurea – tanto complicata da ottenere quanto professionalmente inutile – in ingegneria aerospaziale con specializzazione in strutture per capire meglio queste cose .. ma andiamo avanti che è meglio). Collegato al periodo c’è anche la dimensione dell’onda. In realtà in fisica sono quantità non relazionate: un’onda con lo stesso periodo può essere grande o piccola. Ma nel caso delle onde oceaniche le possiamo considerare collegate. Infatti la velocità del vento influenza entrambi. In ogni caso semplifichiamo: più lungo il periodo, più grandi le onde. Perché per fare onde di periodo lungo ci vuole fetch, vento e duration (quanto dura la tempesta) e le stesse grandezze impattano anche l’altezza.
Quindi i surfisti esperti guardano il periodo.
Se guardiamo al tabella di Windguru, vediamo che la settimana prossima il periodo è impressionante: arriva a 17!

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Impressionante, inaudito. Un periodo già visto varie volte a Mauritius, ma sempre pannolone-munito.
La fonte affidabile per le onde hawaiiane è Surf News Network (e questo ragazzi è un insider da local e local anche abbastanza evoluto), che abbiamo ripostato e non linkato per un motivo molto semplice: è visibile solo dalle hawaii.
Il probabile motivo sia che vogliano proteggere i loro swell dalle folle… addirittura da Mainland (il continente, come direbbero anche in Sardegna)… figurarsi dall’europa.
SSN mostra una situazione in forte crescita nei prossimi giorni, fino a un picco giovedi (per quello che si può vedere finora) che arriva a HAW (misura hawaiiana) 8-12 e WAVEFACE altro concetto importante ovvero come si comporta l’onda sul reef pari a 14-20, pari a triple overhead+… una roba da pannolone rinforzato. Incidentalmente siamo negli stati uniti dove vige la metrica in piedi, e una loro fetta è circa un terzo di metro. Hanno dei piedi veramente notevoli questi americani. Quindi ricordatevi di dividere tutto per 3 per avere i metri.

Ma andiamo al vento e prendiamo Winduguru. 
Purtroppo bisogna puntualizzare che Windguru per Hawaii non è molto affidabile. Ci sono volte che WG perfetto da noi prevede bello e non fa nulla e viceversa. Il tempo qui può influire pesantemente. Quindi meglio usare un modello locale come questo ( http://www.stormsurfing.com/cgi/display_alt_3h60.cgi?a=maui ) molto più affidabile perché tengono conto dell’interazione con il tempo meteorologico (piogge etc).
A guardare Windguru oggi dovrebbe essere una giornata strepitosa. Staremo a vedere. E sempre a guardare Windguru il vento è garantito per tutto l’evento. Aristaremo a vedere.
Chiudo citando un articolo simpatico di un nostro collaboratore romano che cerca sempre il lato umoristico della vita, e l’ha trovato anche nella misurazione delle onde:
http://www.isurf.it/Articoli/C….aro.htm
Aloha.
Make (many) waves not (or at least as few as possible) wars.
But in order to make many waves (per acchiappare tante onde), prima assicuratevi che non ci sia in giro con voi tutta la coppa del mondo, tutto l’awt (circuito americano) e tutto l’hookipa crew – la cricca di local di hkpa. Ahahah

Un po’ di bibliografia
1) la bellissima Khan Academy sulle onde https://www.khanacademy.org/…/amplitude-period-frequency-an…
2) Study.com che dopo un po richiede di essere registrati http://study.com/…/wave-parameters-wavelength-amplitude-per…
3) UCSD una cosina leggera leggera http://pordlabs.ucsd.edu/rsalmon/111.textbook.pdf
4) Hyperphics. Il nome già dice tutto. http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hba…/waves/watwav2.html

TESTO DI Luca Salvatore

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.