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ALTRA LONE PEAK 3.0, la scarpa da trail running inimitabile!

di - 20/08/2017

Altra Lone Peak 3.0
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Il marchio Altra ci ha sempre incuriosito molto. Il motivo? Sicuramente uno shape completamente diverso da buona parte di tutte le calzature da running, trail e triathlon presenti sul mercato. Da una semplice curiosità è nato il test delle Altra Lone Peak 3.0. Inoltre il #4 di 4running ha come protagonista Michele Graglia (presente anche nella foto di copertina della rivista), fortissimo ultra trail runner italiano, testimonial Altra.

Mattia De Guio, foto Tommaso Pession
Mattia De Guio in azione con le Altra Lone Peak 3.0 – foto Tommaso Pession

Abbiamo testato a lungo il nuovo modello da trail running Altra Lone Peak 3.0 insieme al nostro tester Mattia De Guio. Lo sviluppo della Altra Lone Peak 3.0 trae ispirazione da una delle catene montuose più rocciose e impervie degli Sati Uniti.

E’ stata disegnata espressamente per affrontare il terreno aggressivo della gara di ultra trail Wasatch 100. La Altra Lone Peak 3.0 presenta le caratteristiche significative di Altra Running ovvero la combinazione di suola ed intersuola ZeroDrop e della larga FootShape™ toe box, caratteristica inconfondibile dei modelli del brand dedicati al trail.

La tecnologia StoneGuard™ offre protezione contro sassi e altri residui, mentre la suola esterna TrailClaw™ permette una trazione unica in salita e discesa per rispondere alle diverse difficoltà legate al fondo stradale più o meno sconnesso. La release 3.0 della Altra Lone Peak 3.0 è un upgrade del modello precedente e presenta suola ed intersuola completamente rinnovata, una tomaia più resistente, colori inediti e un peso più contenuto.

Altra Lone Peak 3.0
Altra Lone Peak 3.0

Ecco il commento in diretta della Altra Lone Peak 3.0 di Mattia de Guio 

PESO RILEVATO: 294 g (n. 9,5 US).

DESIGN: Scarpa dalla forma un po’ particolare, perché molto larga davanti. A prima vista sembra comoda.

FINITURE: Studiata nei minimi dettagli, è piuttosto strutturata. Molto utile risulta il velcro/gancio per fissare le ghette.

CHIUSURA: Classica con stringhe che avvolgono bene il piede.

IMPATTO INIZIALE/SETUP PRIMA USCITA: Risulta immediatamente molto comoda e ammortizzata. Drop zero e tecnologie innovative dell’intersuola consentono di mantenere una buona postura a lungo e di avere una tecnica di corsa migliore.

COMFORT: È stata creata proprio per questo motivo, infatti la parte anteriore è larga e garantisce alle dita dei piedi di mantenere la posizione naturale anche per lunghe distanze.

TRASPIRABILITÀ: Discreta. La tomaia in Neoshell non permette inoltre all’acqua di entrare.

GRIP: La suola in Trailclaw, tecnologia di Altra, ha tasselli piuttosto marcati e posizionati proprio sotto i metatarsi per offrire buona tenuta sia in salita sia in discesa.

STABILITÀ: Molto buona in piano e in salita, ma la scarpa risulta meno stabile su terreni tecnici se si aumenta il ritmo. Questo a causa della parte anteriore tanto larga, che è molto comoda ma un po’ ingombrante.

DEFORMABILITÀ: Molto buona, soprattutto se consideriamo che la suola è alta 25 mm.

PROTEZIONE: Discreta.

CAPACITÀ DI AMMORTIZZARE: Ottima. Costruita con materiali riciclati, la suola esterna garantisce un impatto minimo e una conseguente spinta in avanti su ogni superficie.

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta circa cinquant’anni fa, Daniele cresce immerso nella natura e nello sport. Prima lo sci alpino, poi l’atletica leggera: il movimento è da sempre il suo linguaggio. Negli anni ’90, la svolta. Lo snowboard lo conquista completamente — non solo come rider, ma come narratore del mondo snow. Coordina Snowboarder Magazine, collabora con testate specializzate e guida la direzione di Onboard Magazine. Dal 2003 è anche una presenza fissa nell’evoluzione dell’Indianprk snowpark di Breuil-Cervinia. Tra penna, neve e sentieri. Maestro di snowboard e telemark, dal 2015 è il cuore editoriale di 4running magazine, dove racconta il trail, l’anima del running, il gesto sportivo come espressione di equilibrio. Correre è il suo modo di essere. Dai campi di atletica vicino casa ai boschi della Valle, per poi trasferirsi a Milano. Oggi vive tra città e montagna, ma è sempre fedele al suo credo: “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”